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Dopo una lunga dormita. Mi resi conto che... Sì era già lunedì e mio padre era già andato a lavoro. Di solito mi sveglio per preparargli il pranzo visto che lavora dalle 6 del mattino e dovrebbe tornare a casa alle 8 di sera.

Ma oggi mi ha lasciata a dormire.

Che dolce.

Io a Toronto lavoravo come barista nelle discoteche certe volte dovevo anche rimpiazzare le ballerine.

Fortunatamente la discoteca dove lavoravo ha molte discoteche in tutta l'america. Allora mi anno assunta in una qui a San Francisco.

Oltre a questo oggi avevo due scelte. O uscire a vedere la città o restare a casa a deprimermi guardando qualche film strappalacrime.

Visto che oggi non ero in vena di piangere. Avevo già dato ieri. Presi la bici, l'auto l'aveva mio padre, e andai a farmi un bel giretto.

Era bellissima e grandissima questa città.

Andai a vedere il luogo dove avrei iniziato a lavorare e dove si trovavano i vari negozi.

Ad un certo punto addocchiai delle fragole rivestite di cioccolato.

Non potevo resistere. Entrai subito in pasticceria e ne presi un pacchettino.
Erano troppo buone.

Ma io e la sfortuna siamo amiche. Appena mi misi sulla sella della bici persi l'equilibrio. E oltre a far cadere quelle buonissime fragole andai addosso a questa ragazza.

<< Oddio mi scusi. Mi perdoni sono molto maldestra! >>
<< No sta tranquilla. Capita a tutti di cadere fermi dalla bici con un pacchetto i fragole in mano. Ho forse dovrei dire che era in mano>>
Disse con tono scherzoso.

Aveva un'aria simpatica. E aveva ragione le fragoline che prima avevo in mano ora si trovavano per terra.

<< Mi scusi ancora. Posso offrirle delle fragole? >>  chiesi per rimediare alla mia goffaggine.
La ragazza rispose << Oh grazie molte ma no. Non posso accettare... Comunque dammi pure del tu. Mi chiamo Kayla Hill>>
<<Kassandra Jones>>
<< Aspetta. Per caso ti sei appena trasferita dalla discoteca di Toronto a quella di San Francisco? >> disse. Io allora << Si mi sono appena trasferita, stasera inizierò subito a lavorare in una discoteca qua vicino. >> ero rimasta un po' sorpresa e scioccata. Come faceva a sapere queste cose su di me? Per caso era una spia?

<< Oh mio dio! >> esclamò riprendendo il discorso << Tu lavorerai insieme a me. Ci avevano informati dell'arrivo di una nuova barista. E tu hai le mani di una che se ne intende. Io sono una ballerina del club. >> Dopo questa spiegazione capii.

Pericolo scampato. Non è un agente sotto copertura.

Emozionata risposi << Grandioso. Ti posso chiedere un piacere? Mi potresti accompagnare stasera? È il mio primo giorno non voglio fare figuracce>> lei rispose subito con un sì che minimo lo avranno sentito anche in Messico.

Skip time
Dopo aver passato una giornata intera con Kayla che mi ha fatto vedere la città, tornai a casa, mi feci una doccia e alle sette e mezza mangiai un tost. Non avevo molta fame.

Non ci credo sono qui da un giorno e ho già trovato un'amica.

Speriamo in bene.

Scelsi cosa mettere per stasera e alle nove ero pronta.

Mio papà non era ancora tornato perciò gli feci un bigliettino con su scritto " Io vado a lavoro, in frigo c'è la cena. Buon riposo. Non aspettarmi in piedi"

Lui sapeva che finivo minimo alle 5 del mattino di lavorare. Ma non c'era verso di farlo ragionare.

Alle nove e mezza Kayla passò a prendermi con una bellissima jeep rossa.

Andai verso l'auto e salutai Kayla.

Poi vidi lui. Alla guida c'era una ragazzo bellissimo. Aveva circa la mia età quindi circa vent'anni o qualcosina di più. Aveva un meraviglioso naso all'insù. Due occhi marroni. Nei quali mi persi completamente.

Kayla mi urlo contro << Hey svegliati! Mica non volevi ritardare? >> risposi << Oh sì certo. >>

Durante il viaggio Kayla disse interrompendo quel silenzio imbarazzante << Allora Kassandra ti presento il mio fidanzato, Dylan O'Brien. Dylan lei è Kassandra una nuova barista. >> lui disse << Ciao Kassandra >> io risposi << Oh per favore chiamatemi Kassie. >> annuirono.

Una volta arrivati Kayla salutò il suo ragazzo baciandolo e sussurandogli qualcosa di incomprensibile all'orecchio.

Io lo salutai con un semplice "ciao" mentre lui mi fece un occhiolino e disse << Ciao, Kassie>> sottolineò la parola Kassie. Era così sexy.

Hey Kassie ritorna in te. È il tipo della tua amica.

Skip day
Devi ammettere che c'è molto più da fare a San Francisco. Tutti voglio tutto e subito. Gente ubriaca altre che si baciavano negli angoli della discoteca.

Tutto molto più veloce. Devo dire che Kayla è bravissima a ballare. Beh col fisico che si ritrova ci credo anche che prende belle mancie. Mica come me.

Ieri è stato massacrante. Tornata trovai mio padre addormentato sul divano. Gli preparai la colazione visto che erano le 5:34 e tra mezz'ora si sarebbe dovuto svegliare.

Dopo di che andai in bagno e entrai nella vasca. Finalmente mi rilasso.
Ero sfinita. Oggi sarei dovuta andare a fare la spesa e solo il pensiero mi fece innervosire.
Non avevo voglia.

Dopo essermi lavata e asciugata mi sdraiai nel letto.

Sentii il mio cellulare vibrare

Sconosciuto
Hey Kassie sono Kayla. Questo è il mio numero. Se ti va oggi pomeriggio vieni da me così non stai sola. Ok?

Kayla è sempre molto attenta a ciò che dici. Appunto le avevo detto che sono sempre in casa da sola.

Skip time
Erano un quarto alle nove e andai a casa dì Kayla. Mi apri la porta quel bonazzo... Emm no. Il ragazzo della mia amica.

Lo salutai con un sorriso smagliante << Ciaoooo>> e lui con tono svogliato rispose << Ciao>>

Scusa ma che ho fatto?

Arrivò Kayla che mi salutò con un abbraccio.

Dopo di che disse << Fai come se fossi a casa tua. Io ora devo uscire ma tornerò presto. Ti lascio qui con Dylan. Va bene? >>
<< Certo. >> Risposi con un finto sorriso.

Non avevo. Per niente voglia di stare con quel ragazzo. Mi trattava con una sufficienza odiosa e con un tono di superiorità che non sopportavo.

Dopo qualche minuto Kayla uscì e mi lasciò lì da sola con Dylan.

108//Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora