Capitolo 38: Emanuele

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Fumare erba mi rilassa, e questa sera è proprio quello che voglio fare: rilassarmi. Rollo lentamente un joint e mi distendo sul letto. Se mi vedesse mia mamma mi prenderebbe a calci, sul letto completamente vestito e anche con gli stivaletti ai piedi.

Domani mattina iniziano gli esami di stato, e cazzo se sono nervoso. Sarà un periodo tremendo per me, prima la maturità e poi a settembre l'esame di ammissione al Conservatorio. Tra un evento e l'altro sicuramente mi fermerò qualche giorno per godermi l'estate, un po' di mare è quello che ci vuole. Raggiungerò i miei alla casa al mare, e anche lì dovrò sciropparmi la presenza di mio cugino Davide. Meno male che la nostra villa è più isolata rispetto alla loro, così almeno non me lo troverò sempre tra i piedi. Sì, ci vado d'accordo, ma ultimamente tra noi c'è tensione, da quando nella nostra vita è arrivata 'la piccoletta'.

Aspiro lentamente il joint... Eleonora. Ecco, ora ci vorrebbe lei qui vicino. Distesa con me sul letto a fumare... E non solo. Io e lei abbracciati. No va beh, sto dando di matto. Sarà l'erba a farmi diventare così romantico. Però, romanticismo a parte, la vorrei davvero qui. Sicuramente lei sarebbe capace di distrarmi e mi aiuterebbe ad allentare questa tensione. Se chiudo gli occhi quasi la immagino, riesco a percepire il profumo della sua pelle, come di erba fresca appena tagliata, riesco a vedere le sue labbra. Cazzo cosa le farei se l'avessi ora qui con me! No! Decisamente sto avendo le allucinazioni, sembro un adolescente alla prima cotta. Devo smetterla di fantasticare. Chissà però ora dove sarà? Cosa starà facendo?

Mi alzo, neanche l'erba riesce a farmi stare tranquillo. Spalanco il balcone e mi soffermo ad ammirare la luna. È bellissima alta nel cielo, emana una luce che rischiara questa notte terribilmente lunga per me. Sento vibrare il telefono nella tasca posteriore dei jeans. Spero solo che non sia quella rompicoglioni di Jessica, mi sta tempestando di messaggi. Ci vuole molto a capire che dopo la scopata dell'altro giorno non voglio avere nulla a che fare con lei? Non è il mio tipo e non mi ha trasmesso nulla. A dirla tutta, già dopo l'esperienza avuta nei bagni di scuola avrei dovuto tenerla lontana. Ma l'altra mattina l'ho cercata solo per reazione al fatto che Eleonora fosse andata via con Davide.

Grazie a Dio non è lei! È una notifica di Instagram, qualcuno che seguo ha postato una nuova foto. Ma che cazzo me ne frega. Scorro un po' le ultime pubblicazioni e poi digito nella ricerca Elevip. La piccoletta ha pubblicato una nuova storia, ma come è diventata social la mia Eleonora. Mia? Magari fosse mia davvero, di certo ora non starei qui a fissare il telefono nel dubbio se dare un ulteriore scossa alla mia dignità di maschio guardando la sua storia. Ma sì, che si fotta la mia dignità, sono troppo curioso, devo vedere cos'ha pubblicato. Certo che come foto profilo si è davvero sprecata: le sue iniziali EV dorate su sfondo nero. Avrei preferito una bella fotina di quella sua faccetta da stronza! Sì, stronza, questo è. Un'adorabile stronzetta che mi è entrata nel cervello e non ne esce più. Clicco e la storia si apre: un breve video. Anche lei come me in questo momento sta guardando la luna. Anche lei come me non dorme. E seppellendo ancora una volta il mio ego maschilista con il dito sfioro lo schermo del telefono: le invio la richiesta di seguirla. Piccola Eleonora, cosa cazzo mi stai facendo fare? Come un minchione sono qui che sorrido al telefono. Ma ti conosco, so bene che non accetterai subito. Lancio il telefono sul letto, vado a farmi una bella doccia sperando poi di riuscire a dormire almeno qualche ora. Notte piccoletta!

Vita sbagliata - L'età dell'adolescenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora