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Decisi di scrivere a Jhon, il ragazzo che avevo incontrato in discoteca.

Jhon

-Hey ciao, come va? Scusa se non ti ho risposto ti va di vederci al bar?
-Tranquilla. Certo! A che ora?
-Tra quindici minuti.
-Ok. A dopo.

Dopo aver finito di scrivere al mio nuovo amico mi andai a preparare. Mi misi i pantaloni della tuta neri, una maglia bianca e delle scarpe sportive. Ho uno stile casual.

Andai al bar in anticipo di circa 5 minuti. Mi sedetti ad un tavolo e aspettai. Per ammazzare l'attesa, sì sono poco paziente, ordinai uno spriz.

Vidi in lontananza arrivare Jhon, indossava dei jeans, delle scarpe adidas bianche e una felpa rosa.

Onestamente non amavo quella felpa.

Alzai una mano e la sventolai nell'aria per farmi vedere e riconoscere intanto urlai << Jhon! Hey sono qui! >> Appena sentí il mio richiamo si giro, cercò un momento il luogo da dove proveniva la voce e dopo avermi vista, mi salutò.

Venne verso di me e si sedette.
<< Hey ciao, come stai? >>
<< Tutto bene per essere in una nuova città. Te? >>
<< Io sto bene grazie. Sono felice che mi hai voluto incontrare. >> disse entusiasta. << Ma di nulla. Ho bisogno di amici se no con chi esco la sera? >> risposi sarcastica ente e ridendo.

<< Scusami la domanda, ma io sto uscendo con una ragazza di cui non so ancora il nome... >> disse facendomelo notare e con tono curioso. << Scoprirai il mio nome, caro Jhon, solo se mi compri un gelato. >> dissi felice mentre gli tocca il naso con il dito. Lui si alzo e mi porse una mano << Allora su bambina, andiamo a comprarti un gelato. >> Io tutta soddisfatta presi la sua mano iniziando a saltellare.

In gelateria c'erano milioni di gusti diversi. Non sapevo scegliere. Alla fine, però, il mio cono aveva pistacchio, biscotto, frutti di bosco e stracciatella. Aveva speso sei euro solo del mio gelato.

<< Allora ragazza dei gelati... Mi vuoi dire il tuo nome? >> disse Jhon dopo aver pagato. << Ah giusto! Mi chiamo Kassandra. Ma per gli amici Kassie. >>
Dissi leccando il gelato dalla parte del pistacchio. << Quindi Kassandra. Bel nome, hai anche un cognome? >> riprese curioso.
<< Si. Jones. Però sbaglio ho avevo detto che per gli amici sono Kassie?? >> dissi guardandolo con una faccia finta arrabbiata. << Sono tuo amico! Allora mi vuoi bene infondo. >> disse ridacchiando. << Ma! Che stronzo che sei Jhon. No non ti voglio bene. >> Dissi ridendo e sponcandogli la punta del naso con un po' del mio gelato.
Lui si pulí col dito e poi se lo leccò. <<Buono!>> disse soltanto.
<< Va bene Jhon, ragazzo curioso, mi potresti dare un passaggio a casa? >>Lui annuì e sali mo in macchina fino ad arrivare davanti a casa mia.

Dopo essere uscita dall'auto del mio nuovo amico, Jhon mi accompagnò fino alla porta di casa.

<< Allora? Divertita? >> chiese col suo solito tono di curiosità. << Si molto. >> Mi avvicinai a lui e gli lasciai un bacio sulla guancia. Lui arrossì. <<Ehm allora ci vediamo. >> disse imbarazzato. <<Ci vediamo>>.

Presi le chiavi dalla tasca del pantalone ed entrai in casa. Mi levai le scarpe e chiamai subito Kayla per raccontarle tutto.

Fece uno... Due squilli e rispose subito.

Dopo aver parlato per circa mezz'ora di cosa era successo con Jhon mi chiese << Ma allora Kassie, ti piace??? >> Io subito mi zittii. << Scherzi?! Jhon per me è solo un amico. È poi dai Kayla ci siamo appena conosciuti. >>
<< Si ma non credi che uscire qualche volta, con qualche ragazzo, non è carino dai? >>
<< Basta Kayla, non mi piace, non è il mio tipo. Ok? >> risposi un po' scocciata da tutte quelle domande.

Kayla rinunciò e cambiò argomento.

Dopo essere stata al telefono con kaulyla minimo due ore. Andai in cucina per prepararmi un panino.

Presi tagliere, coltello, pane e salame. Dopo aver preparato il panino mi avvicinai al frigo per prendere dell'acqua e notai un biglietto.

"Ciao tesoro. Sabato sto a casa da lavoro. Così ti porto a fare shopping."

Mio papà. Sempre preoccupato per me. Non può sembrare ma il mio caro e vecchio papà ha un buon stile. Chiederò a Kayla se vorrà accompagnarmi. Come sempre avrebbe portato Dylan, non lo sopporto ma saranno due braccia in più su dove appoggiare vestiti.

Io odio fare shopping, non mi entusiasma, ma con mio papà non ci si annoia mai. Non vedo l'ora di andare, senza il signor Jones, lo shopping non è shopping.

Dopo aver pranzato decisi di mettermi a studiare un po' di ingegneria.

Ho una passione per le infrastrutture ma non ho mai potuto fare l'università per i costi molto elevati.

Nonoatante questo mi affascinano molto i ponti, infatti non vedo l'ora di vedere questo a San Francisco.

Dopo qualche oretta misi sulla tele un po' di musica e dopo un po' partí war of hearts - Ruelle

Iniziai a cantare a scuarcia gola, probabilmente i vicini si stavano chiedendo chi fosse quella campana così stonata.

Sono qui da circa una settimana e già mi sento ha casa, ho una migliore amica, un migliore amico, il ragazzo super sexy della mia migliore amica ma stronzo e mio papà.

IL lavoro è come prima solo in una discoteca molto più grande e con molta più gente.

Mi sorprendo di me sono socievole. Dovrei richiamare Jade per sentire come sta e come sta andando là, nella mia bellissima Toronto.

Presi il cellulare e andai sulla chat di Jane.

Mia vita
- Hey creatina come va lì a nord? Vi state divertendo?
- Ma ciao Kassie. Da quanto tempo. Saranno passati minimo tre giorni e mi sembrano già tre mesi.

Dopo aver letto il messaggio, il mio telefono iniziò a vibrare e sulla schermata comparí l'invito ad una videochiamata.

Accettai e subito vidi Jane.
<<Ma ciao tesoro, vorrei essere lì e stritorarti con un abbraccio>> dissi subito felice. << Anch'io. Qua manchi a tutti. Sono cambiate un po' di cose. >> rispose lei entusiasta. << Dai su forza voglio sapere tutto>> dissi incuriosita.
<< Per iniziare, mi sono messa con Sam... >> stava per riprendere a parlare ma la interrompii subito, con un urlo di gioia. << OH MIO DIO! IO LO AVEVO DETTO! AAAAAAA. Lo sapevo. Fammi indovinare hai fatto tu la prima mossa?>> chiesi per avere conferma e lei annuì.
<< Ora calmati che vado avanti. In discoteca hanno assunto una nuova ragazza, è simpatica molto gentile, se non sbaglio si chiama Hope. Poi ci divertiamo un mondo come sempre. Sam da quando stiamo insieme viene sempre in discoteca a vedermi ballare poi p->> La interrompii nuovamente << Si Jade, Jade. Tregua. Risparmiarmi i dettagli>> dissi ridendo.

Dopo aver parlato un po' di come stiamo e dei cambiamenti venuti a Toronto mi domandò << Allora lì invece oltre a lavoro e casa? Qualche bel ragazzo? >>.

Feci un momento di silenzio mi stavano venendo in mente tutti i suoi tratti del viso, i suoi muscoli, i suoi capelli, la sua voce roca e le sue grandi mani ventose.

Mi ripresi e dissi.

108//Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora