108//Dylan O'Brien

38.

(POV Dylan)
Mi squillò il cellulare mentre stavo discutendo con Kassie. Diceva che stava bene, ma io non le credevo.

Presi il cellulare dalla tasca anche abbastanza arrabbiato. Anzi. Ero incazzato nero.

Guardai il numero e lo dava come sconosciuto.

Risposi al cellulare letteralmente urlando <<CHI È! >>

La voce metallica nel telefono rispose calma. <<Ciao Dylan. >>

Mi paralizzati a sentire la voce di mio padre.

L'unica cosa che riuscii a dire in risposta fu <<Papà? >> ma sussurrando.

Poi vidi Kassie cadere a terra senza fare nulla per aggrapparsi.

Io provai a prenderla ma non riuscii adnafferlarla in tempo.

<<Figliolo siamo a cas->> provò a dire mio padre al telefono.

<<Sta zitto devo andare! >> urlai al telefono per poi chiudere la chiamata.

Avevo cose più importando che fate il bravo figlio. Kassie era molto più importante.

<<Kassie sveglia! Kassie! >> le urla contro mettendomi sulle ginocchia e prendendo la sua testa per metterla sulle mie cosce.

<<Non ora che mi hai perdonato ok? Per favore che ti succede. Tesoro, rispondimi. >> iniziai urlando e finii quasi sussurrando.

Sentii gli occhi riempirsi di lacrime ma non potevo piangere in quel momento. Dovevo fare qualcosa.

Vederla così non mi fa stare affatto bene infatti la presi a mo di sposa e la portai in ospedale.

Anche in auto guidavo sopra ogni limite di velocità.

Appena arrivati davanti all'entrata dell'ospedale spalancati la portiera e la portai dentro.

<<Vi prego. Aiuto! >> ero nel panico totale non riuscivo a svegliarla neanche provando a gridare contro.

Un infermiera bionda si avvicinò a me e mi disse con voce sicura <<Ok tranquillo. Si calmi. Che le è successo? >>

<<Ecco stavamo discutendo e ha iniziato a sballare. Poi è come svenuta e non si risveglia. La prego la aiuti. >> dissi guardando Kassie.

Era come addormentata solo che non doveva dormire adesso. Non ora che so che le voglio bene...

Arrivarono altri infermieri con un lettino. La appoggiai sopra facendo attenzione a non fare del male a quel suo piccolo corpo perfetto.

<<Ok signore ora perché non mi dice il suo nome e quello della ragazza? >> mi disse sempre la solita biondina.

<<Dylan... Dylan O'Brien. La ragazza è Kassandra Jones.>> mentre lo di evo guardavo continuamente Kassie che veniva portata via dai medici.

Poi appena entrò in una stanza riguardati l'infermiera <<Dimmi che farete il possibile. E appena sapete perché è successo tutto questo. Ditemelo. >>

Lei mi annuì e poi fece un sorriso come per consolarmi.

Io mi sedetti su una delle sedie nella sala d'attesa pregando che lei stesse bene.

"La mia Kassie è forte non avrà nulla di grave" continuavo a ripetermi nella testa.

Skip time
(POV Kassie)
Aprii lentamente gli occhi e vidi che mi trovavo in ospedale con un medico che mi stava facendo un prelievo.