Play: "No Mercy" - Zayde WolfNessun suono acuto strillò vicino al mio viso, fu semplicemente la luce del giorno ad aprire i miei occhi. Luce per modo di dire, poichè il sole era alto, mentre le nuvole continuavano a coprire il cielo limpido dalla sera prima, scure e pesanti, che annunciavano già una probabile giornata di pioggia. Mi girai, sistemandomi con la spalla sul cuscino il più comoda possibile e detti la schiena alla finestra, per evitare che la luce della prima mattina mi desse fastidio.
Non ero certa se fossi sveglia o il contrario. Tante immagini si proiettavano nella mia testa, tutte insieme, come se stessi esplorando avvenimenti della mia vita in un universo parallelo, dove chi non mi parlava mai aveva invece scelto di farlo, dove per ogni spalla mi affiancava qualcuno che nell'attualità non avrei ricordato.
Aprii leggermente gli occhi e vidi come prima cosa delle onde bianche, quasi quasi credetti di essermi appisolata in una vasca da bagno, ricoperta dalla schiuma fino al mento. Ancora un bagliore offuscato quasi attaccato a me, proprio sui miei occhi, e una volta che riuscii a focalizzare mi accorsi delle lenzuola chiare che coprivano il mio corpo, leggere e fredde, e poi mi soffermai alla stessa altezza della mia testa, dove non vidi nessuno. Poco dopo quel momento il mio cervello sembrò iniziare a lavorare più intensamente, aiutandomi a comprendere, e ancora una volta dovetti sbattete le palpebre per non vedere doppio, come mi capitava dopo ogni lunga dormita che facevo.
Non vidi nessuna testa rossa sul cuscino di fianco, e arrivai troppo tardi a pensare di guardare accanto al mio letto, davanti al mio armadio specchiato, proprio perché da lí provenne il primo Buongiorno di quella mattina. Guardai verso il punto interessato e vidi, ancora appannata, Chloe intenta a rimettersi la giacca e a sistemarsi la canottiera alla meno peggio nei suoi jeans aderenti, dopodiché avvertii il suo peso affondare dall'altra parte del letto, si era seduta per riallacciarsi gli stivali.
Supposi che stesse per andarsene. Mi alzai a sedere e stropicciai gli occhi.Quando tornai a vedere correttamente, anche se con un leggero mal di testa pronto a darmi il suo buondí, la ritrovai a guardarmi con un mezzo sorrisetto beffardo.
<<Sei sveglia o ancora no?>> mi chiese iniziando a ridere, ed io non ricambiai, ero ancora assonnata e con la voglia sotto zero di farmi prendere per il culo già da quell'orario, non che durante il resto delle giornate ne avessi. <<Ma che ore sono?>> le chiesi, con la voce rauca, sforzandomi per farmi capire, con un occhio ancora chiuso ed uno aperto. <<Sono le sette, sto andando a casa a farmi una doccia>> mi spiegò, alzandosi poi all'in piedi e avvicinandosi alla porta. Continuò a guardarmi come se fossi un qualche tipo di alieno. <<Ci vediamo a scuola, allora>> sbadigliai, e lei annuì distogliendo per un attimo l'attenzione da me, come se ci avesse pensato. <<Oggi... parliamo con le ragazze?>> mi chiese guardandomi, ed io pensai alla splendida novità che avrebbe riempito le nostre giornate solitamente noiose e prive di pensieri, detto ironicamente, ma dopotutto era da ammettere che me la fossi cercata. Anche se io non avessi ficcato il naso, la notizia sarebbe potuta giungere a noi lo stesso, che fosse destino? Un progetto così importante doveva restare rinchiuso ed essere giocato nelle mani di diciannovenni?
Chloe mi guardava, come se la mia risposta sarebbe stata di grande importanza, ferma allo stipite della porta e tenendo quest'ultima con una mano, pronta a chiuderla e andarsene via, lievemente chinata in avanti per l'attesa.
Il cerchio si sarebbe ingrandito, non avrebbe mai smesso e perciò annuii, lei mi imitò di risposta come una piccola bambina pronta ad obbedire, sotto il mio sguardo che immaginavo perplesso. <<È probabile che Halsey abbia già detto qualcosa a Jessica... dobbiamo solo cercare i due nominativi che restano- aspetta>> mi interruppi, creando per qualche secondo una bolla di silenzio intorno a me, e lei corrugò le sopracciglia, impaziente di arrivare puntuale in centro città. <<Cosa...?>> alzò un sopracciglio. <<Senti per caso le voci dei miei genitori? Pensi... siano svegli?>> le chiesi, come conferma, e lei negò piegando la bocca all'in giù, componendo una faccia buffa. Avremo anticipato un impegno che mi ero già prefissata, avrebbe riguardato me al primo posto, e lei come braccio destro. Pensai di raggiungere lo scantinato insieme a lei, guardandola nel frattempo in quei due piccoli pozzi di vuoto.
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Wildcard - Rule The Night (Fase 1)
Misteri / ThrillerAsia realizza di essere sempre stata sola. Persa nell'ingenuità, abituata alla vita nel quartiere più tranquillo di tutta Cleveland. Abbandonata negli abissi di un circolo vizioso grande quanto il mondo. Poker, accordi, superbia, sangue ed ingann...