Capitolo 15 - Compito

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<<Anche voi? Che ci fate davanti casa mia a quest'ora?>>

<<Ti sei impegnata troppo con la dolcezza. La prossima volta usane di meno, okay?>> rispose Chloe mentre in fila indiana entravano in casa senza che io avessi detto loro qualcosa. Le guardai richiudendo la porta e in seguito le raggiunsi in cucina, luogo dove già Halsey aveva appoggiato qualcosa sul tavolo, e le altre si erano sparse per la stanza.

Il tappeto del corridoio, odoroso di terra e pioggia, inumidì i miei calzini a causa del fatto che probabilmente nessuna di loro si era preoccupata di strisciare le scarpe sullo zerbino.
Imprecai mentalmente.

<<E questi?>> mi avvicinai con calma verso ciò che Megan mi stava indicando, e riconobbi immediatamente il "sacchetto" di stoffa. Tutti i miei pensieri si alleggerirono, precipitarono all'unisono con la pioggia ancora violenta, stessa cosa per il mio umore, che avvertii farsi vacuo da ogni preoccupazione superflua. <<Tori? Pensavo fossi a casa tua, ti ho chiamata non so quante cazzo di volte!>> la corvina salutò, in un certo senso, la biondina che era appena arrivata in cucina salterellando come una cavalletta, sotto lo sguardo distratto di tutte le altre. <<Non ti agitare, tanto sarei comunque dovuta venire qui, a quanto pare.>> affermò Victoria corrugando le sopracciglia verso le stesse cose a cui mi stavo interessando io.

La stoffa sprigionava un profumo mischiato a qualcosa di dolce e al metallo. Sfilai il nastro e scoprii sei pietre nere, lucide, e una color rosso vino, sulle quali riuscii persino a vedere il mio riflesso brillante con l'aiuto della luce del lampadario. <<Sono riuscita finalmente ad acquistarli giorni fa... ci hanno impiegato due settimane... vengono dall'estero.>> Halsey mi guardò negli occhi con concentrazione, come ad imprimere qualsiasi cosa dicesse in modo permanente nella mia testa. <<Ho utilizzato dati falsi, non c'è niente di riconducibile a noi>> confermò, mentre dalle tasche strette del suo giubbotto tirò fuori delle buste opache, che proteggevano dei sottilissimi fogli di carta bianca. <<Qui abbiamo i contratti originali, ho aggiunto i miei più alcuni che le altre hanno trovato a casa loro. Abbiamo rischiato grosso, ci mancava un pelo e mia madre mi avrebbe beccata con le mani nel suo armadio>> me li porse, ed io li presi con delicatezza.

Aprii il primo paio, quella dei contratti della madre di Halsey. <<Chi altro ha trovato dei contratti?>> chiede Jessica avvicinandosi al tavolo, e nascondendo con la sua figura quella più bassa di Chloe, inconsapevolmente. Halsey restò di fronte a me pronta a rispondere a qualsiasi cosa, lo capii dalla sua espressione, dalle dita che picchiettavano la sua spalla, e dalla rapidità con cui diceva le cose. <<A parte te, siamo io, Megan ed Asia ad aver trovato qualcosa. Tutte tranne Victoria, Chloe non fa parte dei nominativi.>> rispose proprio quest'ultima, e Jessica annuì tornandosene con disinvoltura vicino alle poltrone del salotto.

<<Allora perché sono qui?>>
<<Dove sono i documenti copiati?>> sovrastai senza volerlo la domanda di Chloe, ma ero curiosa di sapere se tutto stesse procedendo secondo i piani, e senza aver lasciato nostri dettagli particolari in giro per la rete, o che si sarebbero potuti diffondere anche in giro per la quotidianità.

<<Li ha portati Crimson a casa tua>> disse Megan, girandosi a sorridere alla rossa che già l'aveva inquadrata male, davanti alle risate trattenute a stento di Jessica. Rivolsi un'occhiata interrogatoria a tutte, e Chloe sbuffò avvicinandosi a me.
<<Ti ricordi quel vecchio progetto di scienze? Quel... mini corpo umano che abbiamo dovuto fare per studiarlo? L'ho preso dalla teca nella scuola, e con la scusa di doverlo posare dove "tu mi hai detto" ho messo a posto i documenti e gli anelli.>> prese un sospiro, e si leccò le labbra <<Inaspettatamente senza problemi.>> concluse, ed io mi accorsi di essere rimasta a bocca aperta dopo appena due secondi.

Wildcard - Rule The Night (Fase 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora