Tre confezioni di Ecstasy, trecento milligrammi di eroina
Combo: Cyber, Leader, Hunter
Non deve esserci nessun altro dei tuoi, dividi le armi e assicurati di non attaccare per prima. Lascia il portatile all'Occhio, ed un'arma da taglio all'interrogatore.Quando i tre messaggi, uno dopo l'altro brillarono sul mio viso, rischiai di soffocare con la saliva.
Cazzo, la fottuta droga.
Era la droga. Quale cazzo di profitto ci avrebbe preso, Leandro, da un'inutile visita a casa di sconosciuti, se il rispetto se lo sa guadagnare anche solo esistendo?
Deglutii, allacciandomi la giacca fin sopra il collo, per proteggermi da brividi che cercai di credere fossero per il freddo.
Dopo i messaggi, lessi le coordinate subito dopo.
<<Dobbiamo prendere un autobus e farci lasciare alla fermata più vicina>> dissi, più a me stessa che a loro.
<<Non ci hai ancora detto perché siamo solo in tre, davanti ad un supermercato, con il calare del sole>>
<<Hai il portatile, Hal?>> le chiesi, senza riuscire a sorridere, e nello stesso momento Victoria iniziò a frugare nelle tasche interne della giacca.
<<Me lo porto sempre dietro, mi serve per fare in modo che nessuno abbia la nostra posizione, e per segnalare qualsiasi tipo di foto o informazione su di noi che farebbero meglio a non esserci.>> spiegò l'Hacker, ed io ringraziai mentalmente il cielo che fosse lì, perché riusciva a trasmettermi sempre sicurezza creata con una ricetta di professionalità e capelli viola sbiadito.
<<Devi pregare che non ci fermi nessuno, perché ho più di quello che serve qui dentro...>> Tori indicò le tasche, e poi spostò la giacca leggermente di lato per scoprire un piccolo marsupio nero dalla cerniera dello stesso colore, <<e qui dentro.>> <<Hai portato un...il coltellino, Tori?>> le sussurrai, avvicinandomi a loro, e lei sfoggiò immediatamente un luccichio argenteo da dietro la sua schiena.
Anche se non avrei tecnicamente dovuto farlo, mi sorpresi, e lei sembrava se lo fosse aspettata. <<Non dovresti dubitare di ciò che ci portiamo dietro, ora come ora...>> <<Tori ha ragione, ormai siamo quello che siamo e la difesa non deve mai mancare, capo>> <<Non chiamatemi capo...>> cominciai, con imbarazzo <<Halsey, cazzo, parli come se fossi la mia serva>> <<Ma chiudi quel cesso, Asia>> la viola iniziò a ridere, ed io feci segno loro di avvicinarci alla fermata del Bus, che era di arrivo. <<Sei il capo, quindi se voglio ti chiamo così.>> mi sorrise, ed io non riuscii nemmeno a guardarla negli occhi.Il cielo si stava annerendo del tutto, e con lo stomaco traballante e il culo su un sedile dell'ultima fila in fondo l'unica cosa che mi chiedevo, continuamente, era se le altre fossero tornate a casa. Non mi porsi neanche troppe domande sulla presenza improvvisa di Fred e Cameron insieme, sparsi per quel luogo come se non fossero nemmeno conoscenti, perché forse iniziavo a non fidarmi più di loro come avrei potuto e voluto.
Tante volte mi succedeva di riavvertire il tocco morbido delle labbra di Blackcherry che avevo sentito solo una volta, nella realtà, e la mia mente invece era contenta nel farmi giocare brutti scherzi e continue emozioni. Continue distrazioni. Ma avrei iniziato a non farci più caso, perché avrei dovuto dedicarmi a faccende più importanti, questioni che riguardavano me, ed era ciò che mi bastava da sapere.
Tolsi il mio cellulare dalla custodia celeste di silicone, e osservai la tesserina identificativa nera e con scritte dal carattere informatico e semplice color oro, al di sopra. Ci erano state inviate dalla Supernova, e sul retro possedevano tutte lo stemma bianco di un cuore, come il seme delle carte da poker, tutte tranne la tessera di Chloe, che giustamente possedeva una picca. Realizzai soltanto qualche momento dopo, che le coordinate ci stavano portando ad appena due o tre isolati vicini alla casa dei miei genitori, che era anche mia, ma preferivo non specificarlo più a me stessa. L'autista non ne voleva sapere di evitare qualcuna delle buche che si presentavano sulla strada, la radio stava parlando ad alta voce, erano le voci di un uomo ed una donna che commentavano ogni canzone avessero messo, interrompendosi ogni due minuti a causa di qualche interferenza.
<<Mai una volta che mettono una canzone di The Weeknd>> fece Halsey, illuminandosi il viso con la luce del monitor del suo portatile. Stava digitando su un foglio bianco, sembrava una pagina aperta di Excel messa in modo schematica, con un grafico pieno di dati che aveva messo la ragazza fino a quel momento, ogni volta che l'avevo vista digitarci sopra.
<<Nel momento in cui siamo salite c'era The Hills>> disse Victoria, restando seria, ed io riconobbi la fine di una scorciatoia per arrivare alle strade arricchite dai quartieri vuoti, lo stesso che caratterizzava quello della villa dei miei genitori.
Vuoto, come se fosse sperduto nel nulla, alla fine, di una strada ed era l'ultima delle case. <<Non ci avevi fatto caso?>> <<Sì che ci avevo fatto caso, ma...>> <<Ma?>> fece Victoria, urtando Halsey con una spallata in modo amichevole <<ti ricorda qualcuno?>> <<Mi ricorda il tipo con cui esco, tra noi non sta andando a gonfie vele e penso che finirà tra non molto tempo>> rispose la viola, sorridendo appena.
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Wildcard - Rule The Night (Fase 1)
Mistério / SuspenseAsia realizza di essere sempre stata sola. Persa nell'ingenuità, abituata alla vita nel quartiere più tranquillo di tutta Cleveland. Abbandonata negli abissi di un circolo vizioso grande quanto il mondo. Poker, accordi, superbia, sangue ed ingann...