Lewis Hamilton

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Per valeria26192... spero che ti piaccia ;)

Quella sera T/n era inspiegabilmente tranquilla.

Di solito era sempre in ansia, tra il suo lavoro e quello di Lewis che la scapicollavano in giro per il mondo, quindi lui era un po' stupito dalla sua scioltezza nel guidare la sua Mercedes, con un sorrisino stampato in faccia degno delle gare clandestine di Fast and Furious.

Si aspettava di doverla rassicurare per la paura che il vestito non piacesse o che i capelli non andassero bene ed invece stava a chiedersi se il compleanno le avesse dato quella sicurezza che le era sempre mancata, soprattutto quando si trattava di andare a trovare i suoi genitori.

La sua famiglia era da sempre proprietaria di una catena di Hotel di lusso e lei non si era mai sentita all'altezza di poter portare avanti quel businnes che scorreva nel suo sangue; alla fine i suoi genitori le lasciarono le redini dell'impero quando si sentirono troppo avanti con l'età non restando delusi dalle sue capacità.

Lewis, che aveva il cuore che batteva peggio che durante l'ultima gara di campionato, alla fine si arrese e appoggiò la mano sulla tasca della giacca elegante che indossava, contenente qualcosa di davvero importante.

Arrivati nella villa dei genitori della ragazza, trovarono già parcheggiata una Maserati che riconobbero come quella della sorella gemella di T/n, anche lei ai vertici della catena di famiglia.
Erano partiti dal nulla, da un piccolo appartamento che affittavano nei weekend del gran premio di Monaco, ed ora potevano permettersi ville e macchine di lusso.

Lewis continuava a guardare T/n, che sorrideva con addosso un bellissimo vestito che lui le aveva regalato, non dimostrava per niente gli anni che aveva e trovava che fosse bellissima alla luce dei lampioni posti nel parco della proprietà dei suoi genitori.
Sua sorella, anche lei in compagnia della sua fidanzata, vestiva un completo molto vistoso, di colori sgargianti e di alta fattura.
Erano diverse ma si somigliavano molto, tranne che nel carattere.

Il padre le metteva continuamente in imbarazzo raccontando aneddoti del loro passato e loro ridevano sedute sui divanetti del patio, abbracciate ai rispettivi accompagnatori.

-Lewis devi sapere di quella volta in cui lei è tornata a casa arrabbiata perchè non sapeva che nel nostro Hotel di Barcellona avrebbe alloggiato l'intero Team Mercedes e lei non ci poteva essere-

-Oh si papà, poi aveva detto che non avrebbe avuto la possibilità di spiare il fighissimo campione del mondo nella palestra-

-Non è vero n/s, non ho mai detto cose simili-

Il pilota se la rideva vedendo le due gemelle litigare, anche se ormai avevano compiuto trentadue anni discutevano come delle bambine e si immaginava come la WWE avesse luogo dappertutto durante la loro convivenza.

- Comunque anche tu non eri da meno, quando hai scoperto che avevo conosciuto Barbara Palvin al GP di Monaco ti sei messa ad urlarmi contro con mezzo rossetto messo e mezzo no mentre ti preparavi per uscire con quella poveretta che è lì vicino-                 disse T/n indicando la compagna della sorella che fece la finta offesa.

-Ah, e così preferisci la tipa di Victoria's Secret...-

-No, assolutamente, è il solito fascino da persona famosa...-

La madre delle due donne tornò dalla cucina e appoggiò, aiutata da Lewis, ogni sorta di ben di Dio sul tavolo sotto ad un gazebo. Le sorelle continuavano a disquisire su chi fosse la migliore delle due e sulle loro malefatte da bambine mentre il britannico parlava con la povera donna che era andata a vivere con una delle due.

-Com'è T/n? La conosco da tempo ma non ho mai avuto modo di conoscerla bene...-

-Non saprei come descriverla... È come quando cerchi di fotografare la luna con il tuo Iphone ma la foto viene male e non le rende giustizia, è come se fosse solo per noi.-

-Si vede che la ami molto.-

-Io vedo che anche tu ami molto n/s-

La ragazza arrossì ma sorrise quando vide che Lewis le stava mostrando un anello bellissimo; lui le chiese un parere di donna e lei le disse che sarebbe sicuramente piaciuto a T/n, mostrandogli a sua volta dei diamanti che le avvolgevano l'anulare sinistro.

Si sedettero tutti al tavolo, continuando ad ascoltare le storie del padre sulla nascita dell'impero a conduzione famigliare e su tutte le marachelle fatte dalle due che sorridevano, pensando al colpo di scena che stavano per provocare.

Prima del dolce, alla luce delle lanterne messe sotto al gazebo, T/n si sistemò e guardando tutti i presenti per poi allungarsi a prendere un pezzo di pane disse con una disinvoltezza senza pari una frase che scombussolò tutti.

-Sono incinta.-

Si mise a ridere vedendo le facce sconvolte dei presenti, poi si girò e guardò negli occhi Lewis che era sul punto di piangere.

Il padre si teneva una mano sul petto mentre stava appoggiato al tavolo con l'altra, la madre sorrideva commossa tenendole una mano sulla spalla mentre la sorella, abbraciata alla sua compagna a dir poco imbarazzata, destinava sorrisi e occhiate che lei credeva riferite al modo in cui era rimasta incinta. Ormai si era arresa al modo di fare a dir poco imbarazzante della sua copia e alle sue sopracciglia che sembravano delle montagne russe  che facevano su e giù.

Lewis piangeva sorridendo alla sua donna che gli aveva appoggiato una mano sulla pancia non ancora gonfia. Le due ragazze all'altro lato del tavolo si alzarono tenendosi per mano ed euforicamente fecero venire un secondo infarto all'uomo che le aveva cresciute.

-Noi ci sposiamo!-

Ora il padre aveva strabuzzato gli occhi e si teneva una mano sulla fronte mentre sua moglie gli stava abbracciata, fiera delle donne che le sue figlie stavano diventando.

T/n si alzò per congratularsi con le due ragazze, facendo battutte sotto lo sguardo di un Lewis che stava ancora realizzando che sarebbe diventato padre

-Volevate rubarmi la scena eh?-

-Ma come hai fatto a dire una cosa così importante così tranquillamente?!-

-Sono stanca di essere la solita insicura, voglio cambiare, per Lew e per il piccolo Hamilton.- disse T/n accarezzandosi la pancia sorridente. Era felicissima e il suo sorriso non aveva rivali quella sera.

-T/n-

Quella povera donna che aveva deciso di sposare quella pazza di sua sorella appoggiò una mano sulla spalla, facendola girare e facendole vedere il suo uomo inginocchiato con un cofanetto blu tra le mani tatuate.

-Ricordo ancora quando ci siamo conosciuti. Tu eri ancora una ragazzina, che aveva paura di gestire tutto questo, ma avevi una luce negli occhi che risaltavano sulle tue guance rosse che mi ha fatto innamorare. Ti guardavo sorridere come stai facendo ora con i tuoi colleghi e volevo parlarti, volevo fare qualcosa, ma alla fine come al solito presi la decisione sbagliata e salii sul mio Jet credendo di dimenticarti, ma non lo feci mai. Da quando ti ho lasciato in quella hall non ho mai smesso di pensare a te ed un giorno, dopo tutte quelle ragazze che da me volevano solo storie di una notte ho realizzato che ho perso la luna contando le stelle. La cosa migliore che ho fatto nella mia vita è stato arrivare in ritardo alle FP2 quel giorno in cui ti sono venuto a cercare in tutta Monaco, perchè se ora sono qui, felice, sette volte campione del mondo e sto per diventare padre è solo grazie a te. T/n, io voglio vedere per sempre il tuo sorriso e i tuoi occhi, voglio che siano la prima cosa che vedo la mattina e l'ultima la sera prima di addormentarmi. Quindi, anche se credo che il signor T/c abbia avuto già troppi attacchi di cuore, ti chiedo con il cuore in mano se vuoi diventare mia moglie. -

-La cosa migliore che ho fatto e che farò nella mia vita sarà dirti per sempre si.-

Quella ci furono sorrisi, pianti e parole sussurrate, che fecero sentire a casa tutte le persone sedute attorno a quel tavolo.




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