Capitolo 77: Sushi, sashimi e notte di San Lorenzo.

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La mia Nefertiti, togliti i vestiti, mama

Finché gridi so i tuoi giochi preferiti, mama... 

Siamo troppo explicit, svegliamo i vicini, mama...

                              (Crazy love - Marracash)

ELEONORA

Mi sveglio di soprassalto rendendomi conto che la luce del giorno ha ormai già invaso la stanza di Lele. Lui e la sua pessima abitudine di non tirare le tende. L'enorme porta finestra che da sulla piscina è praticamente spalancata. 

Oh cazzo, abbiamo dormito così? 

Ah perchè avete dormito?

A fatica cerco di mettere a fuoco i miei pensieri. Che ore sono e soprattutto, perchè sono ancora qui? Dovrei essere già rientrata in casa famiglia da molto tempo. 

Sporadici fotogrammi della serata precedente riaffiorano lentamente alla mia memoria: sushi, vino, fumo, sesso, sesso e ancora sesso. 

Un sorriso ebete si disegna sul mio viso e lentamente mi stiracchio pigra cercando a tentoni  di recuperare il lenzuolo per coprirci. 

Inutile dire che siamo entrambi nudi. 

Ho i muscoli delle gambe totalmente indolenziti e non solo quelli,  ma non riesco a ricordare cosa abbia potuto provocare queste strane sensazioni.  

Lele mugola nel sonno e allunga una mano per attirarmi verso di lui, non vuole lasciarmi andare. Mi cullo ancora per qualche minuto nel suo abbraccio rassicurante. Dormire accanto a lui mi trasmette sempre una sensazione di tranquillità. Il suo calore e l'odore del suo corpo mi fanno seriamente tentennare sulla mia decisione di alzarmi. 

Come sarebbe restare qui e sovvertire tutte le regole a cui sono soggetta? Purtroppo conosco già la risposta...

Sono le sei e se non mi muovo a tornare in casa famiglia saranno guai. Se il don scopre che passo le notti fuori mi uccide e uccide anche Samuel che è il mio complice. 

Molto lentamente mi sciolgo dal suo abbraccio per alzarmi e iniziare a cercare i miei vestiti.

 Dove cazzo li avrò messi? 

Guardo ovunque, ma nella stanza non ci sono. Mi abbasso per guardare sotto al letto, ma riesco solo a procurarmi un capogiro. Dei vestiti, neanche l'ombra!

Inizio a sospettare di essere arrivata qui già nuda e senza scarpe perchè anche gli anfibi sono spariti!

 Ma che ca-volo abbiamo combinato ieri sera? 

Mi risiedo sconsolata sul letto, stringendo la testa tra le mani. Devo a tutti i costi riordinare la confusione che regna nel mio cervello, altrimenti non riuscirò a ritrovare i miei abiti e, senza, difficilmente potrò a tornare a casa.

«Allora hai deciso? Sei sicura che il sushi vada bene? » 

«Ti ho detto che sono convintissima. Non l'ho mai assaggiato, ma ho voglia di provare. Però ognuno paga per se, altrimenti non vengo!» 

Lele alza gli occhi al cielo e sbuffa. «Sei testarda! Ti ripeto per l'ennesima volta che ti porto fuori a cena per festeggiare il mio compleanno, quindi pago io! E non insistere!» 

Provo a ribattere, ma velocemente mi chiude la bocca con la sua e mi bacia. Lo lascio fare, e sopratutto lo lascio nella sua convinzione di essere riuscito, una volta per tutte, a farmi capitolare. Ci rivedremo al momento di pagare il conto. 

Vita sbagliata - L'età dell'adolescenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora