In quel maledetto tratto della città, le auto sembravano volerci venire incontro.
Sussultai sul sedile. Nonostante la rossa svoltasse rapidamente e con prontezza, non riuscii a non temere che il parabrezza mi esplodesse in mille pezzi addosso.
L'auto nera appartenuta ad un cacciatore di cui Chloe mi aveva parlato, esattamente quella con cui era arrivata nella periferia un paio di sere prima per intervenire allo scontro, era stata abbandonata in mezzo ad una stradina disabitata.
Mi aveva parlato, invece, di una jeep che aveva trovato tempo prima incustodita nel piccolo parcheggio sterrato di un vecchio negozio di articoli da giardinaggio, abbandonato da quasi quattro anni, e perciò il posto divenne da quel principio in poi lo stesso nascondiglio nel quale Chloe parcheggiava il nuovo mezzo "preso in prestito". Quel gioiellino fatto a pezzi e verniciato di un nero sporco, sarebbe diventato il nostro gioiellino.
Il nascondiglio si trovava un paio di strade più in giù, in confronto al condominio. La distanza da percorrere a piedi non era importante, tuttavia avremmo dovuto preoccuparci di trovare un sistema migliore.
La targa era stata coperta con della vernice rossa, e una X nera tracciata sopra, ad indicare il nulla. Banale sia a vedersi che a dirsi, ma dal momento che ero appena venuta a sapere della sua esistenza non feci molto caso all'estetica, o ai particolari. Dopotutto, non ci avrebbero portato alcun tipo di aiuto.
Salimmo sulla jeep, e quando Chloe accelerò per poco non andai a sbattere in avanti, dovetti trattenermi strisciando i piedi e mantenedoli fermi sul tappetino.
<<Potresti evitare di accelerare come se stessimo giocando all' autoscontro?>> le chiesi, osservando il modo in cui teneva una sola mano appoggiata al volante, facendo sembrare quel gesto una semplice carezza verso l'oggetto.
Sterzò sballottandomi contro allo sportello.
<<Come no, capo>> mi rispose in tono ironico <<la prossima volta avrò più premura nel dimostrarle la grazia e la tranqullità del mio piede contro il pedale, gesto che una vecchia nobil donna come lei apprezzerà senza dubbio>> <<Hai rotto il cazzo, guarda la strada>>.
Arrivammo all'angolo dove si presentava il Red Dress e lo svoltò facendo stridere le ruote sulla strada, rischiando di far sbandare l'auto contro un chioschetto di verdura a lato.
<<Ti spacco la testa contro al volante>>.
Dopo queste parole, Chloe rallentò, anche se di poco.
In concreto, pensai che quella velocità poteva esserci stata utile; avevamo già superato due quartieri interi, e non mi sarei immaginata di scontrarmi proprio con una piccola parte di quella che sembrava una legione di illusione, di scontrare i nostri occhi con i loro, forse soltanto i miei, perché non ero sicura che la rossa se ne fosse accorta prima.
<<Conosci altri termini che non siano insulti?>>
<<Chiudi un secondo la bocca>> e le sorpassammo, me ne resi conto soltanto dopo.Proprio loro.
Guardai verso uno degli specchietti e mi accorsi di una sagoma femminile dalla chioma nera spuntare dal marciapiede, dietro all'auto, forse già ferma nel passato mentre il silenzio stava iniziando a diventare un blocco troppo pesante per il resto delle azioni che avrei compiuto.
Perché sì, era come se avessi iniziato a studiarmi un piano, che avrei dovuto mettere in pratica, e perché quando uscivo, quelle poche volte, puntualmente un motivo doveva sempre esserci.
<<Hai voglia di slogarti il collo o->>
<<Fai il giro e torna qui, piazzati dietro a quella Toyota>> lei mi guardò e sgranò gli occhi come se ogni aspetto della vita fosse diventato ovvio, in quel preciso momento.
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Wildcard - Rule The Night (Fase 1)
Misterio / SuspensoAsia realizza di essere sempre stata sola. Persa nell'ingenuità, abituata alla vita nel quartiere più tranquillo di tutta Cleveland. Abbandonata negli abissi di un circolo vizioso grande quanto il mondo. Poker, accordi, superbia, sangue ed ingann...