Qualcosa colpì il muro, e il completo silenzio, il profondo nulla in cui mi ero isolata per tutta la notte scoppiò come una bolla di sapone riportandomi alla realtà.
Quando aprii gli occhi pensai di aver dormito meglio di tutte le altre volte, e lo schiocco dello stacco tra il sonno e la vita per poco non mi aveva spaventata. Guardai le pareti spoglie, e poi mi accorsi di quale era stata la fonte del mio improvviso risveglio. La finestra era socchiusa e si era spalancata ulteriormente per la corrente, svegliando però soltanto me, perchè Halsey aveva un sonno talmente pesante, la maggior parte delle volte, che per svegliarla non sarebbe neppure bastata un'esplosione. Dormiva ancora, completamente avvolta dalle coperte, come un involtino, così che neanche i suoi capelli erano visibili dai bordi.
Dal cumulo di lenzuola sbucava soltanto un braccio, e forse Hal poteva essere il primo essere umano che vedevo a non avere paura del mostro che avrebbe potuto mangiarti da sotto il letto il primo arto che sbucava dal materasso.
Mi alzai a sedere e mi stiracchiai, sorridendo involontariamente, e poi mi alzai in piedi sussultando per la freddezza del pavimento. Erano le sei di mattina in punto, e a giudicare dal silenzio ero ancora l'unica anima sveglia in quell'appartamento.
Camminavo per lo stretto corridoio percorso dalla moquette scura, con l'accappatoio che mi ciondolava da un braccio e l'intimo che tenevo sull'altro, intenta a raggiungere il bagno e farmi travolgere dal getto tiepido e confortevole dell'acqua.Non avevo mai realmente nostalgia di casa. Le sole volte in cui negli anni precedenti ero stata convinta di essere al sicuro, era sempre successo in presenza dei miei nonni. Mai una volta quando stavo in compagnia dei miei genitori, non ero mai stata veramente capace di dimostrare loro, per intero, la mia lontananza da ciò che si ostinavano ad essere.
Dimostrare che non avessi stima di quello che avevano creduto di essere stati per me, e questo mio pensiero era tra le pochissime cose a non deludermi, di me stessa.
Avevano vissuto nelle continue illusioni, ad esempio quella di avere un bel rapporto con la loro unica figlia e di possedere la sua completa innocenza, la sua fiducia.
L'illusione del loro trascorso e quella di aver compiuto qualsiasi lavoro al meglio, e mi chiedevo se provassero almeno il minimo della vergogna per la loro persona, per il fatto di essere stati sbattuti entrambi in cella, lo stesso giorno, dietro lo stesso futile e sciocco motivo. Poteva suonare come un controsenso, riflettendoci, perchè stavo ripercorrendo le loro orme insieme ad altre persone legare a me semplicemente e puramente da un rapporto di conoscenza, di amicizia, e sarei potuta finire al fresco come chiunque altro, immersa nell'inesperienza com'ero.
Non avevo chissà quante piene certezze o dettagli, svolazzanti per le mie malsane idee. Ma ero sicura che almeno una cosa fosse certa davvero, a sua volta. Cioè che non sarei mai finita dietro le sbarre come avevano fatto loro. Non dietro ad una falsa convinzione, non per colpa ddella mia visione della vita composta soltanto da una retta via.
Se sarebbe mai dovuto succedere, una volta rinchiusa abrei avuto la consapevolezza di aver compiuto almeno la gran parte di ciò che era in piano per la mia vita. Se l'importante era al suo posto, allora non ci sarebbe stato proprio niente da perdere, se non la vita.Mi fermai davanti alla stanza di Jessica, ritornando al presente. La porta era aperta per uno spiraglio. La vidi sdraiata su un fianco, con le braccia strette attorno ad un cuscino bianco e dalla fodera spiegazzata. Lo stringeva così forte che nella penombra i suoi muscoli erano ben evidenti, disegnati dai piccoli fasci dell'alba, e nonostante ciò sul suo viso regnava tutta la serenità che potesse trovarsi sul pianeta. Sorrisi, sperando fosse tranqulla sul serio, e proseguii cercando fare meno rumore possibile.
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Wildcard - Rule The Night (Fase 1)
Misteri / ThrillerAsia realizza di essere sempre stata sola. Persa nell'ingenuità, abituata alla vita nel quartiere più tranquillo di tutta Cleveland. Abbandonata negli abissi di un circolo vizioso grande quanto il mondo. Poker, accordi, superbia, sangue ed ingann...