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<<Avevo dimenticato solamente il bancomat. >> Tessa andò a prendere su un mobile la carta di credito.

Intanto io e Dylan la guardavamo senza osare fiatare.

Si ri avvicinò alla porta e poi prima di chiuderla definitivamente disse <<Ora ho preso tutto potete andare avanti a scopare. >>

Appena sentii il lucchetto girarsi Guardai Dylan.

<<Che figura di merda! >> mi misi una mano in faccia diventando rossa come un pomodoro.

<<Beh la presa bene dai. >> mi rispose.

<<Eh beh molto rassicurante. >> Risposi io ironica.

<<Dov'eravamo rimasti? Ah si... >>con inuai io.

Lo presi per il collo e lo trascinai vicino a me per baciarlo con foga.

Dopo molti minuti ci stacca mo per riprendere fiato. Potevo sentire le nostre facce rosse e calde per i troppi baci.

Dylan iniziò a leccarmi dappertutto. Mascella, collo, seno, addome, fino ad arrivare sopra le mie intimità ancora coperte dagli slip.

Prima di togliermi le mutande mi prese per le cosce e mi avvicinò ancora di più a lui.

Potevo sentire il suo membro gonfiarsi e spingere sulle mie intimità.

Passò lentamente le sue mani sulle mie cosce fino arrivare al mio linguine.

Spostò leggermente i miei slip così da iniziare a fare dei movimenti circolatori con le dita.

Io iniziai subito ad ansimare e quando mi tolse gli slip pe epoi metterci due dita dentro provavo a soffocare i gemiti morendomi le labbra.

Venii almeno 70 volte prima che lui tolse le dita e se le leccò.

Poi si tolse pantaloni e boxer. Mi prese dalla schiena portandomi da sdraiata a seduta sul tavolo.

<<Ti bagni per poco. >> mi sussurrò all'orecchio roco. Prima che potessi rispondere entrò in me senza pensarci due volte.

Io inarcai la schiena e spalancati occhi e bocca iniziando a gemere.

<<In-infam-e>> sussurrai cercando di riprendere aria.

Lui mi guardò con tono malizioso e iniziò a spingere ancor di più così io dal piacere infinito gli graffiai la schiena procurandogli dei segni rossi ma lui gemette a quel contatto.

<<Ti amo. Fino alla fine della mia vita. >> mi disse guardandomi dritta negli occhi.

<<Ti...amo...anch'io>> feci fatica a rispondere.

Ad un certo punto aggiunse un massaggio sul mio punto debole con due dita.

Con una mano mi strinse il seno mentre con l'altra si reggeva sul tavolo.

Io iniziai ad orgasmare ma mi tappai la bocca subito.

<<Non ci pensare, l'unico che può soffocare i tuoi orgasmo sono io. >>disse serio togliendomi la mano dalla faccia e avvicinando le mie labbra alle sue.

Prese a baciarmi con foga e subito aggiunse la lingua facendo diventare il bacio in un limone appassionato.

Ad un certo punto no riuscii più s trattenermi che urli orgasmando di tutto e di più.

Dylan uscì da me prima che potesse venire e si accasciò sul pavimento.

Io mi alzai dal tavolo per mettermi accanto s lui ma le mie gambe non reggevano perché sentii un dolore lancinante alle mie parti intime.

108//Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora