Capitolo 31: Cambiamenti!

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Ho esattamente quindici minuti di tempo per raggiungere il capolinea degli autobus per prendere al volo la corsa delle dieci per Foggia. 

È la prima volta che il Don mi dà il permesso per muovermi in piena autonomia senza scorta, anche perché Samuel sta lavorando, lui e Teresa sono in attesa di un nuovo arrivo, e io sono abbastanza autosufficiente e capace di muovermi da sola. 

Questa mattina poi, presa da non so quale squilibrio mentale causatomi da questa improvvisa sensazione di autonomia e libertà, ho anche deciso di rinnovare il mio look. 

L'altro giorno Teresa è arrivata con una borsa piena di abiti che la figlia ha deciso di non indossare più. Da premettere che io e la figlia di Teresa abbiamo più o meno la stessa età, io il ventidue agosto compirò diciassette anni, lei li ha già festeggiati il quindici maggio. 

C'era di tutto, praticamente roba nuovissima che lei aveva indossato poche volte e che mamma Teresa aveva preventivamente lavato e stirato con cura e che, con tatto e delicatezza, aveva sottoposto alla mia attenzione temendo che io potessi sentirmi umiliata. 

Sinceramente a me è sembrato invece un pensiero gentile e mi sono divertita con lei a provare le cose che mi piacevano di più, tra cui il jeans e il top che ho deciso d'indossare questa mattina. 

Per la prima volta dopo non so quanto tempo sto indossando un jeans nero aderente e un top corto con le spalline sottili, ovviamente dello stesso colore. Cambiano i vestiti, ma il mio colore preferito resta immutato.

Guardandomi allo specchio quasi non mi riconosco, mi giro e mi rigiro scimmiottando le pose che vedo nei profili Instagram, ho anche io un fondo schiena e questo pantalone lo evidenzia positivamente! 

Spero solo di riuscire a non sentirmi troppo a disagio, si sa, l'abitudine a nascondersi nei propri abiti è dura da superare. Anche questo per me è un modo per evolvermi e lasciare alle spalle le mie esperienze passate. Voglio vivere a pieno la mia età, nonostante le mie difficoltà e le mie insicurezze, o almeno ci voglio provare.

Calzo velocemente gli anfibi neri, quelli non li abbandonerò mai! Al volo prendo lo zaino e praticamente decollo, devo correre, altrimenti addio autobus!

*********

«No, va beh, io davvero non ci posso credere! Ma sei tu Ele, o per il caldo ho le allucinazioni?»

«Cazzo Cami, abbassa la voce o ti strangolo!»

La mia amica mi gira intorno, ammirando il mio nuovo look. Ecco, lo sapevo, con lei non si può mai a passare inosservate, riesce sempre a fare casino e ad attirare l'attenzione del mondo intero!

«Viperi, hai un culo? E che culo... Sai che è la prima volta da quando ti conosco che me ne rendo conto?» Continua con quella voce acuta e squillante che si ritrova.

È una brava ragazza Camilla, simpatica, leale e disponibile, ma ha un tono di voce talmente penetrante che si fa notare ovunque. Esattamente come lei, sempre perfetta, sempre impeccabile, come questa mattina. Anche con un semplice jeans chiaro e una camicetta rosa cipria lei è splendida. 

Siamo comunque agli antipodi: lei in rosa e io in nero; io in anfibi e lei con un paio di sandali dorati tacco dieci che si abbinano a una piccola borsetta dello stesso colore che poco è affine al mio vecchio e usurato zaino nero della Converse; lei bionda, capelli lunghi e lisci perfettamente piastrati, io castana scura, capelli sì lunghi, ma la piastra la mia chioma non sa neanche cosa sia. Lei perfettamente truccata, visino sottile, occhioni azzurri, labbra a cuore, praticamente una bambolina. Io invece decisamente 'acqua e sapone' e colori nettamente più mediterranei dei suoi. 

Eppure dal primo giorno ci siamo piaciute. 

Nonostante sia così diversa esteticamente da me, è stata l'unica in tutta la classe che mi ha ispirato fiducia e simpatia dal primo momento che l'ho vista. Sarà forse per il fatto che quando pensa qualcosa di te, non si nasconde dietro lunghi giri di parole, va diretta al bersaglio, proprio come questa mattina con il mio fondo schiena!

«Piantala di urlare o torno a casa a cambiarmi. Non sai già quanta fatica mi è costata vestirmi così! Lo sai io come sono fatta!» 

Sibilo nella sua direzione con la speranza che capisca e la smetta di sghignazzare. «Piuttosto, parliamo di cose serie: sono usciti i quadri?» 

Spero che cambiare argomento favorisca il ritorno a una situazione di calma. Capisce al volo che è il momento di piantarla. 

Ecco la amo anche per questo, sa dove arriva il suo limite e quando si rende conto che lo sta superando fa retromarcia velocemente.

«Per ora solo le ammissioni. Andiamo a buttare un occhio?» E senza neanche aspettare si avvia sculettando verso la bacheca d'istituto dove sono affissi i quadri. Due passi lunghi e la raggiungo, con quei tacchi non riesce poi a fare tanta strada rispetto a me. 

Mi inchiodo sul posto. 

Entrambi i cugini Maestri sono davanti alla bacheca intenti a guardare. Beh sono contenta che siano vicini e non si vedano lampi e tuoni intorno alle loro figure. Si saranno riappacificati dopo che li ho sfanculati entrambi, della serie: 'Mal comune, mezzo gaudio!'

«Cami, ma dobbiamo proprio avvicinarci?» Dico indicando con lo sguardo i due soggetti davanti a noi. Ma che parlo a fare? Neanche mi sente, ormai è già alle loro spalle. Ma che stronza! Mi avvicino anche io, ma che ansia che ho. Manco dovessi leggere la mia ammissione all'esame di maturità.

Eleonora, chi vuoi prendere per il culo? Lo sai bene che la causa della tua ansia è vestita di nero davanti a te. Ammettilo una volta per tutte. Lo pensi in continuazione... Quindi?

La tentazione di allungare una mano e toccargli la schiena è tanta, forse troppa e quasi non ce la faccio a trattenermi. 

Se solo penso al nostro ultimo incontro ho i brividi: il suo dito che mi accarezza le labbra, quel suo avvicinarsi a me, l'aspettativa di un bacio che poi non è arrivato perché Davide ci ha interrotti, la sensazione forte di non essergli proprio del tutto indifferente. 

Esattamente da quel momento in poi dalla mia testa non è più uscito. E ora rivederlo qui a due passi da me...

Poi lui si gira e il mio cuore fa una capriola!

Rieccomi qui dopo un periodo di sosta abbastanza lunghetto

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Rieccomi qui dopo un periodo di sosta abbastanza lunghetto. Non so come, ma la mia voglia di scrivere in questo periodo sta attraversando fasi altalenanti. Spero di ritrovare l'energia e la voglia di andare avanti di quando ho iniziato!

Comunque in questo nuovo capitolo ci sono due grandi cambiamenti: Eleonora decide di cambiare look e finalmente rivela a se stessa di essere fortemente attratta da Emanuele. Cosa ne pensate? Durerà a lungo la scelta del nuovo modo di vestire o ritornerà sui suoi passi nascondendosi nuovamente in abiti extra large? E cosa ancora più importante, cosa succederà con il bello e dannato Emanuele? E se alla fine la spuntasse su tutti Davide?

Lo scopriremo solo... leggendo.

Grazie a tutti di vero ❤️ per il vostro sostegno.

Stelline e commenti sono sempre molto graditi! ⭐⭐⭐

Vita sbagliata - L'età dell'adolescenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora