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Bene, devo dire. Ero rimasta da sola, in casa della mia migliore amica, con il suo ragazzo. Che inoltre odio.

Almeno sarebbe durata per circa qualche oretta massimo.

Decisi allora di non fare la stronza e di andare a parlare con Dylan.

<<Hey Dylan>>
<<Ciao>> disse freddo senza degnarmi di uno sguardo, era impegnato a giocare alla play.

Riprovai << Allora... Come va? >>
Lui fece una faccia che diceva praticamente sono cazzi miei ma rispose << Bene.. Tu? >> disse incerto. Stava decidendo se portare avanti la conversazione oppure no.
<< Io sto bene grazie... Per curiosità ma tu e Kayla da quanto tempo vi conoscete? >> lo so ero stata molto invadente ma era la prima cosa che mi è venuta in mente. Non potevo semplicemente domandare se avesse un cane? O un gatto? Perché faccio ste domande del cavolo?!

Lui molto stranito mi guardò << Ci conosciamo da quando eravamo piccoli. Due mesi fa ci siamo messi insieme... Ma perché invece di farmi ste domande non vai a vederti un film?!? >> disse scazzato. Ok ero stata un'impicciona. Ma non così tanto, no?

Skip time

Ero di sopra nella camera di Kayla. Aveva detto non più di due ore. Ma è uscita alle nove e ora sono le undici. Che sta facendo???

Allora presa dalla noia decisi di scendere le scale e andare in cucina.

Indovinate chi c'era...

Si lui, proprio Dylan. Ma è ovunque?

Dopo circa un minuto di un silenzio imbarazzante, Dylan decise di spezzarlo << Allora tu invece? Sei fidanzata? >> mi chiese. Probabilmente riferendosi al discorso precedente.
Io dissi soltanto << no. >> già non sono mai stata con qualcuno.

Lui mi fece un sorrisetto. Era un sorriso strano, non riuscivo a capirlo. Forse stava godendo perché io ero sempre stata sola? O perché il mio "no" era con tono triste? Ma aveva un fondo malizioso.

Probabilmente la cosa che mi confuse di più è che mentre mi prendevo una brioche, perché avevo fame me lo ritrovai davanti. Quando mi girai per avvicinarmi al tavolo.

Mi bloccò con una mano difianco alla mia testa. Avevo la schiena appoggiata a dei pensili.

Mi squadrò dalla testa ai piedi << Che peccato...>>. Questa frase era di sicuro mslizioss. Non avevo dubbi. Allora mi iniziai a preoccupare.

Per uscire da quelli imbarazzante situazione decisi di andarmene via ma lui mi blocco con l'altro braccio.

Non sapevo che fare, ero letteralmente in trappola. E poi cosa voleva farmi? Ma soprattutto perché questo giochetto? Ci odiamo entrambi, lasciami stare, no?

Si stava avvicinando per dirmi qualcosa all'orecchio.
Ad un certo punto suonò il campanello.

Non sapete quanto ho ringraziato Kayla in quel momento di essere tornata.

Dylan si distrasse un momento. Presi l'occasione per scansarmelo di dosso e corsi verso la porta. Aprii con una fretta e felicità.

<< Ciao Kayla! >> urlai felice. << Ciao Kassie. Come mai tutta questa felicità? >> disse ridendo. << Beh mi sei mancata. E poi avevi detto massimo due ore. Ne sono passate tre. Ma fa niente l'importante è che ora sei qui e che mangiamo tutti insieme. >>. Dissi per non dirle che ero in una situazione troppo imbarazzante con il SUO ragazzo.

Ma a parte questo. Cosa ci trovava, Dylan in me?

IL mio stato di trans venne interrotto da Kayla. << Mi aiuti con la spesa? Scusa se ti ho fatto aspettare. C'era tantissimo traffico>>
<< Tranquilla. Comunque certo che ti aiuto! >> dissi entusiasta.

Skip time

Dopo aver preparato il pranzo. Ci sedemmo a tavola.

Io rispetto a Kayla e Dylan mi trovavo a capotavola. Loro due erano vicini. Dylan era più vicino a me.

Stavamo mangiando panini e salamelle.

Mi sentivo continuamente gli occhi puntati addosso. Qualcuno mi fissava.

Alzai lo sguardo e trovai Dylan a fissarmi. Mi guardava come se volesse mangiarmi.

Ma cosa aveva? Perché mi fissava se ogni volta che gli parlavo mi rispondeva scazzato.

Che complicato che è Dylan.

Ero imbarazzata.
<< Io non ho più fame e mi sa che ho già disturbato abbastanza oggi... Tolgo il disturbo. >> Dissi alzandomi e portando il mio piatto al lavandino.
<< No Kassie, resta pure tutto il pomeriggio non dai fastidio. Poi prima di andare in discoteca possiamo passare a casa tua. So che devi preparare la cena a tuo padre>> disse Kayla facendo il labbruccio. Ma dai io non resisto alle facce tenere.
<< Ma... Ok va bene>> prima pensavo di controbattere, però capii che avrebbe insistito.

In tutto ciò Dylan stava ancora seduto a finire il suo panino.

Sarebbe stata una lunga giornata...

Skip time
Io e Kayla eravamo in piscina.

Ha una casa grandissima, è una villa. Possiede una piscina enorme, cinque camere da letto, sette bagni. Uno per ogni camera e due di servizio al piano terra. Un garage più cantina coi vini.

Mi ha spiegato che i suoi genitori sono ricchi e sempre via per lavoro.

<< Allora Kassie... Sei fidanzata??? >> chiese tutta curiosa. << No Kayla. Sono single. So cosa stai per chiedermi e si sono ancora vergine>>
Risposi sapendo già a che punto voleva arrivare. << OH MIO DIO KASSIE! Devo assolutamente trovarti un fidanzato. >>
<< Ma KAYLA! >> Scoppiai a ridere.

Mi girai per uscire dalla piscina. Trovai Dylan sulla sdraio, aveva ascoltato tutto il discorso. Non sapevo fosse lì.

Ero fuori dalla piscina. Mi squadrò dalla testa ai piedi tutto malizioso. MA CHE CI TROVA IN ME?!??

Kayla uscì dopo di me, dopo essersi asciugata si mise a cavalcioni su Dylan. Si mise a limonarlo, mentre Dylan metteva le mani sul suo sedere.

Io sentendomi la terza in comodo andai in cucina. Presi i pop corn e li misi nel microonde. Lo accesi e nel mentre cercai una ciotola dove metterli.

Ovviamente aprii un anta di un pensile posto in alto. Io bassa com'ero trovai la ciotola ma non la presi.

Sentii qualcuno dietro di me. Avevo la schiena contro qualcuno. Allora mi girai e trovai la faccia di Dylan a circa un centimetro dalla mia.

Mi fissava costantemente e non me ne accorsi fin quando il microonde non suonò. Aveva preso lui la ciotola e aveva già messo dentro i pop corn.

Mi ero incantata a guardare i suoi occhi marroni. Ho appena notato quanto fosse bello. I suoi capelli castani con qualche ciuffetto che ricadevano sulla fronte. In costume risaltavano ancora di più i suoi addominali. Non li avevo mai notati.

Che mi stava succedendo? Non potevo certo pensare a Dylan. Una persona così narcisista.

Il mio stato di trans fu interrotto dalle urla di Kayla. Coso era capitato?

Corsi in piscina e c'erano Dylan e Kayla che si schizzavano l'acqua.

<< Kayla mi ha fatto prendere un infarto! >> dissi mettendomi una mano sul cuore
<<Scusa è che ci stavamo divertendo vieni anche tu! >>
<< Non ho voglia di bagnar->> Non feci in tempo a finire che Dylan mi prese e mi buttò in acqua.

<<Stronzo! >> Urlai. Risero tutti.

Dopo di ciò si era fatta sera e mi accompagnarono a casa. Preparai la cena a mio padre lasciandogli uno dei soliti biglietti.

Dopo di che Dylan accompagnò me e Kayla a lavoro con la sua jeep rossa.

108//Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora