<<Anche voi? Che ci fate davanti casa mia a quest'ora?>>
<<Ti sei impegnata troppo con la dolcezza. La prossima volta usane di meno, okay?>> rispose Chloe mentre in fila indiana entravano in casa senza che io avessi detto loro qualcosa. Le guardai richiudendo la porta e in seguito le raggiunsi in cucina, luogo dove già Halsey aveva appoggiato qualcosa sul tavolo, e le altre si erano sparse per la stanza.
Il tappeto del corridoio, odoroso di terra e pioggia, inumidì i miei calzini a causa del fatto che probabilmente nessuna di loro si era preoccupata di strisciare le scarpe sullo zerbino.
Imprecai mentalmente.<<E questi?>> mi avvicinai con calma verso ciò che Megan mi stava indicando, e riconobbi immediatamente il "sacchetto" di stoffa. Tutti i miei pensieri si alleggerirono, precipitarono all'unisono con la pioggia ancora violenta, stessa cosa per il mio umore, che avvertii farsi vacuo da ogni preoccupazione superflua. <<Tori? Pensavo fossi a casa tua, ti ho chiamata non so quante cazzo di volte!>> la corvina salutò, in un certo senso, la biondina che era appena arrivata in cucina salterellando come una cavalletta, sotto lo sguardo distratto di tutte le altre. <<Non ti agitare, tanto sarei comunque dovuta venire qui, a quanto pare.>> affermò Victoria corrugando le sopracciglia verso le stesse cose a cui mi stavo interessando io.
La stoffa sprigionava un profumo mischiato a qualcosa di dolce e al metallo. Sfilai il nastro e scoprii sei pietre nere, lucide, e una color rosso vino, sulle quali riuscii persino a vedere il mio riflesso brillante con l'aiuto della luce del lampadario. <<Sono riuscita finalmente ad acquistarli giorni fa... ci hanno impiegato due settimane... vengono dall'estero.>> Halsey mi guardò negli occhi con concentrazione, come ad imprimere qualsiasi cosa dicesse in modo permanente nella mia testa. <<Ho utilizzato dati falsi, non c'è niente di riconducibile a noi>> confermò, mentre dalle tasche strette del suo giubbotto tirò fuori delle buste opache, che proteggevano dei sottilissimi fogli di carta bianca. <<Qui abbiamo i contratti originali, ho aggiunto i miei più alcuni che le altre hanno trovato a casa loro. Abbiamo rischiato grosso, ci mancava un pelo e mia madre mi avrebbe beccata con le mani nel suo armadio>> me li porse, ed io li presi con delicatezza.
Aprii il primo paio, quella dei contratti della madre di Halsey. <<Chi altro ha trovato dei contratti?>> chiede Jessica avvicinandosi al tavolo, e nascondendo con la sua figura quella più bassa di Chloe, inconsapevolmente. Halsey restò di fronte a me pronta a rispondere a qualsiasi cosa, lo capii dalla sua espressione, dalle dita che picchiettavano la sua spalla, e dalla rapidità con cui diceva le cose. <<A parte te, siamo io, Megan ed Asia ad aver trovato qualcosa. Tutte tranne Victoria, Chloe non fa parte dei nominativi.>> rispose proprio quest'ultima, e Jessica annuì tornandosene con disinvoltura vicino alle poltrone del salotto.
<<Allora perché sono qui?>>
<<Dove sono i documenti copiati?>> sovrastai senza volerlo la domanda di Chloe, ma ero curiosa di sapere se tutto stesse procedendo secondo i piani, e senza aver lasciato nostri dettagli particolari in giro per la rete, o che si sarebbero potuti diffondere anche in giro per la quotidianità.<<Li ha portati Crimson a casa tua>> disse Megan, girandosi a sorridere alla rossa che già l'aveva inquadrata male, davanti alle risate trattenute a stento di Jessica. Rivolsi un'occhiata interrogatoria a tutte, e Chloe sbuffò avvicinandosi a me.
<<Ti ricordi quel vecchio progetto di scienze? Quel... mini corpo umano che abbiamo dovuto fare per studiarlo? L'ho preso dalla teca nella scuola, e con la scusa di doverlo posare dove "tu mi hai detto" ho messo a posto i documenti e gli anelli.>> prese un sospiro, e si leccò le labbra <<Inaspettatamente senza problemi.>> concluse, ed io mi accorsi di essere rimasta a bocca aperta dopo appena due secondi.
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Wildcard - Rule The Night (Fase 1)
Mystery / ThrillerAsia realizza di essere sempre stata sola. Persa nell'ingenuità, abituata alla vita nel quartiere più tranquillo di tutta Cleveland. Abbandonata negli abissi di un circolo vizioso grande quanto il mondo. Poker, accordi, superbia, sangue ed ingann...