<<No>>
Disse come risposta al mio "ti amo" lo avevo detto. Lo avevo detto e come risposta avevo ricevuto un "no" secco.
Mi spezzo in due quella semplice parola. Sentivo le gambe tremare la testa girare come un trottola.
Stavo talmente male che non riuscivo a tenere lo sguardo sui suoi occhi.
Mi aveva deluso e io stupida avevo creduto che poteva essere vero. Avevo creduto in una favola che non poteva realizzarsi.
<<N-no? >> Risposi io piena di tristezza avevo le lacrime agli occhi che stavo provando a trattenere.
<<No. >> ripeté lui deciso.
Quella parola ripetuta confermo ancora la negazione di prima. Mi fece svegliare. Riuscii a ritirare le lacrime.
Pian piano la mia tristezza si trasformò in pura rabbia. Così da farmi alzare la voce.
<<NO!? >> urlò adesso quasi da farmi sentire in tutta la villa.
<<Kassie ti prego non->> lo blocca immediatamente.
<<NON COSA, DYLAN?! NON COSA?! Io ti stok dicendo la cosa più importante della mia vita. Io ti amo e la tua risposta è NO!? >> Sbottaj tutto in un secondo.
<<Cosa vuoi che dica Kassie. No. Non puoi amarmi. >> disse abbassando lo sguardo.
<<Che cosa!? Non posso amarti!? Guardami in faccia! >> gli ordinai.
<<Non puoi Kassie. Io non ti merito. Ri farei solo soffrire. Mi dispiace. >>
<<Dylan questa non è una risposta. T-ti prego fa-fammi c-cap-ire. >> balbettai perché ritornò la tristezza a comandare.
<<Kassie ti prego. Io-io... >> provò a dire.
<<Cosa, Dylan! COSA?! >> gli gridai addosso.
<<IO. Io non posso darti la risposta che cerchi. >> urlò all'inizio e poi si girò di spalle.
Ora avevo la conferma che Dylan O'Brien mi aveva corteggiata, scopata, aiutata solamente per gioco.
Non mi amava. Non mi aveva mai amato. Era sempre stato tutto un giochetto.
Come aveva detto Margaret, una delle troiette che si scopa.
<<Kass->> mi prese per un braccio ma io me lo scrolla di dosso.
Iniziai a correre verso la porta che poi aprii e chiusi di scatto.
In sottofondo si potevano udire le grida di Dylan che provava a chiamarmi.
Io iniziai a piangere come una disperata facendo così colare tutto il mascara.
Scesi le scale quasi cadendo intanto potevo sentore i passi di Dylan.
<<Ma dove correte!>> sentii urlare Margaret a me è Dylan.
Io intanto piangevo come una disperata. Presi la maniglia della porta d'ingresso e la spalancati così da farmi uscire.
<<Kassie aspetta! Fammi spiegare! >> urlò lui dietro di me.
Vidi una lamborghini parcheggiata prima dell'enorme cancello della villa.
Aprii la portiera nella speranza che le chiavi erano già inserite.
Fortunatamente era così.
Lasciai Dylan sull'ingresso e i suoi genitori venirli dietro.
Avevo bisogno di andarmene non volevo più pensare a niente.
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108//Dylan O'Brien
FanfictionKassandra Jones è una ragazza che si è appena trasferita a San Francisco. Subito incontra nuove persone e si crea dei nuovi amici. Tra cui un ragazzo. Il suo nome? Dylan O'Brien. Fa presto amicizia con lui e la sua ragazza, Kayla. Cosa succederà all...