ELEONORA
Lo sento respirare affannato nell'incavo del mio collo e d'istinto lo stringo tra le braccia, voglio sentirlo ancora mio. Cerco di riprendere fiato, sento ancora leggere ondate di piacere che pervadono il mio basso ventre e intanto socchiudo gli occhi per assaporare la sensazione di benessere che sto avvertendo. Quello che mi ha fatto provare mi è sembrato totalmente diverso dalle mie precedenti esperienze, che preferisco accantonare in un angolo nascosto della mia memoria. Mi ha fatto sentire unica, desiderata, ammirata e non un giocattolo di piacere tra le sue mani. Ci siamo scambiati emozioni e sensazioni indescrivibili. Mi piacerebbe davvero sapere se anche lui ha provato le mie stesse vibrazioni, ma non ho il coraggio di chiederglielo.
Gli accarezzo piano la schiena leggermente sudata mentre lui si poggia su un gomito e si solleva per guardarmi. Ancora quegli occhi luminosi fissi su di me. Il mio cuore per un attimo perde un battito. È bellissimo con i capelli che ricadono morbidi sul viso, ho una disperata voglia di baciarlo di nuovo.
«Ti hanno mai detto che sei bellissima quando... » Non gli lascio finire la frase perché lo tiro verso di me e lo bacio, ne ho bisogno.
«Quando?» Ho ancora le labbra sulle sue mentre parlo per incitarlo a continuare.
«Quando fai sesso... Scopi... Fotti, insomma quello che abbiamo fatto io e te prima. Tu come lo chiameresti? Forse non sono molto bravo con le parole...» Riaffonda la lingua nella mia bocca.
Le parole sicuro non sono davvero il suo forte, ma i baci che ci scambiamo riescono a cancellare il leggero disappunto che ho provato ascoltando quello che ha detto. Ma poi cosa aspettavo che mi dicesse? Che fosse romantico e usasse parole dolci? Del resto anche io sono come lui e poi ci conosciamo così poco, abbiamo decisamente bruciato le tappe finendo a letto la prima sera che siamo fortunosamente usciti insieme. Siamo passati dal nulla assoluto a desiderarci come pazzi. Niente avvicinamenti vari, niente corteggiamenti, niente messaggini dolci. Ma va bene così, nessuna recriminazione in merito. So solo che per il momento sto bene e voglio che continui a baciarmi.
Si stacca piano da me «Ho bisogno di una doccia, e credo anche tu...» Sorride e fa segno in basso «Mi sento decisamente 'infradiciato'.» Seguo con lo sguardo il suo movimento e mi viene da ridere.
«Che ridi? Mai visto un 'pisello' in libertà?»
«Tu che dici?» E intanto mi muovo per alzarmi e seguirlo. Ha decisamente ragione, anche io necessito immediatamente di una doccia, sono sicuramente molto più 'infradiciata' di lui.
«Dico che sicuramente il mio è il più bello di quelli che hai visto!» Si china verso di me e continuando a ridere mi prende in braccio. «Cazzo ma sei leggerissima!» Mi fa volteggiare un paio di volte e poi mi porta in bagno facendomi atterrare direttamente in un box doccia gigantesco. Se lo paragono a quello che ho nel mio bagnetto in casa famiglia quasi mi metto a piangere, nel mio ci entro a stento, qui oltre a me, ci starebbero comode almeno un altro paio di persone.
Si allunga verso di me e alle mie spalle lo vedo schiacciare dei tasti, subito dal sifone rettangolare e gigantesco che è un bel po' in alto rispetto a me, arriva un getto d'acqua vaporizzato e tiepido. Che meraviglia. Alzo la testa per permettere all'acqua si scivolarmi sul viso e sui capelli.
«Se la vuoi più calda usa le tue bellissime dita su quel tasto rosso alla tua sinistra...» E si ferma, poggiandosi alla porta scorrevole in cristallo trasparente, come se aspettasse qualcosa. Pensavo volesse entrare con me, invece resta fermo a guardarmi con gli occhi che fanno su e giù e un sorrisetto ambiguo su quelle belle labbra rosee e morbide. È sexy in una maniera indecente e lo sguardo che mi sta rivolgendo mi fa sentire quanto ancora sia forte in me lo stato di eccitazione. Sento la mia intimità pulsare.
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Vita sbagliata - L'età dell'adolescenza
Romance*Ci sono vite che nascono segnate. Destini che sembrano essere già tracciati. E per quanto si possa provare a liberarsi dalle pesanti catene che ci tengono intrappolati alle origini, ci si ritrova sempre e inesorabilmente, sopraffatti dal proprio pa...