Le luci rosse dei lampioni illuminavano le strade, quella sera.
Se pur da dentro casa, già udivo la musica ad alto volume delle auto che facevano via vai per le strade, pensai che poche persone avrebbero passato il loro tempo a casa, sul divano fino all'alba, magari avvolti nelle loro coperte davanti alla televisione. Sarei voluta essere tra quelle, solo l'idea di mettere piede in un locale pieno di gente nelle ore notturne mi metteva pressione.
L'ansia cresceva come una pianta rampicante con le radici salde dentro al mio stomaco quando mi spogliavo dei vestiti, con la pelle d'oca, mentre l'acqua scorreva nella vasca portando la schiuma quasi fino all'orlo. Appena immersi solo metà del mio corpo ogni nervo decise di sciogliersi, e il fatto che quella sera non sarebbe stata come tutte le altre inizió per poco a piacermi, come se ogni mio pensiero pessimista avesse cambiato facciata senza preavviso, solo a contatto con l'acqua calda.
Mi immersi fino al collo e abbassai la testa per inumidire i capelli, che poi sciacquai del tutto con il getto d'acqua del doccino.
Mi sembrò quasi di trovarmi altrove, ero sospesa in mezzo alle nuvole interpretate dalle colline di schiuma bianca che mi circondavano, profumate di orchidea, in modo sempre più leggero, come se stessi condividendo il loro dolce gusto con tutto il resto del bagno.Stavo fluttuando in mezzo al flebile colore perlato di un orizzonte.
La piccola pietra nera dell'anello mi osservava dal ripiano del lavandino. La guardai mentre massaggiavo i capelli con uno shampoo alla mela verde, facevo scivolare le dita in mezzo alle ciocche dei capelli che divennero morbide e fresche; era una delle sensazioni che mi rilassavano di più.
Portai la schiuma sulle mie spalle, sul collo, presi ulteriore sapone e massaggiai sotto le orecchie, sotto i seni, cercando invano di non pensare al futuro. L'acqua e la temperatura mi aiutavano a fare finta di star vivendo in un nuovo giorno, come se la mia tipica vita da me conosciuta si fosse dovuta mettere in pausa, per lasciare spazio al riposo.
Nel frattempo, pensavo a quando sarei uscita dalla porta di casa facendomi accarezzare dalla brezza fredda, diretta verso il tuonante ruggito di un motore che avrei riconosciuto anche a miglia di lontananza.
Quando il getto d'acqua aperto fino al massimo iniziò a sciacquare via il sapone, ad offuscarmi la vista e ad entrare nelle orecchie, il suono ovattato e distorto della suoneria del mio cellulare iniziò a trascinarlo leggermente verso il basso, poi verso destra, e poi verso il lato opposto, anche esso a quattro metri dalla vasca come l'anello.
Non mi preoccupai, trattenni il respiro per gli ultimi secondi e con una mano portai la schiuma galleggiante sulle mie spalle, passai le mani sulle gambe lisce e rilassate, digrignavo i denti quando beccavo i punti in cui la mia pelle bruciava a causa delle irritazioni.
Nel frattempo, i clacson all'esterno, oltre la finestra chiusa e dal vetro appannato, si fecero più rumorosi e accalcati con il passare di pochi secondi.
<<Dov'è che vai stasera?>> chiese la voce acuta di mia madre <<In un locale... danno una festa, suppongo in occasione di Halloween...?>> risposi con una nota di sarcasmo, con il culo e la schiena sulla sedia fredda della scrivania, mentre rabbrividivo. Ero soltanto in intimo, guardavo verso lo specchio per immaginare cosa mi sarebbe potuto stare bene addosso, mentre la conversazione precedentemente persa con mia madre stava già per superare i cinque minuti di tempo.
<<Stasera c'è più aria del solito, non prendere freddo solo per restare con qualsiasi vestitino aderente tu scelga, eh, Eryn? E sta' attenta.>> <<Non metterò niente di che stasera, mamma, ho malapena voglia di andarci.>> mi guardai intorno senza pensare a nulla di specifico, a fissare il vuoto, e sorrisi lievemente.
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Wildcard - Rule The Night (Fase 1)
Mystery / ThrillerAsia realizza di essere sempre stata sola. Persa nell'ingenuità, abituata alla vita nel quartiere più tranquillo di tutta Cleveland. Abbandonata negli abissi di un circolo vizioso grande quanto il mondo. Poker, accordi, superbia, sangue ed ingann...