19
Fiori di Chernobyl, Mr Rain.
Il viaggio fu più veloce del previsto visto che dormii tutto il tempo.
Mi accorsi che eravamo arrivati solamente quando Sangio mi riprese in braccio, portandomi su per le scale.
"Non devi" provai, cercando di mettere a fuoco dove fossimo.
Lui mi zittii con un bacio, continuando a salire.
Quando arrivammo di fronte alla porta d'ingresso, frugò nella mia borsa.
Rise quando trovò il mio portachiavi a forma di emoji, inserendo la chiave nella toppa.
"Io scend-" riprovai, non appena entrammo, cercando di svincolarmi dalla sua presa, fallendo miseramente.
Sangio mi fermò baciandomi di nuovo, solo per lasciarmi sul divano, dove si sdraiò accanto a me.
Chiusi gli occhi quando mi abbracciò, immergendomi nel suo profumo.
"Buonanotte" mormorò contro il mio orecchio, lasciandomi dei piccoli baci su tutta la guancia.
Ripercorsi quella giornata, infinita e bellissima.
Tutto quello che stava succedendo era molto
più bello di qualsiasi cosa avessi sognato.
Il tetto.
La barca.
Il Luna Park.
Tutto.Quando d'improvviso sentii una ventata d'aria fredda avvolgermi, aprii gli occhi di scatto.
Mi voltai solo per accorgermi dell'assenza di Sangio.
Confusa, cercai di guardarmi intorno nel buio della stanza.
Niente.
Non c'era.
"Sangio?" provai, forse era in bagno?
Mi alzai lentamente, portando la coperta che avevo addosso con me.
Controllai ogni stanza, tutte vuote.
Possibile che se n'era andato senza salutarmi?
Presi il mio cellulare dalla borsa della cucina, controllando i messaggi.
Forse mi aveva scritto?
Erano le due e mezzo di notte.
E avevo dieci messaggi non letti.
Due erano di Luca che mi chiedevano dove fossi, sei di Chiara e due dal gruppo classe.
Andai sulla chat di Sangio, notando che aveva fatto l'ultimo accesso solo dieci minuti fa.Tutto apposto?
Furono le uniche che parole che mi vennero in mente, onestamente non sapevo che scrivergli.
Mi si fermò il cuore quando vidi la scritta online sotto il suo nome.
Uscii subito dalla chat, non volevo vedesse che avevo subito visualizzato come una disperata.
Decisi di guardare i messaggi di Chiara, cercando di prendere tempo.
Risi quando vidi che mi aveva mandato delle foto, nella metà di loro faceva una faccia buffa sconcertando i ragazzi della band del padre con cui s'era fatta il selfie.
Era pazza, ma l'amavo.
Nell'ultima teneva una chitarra spaccata in mano, con un'espressione colpevole.
Risi ancora più forte, l'aveva rotta lei?Non ci credo!! L'hai rotta te?
Non feci in tempo a inviare il messaggio che mi chiamò.
I suoi occhi verdi mi fecero sentire a casa, riscaldandomi il cuore.
Diamine se mi mancava.
"Amore mio!" urlò, cercando di sovrastare il rumore in sottofondo.
"Amooo! Dove sei?" chiesi, cercando di curiosare dietro di lei.
Chiara arrossii, abbassando lo sguardo.
Voleva solo dire una cosa.
Ragazzi.
Le rivolsi uno sguardo languido, "Elooo!" esclamai.
"Sssh!" spalancò gli occhi, ridendo "Potrei aver conosciuto uno e potrebbe avermi invitato ad una festa a casa sua"
"E allora perché mi chiami scema ?!" scossi la testa, amavo come mi metteva sempre davanti a tutto.
Era una cosa rara e bellissima.
"Perché un uccellino mi ha detto che c'è un ragazzo pure nella tua vita! E io me lo sto perdendo!"
Mi si strinse il cuore di fronte alla sua faccia triste.
Avevamo sempre condiviso ogni cosa da sempre, questo era il periodo più lungo in cui eravamo obbligate a stare separate da quando c'eravamo conosciute.
Ed era difficile.
Molto.
"Poi ti racconto tutto" cercai di cambiare argomento, non avevo voglia di pensare a Sangiovanni.
Non sapevo per quale motivo, ma il fatto che se ne fosse andato senza un messaggio, salutarmi o qualsiasi cosa, mi dava fastidio.
Forse, stavo solo esagerando.
"Come si chiama questo ragazzo?" chiesi, divertendomi nel vederla arrossire.
"In arte Irama, nella realtà Filippo" rise, guardandomi sognante "scrive delle canzoni meravigliose, poi ti mando qualche audio"
Sorrisi, annuendo.
Sentii qualcuno chiamarla da lontano, lei si voltò dicendo qualcosa che non capii dal baccano in sottofondo.
"Amore devo andare, ci si sente, scusami da morire" tornò a guardarmi dispiaciuta.
"Certo" provai ad essere il più credibile possibile, ma nessuna delle due ci credette troppo.
Mi mancava da morire.
E questa cosa mi si poteva leggere benissimo sul viso.
Chiara fece finta di niente, chiudendo la chiamata.
Un senso di vuoto mi riempì, ogni volta era difficile salutarla.
Era un pezzo di me quella ragazza e per quanto fossi felice per lei, volevo troppo averla accanto a me.
Non appena mi guardai intorno, mi rivenne in mente.Sangio.
Andai su Whatsapp, forse mi aveva risposto, d'altronde era andato online.
Niente.
Non aveva nemmeno visualizzato.
Non so perché ma quella cosa mi infastidii.
Te ne vai e non mi saluti.
Ti scrivo, vieni online e non mi rispondi.
Perché?
Una punta di fastidio iniziò a invadermi il corpo, diventando sempre più insistente.
Improvvisamente mi passò anche il sonno, mentre la mia mente si riempiva di paranoie.
Avevamo appena passato un'intera giornata insieme, forse aveva bisogno dei suoi spazzi?
Eppure a me un messaggio avrebbe fatto piacere.
Forse ero troppo appiccicosa.
Respirai profondamente, appoggiando il cellulare sul divano.
Dovevo smetterla.
Ci conoscevamo da meno di una settimana.
Erano successe tante cose, ma non potevo pretendere chissà cosa.
Decisi di farmi una doccia veloce, forse mi avrebbe aiutato a mandare via qualsiasi preoccupazione.
Misi Rosalìa a tutto volume, annullando i miei pensieri.Quando uscii dalla doccia, continuai a canticchiare La noche de anoche, duettando con lei e Bad Bunny.
Mi asciugai velocemente i capelli, immaginando di essere altrove.
Ogni volta, mi immergevo nel mio sogno di trovarmi su un palco di fronte a una distesa di persone a ballare per lei come ballerina del suo corpo di ballo.
Diamine.
Il sogno di una vita.Quando finii, ricontrollai veloce il cellulare.
Niente.
Sbuffai, spegnendolo.
Forse si era addormentato.
Onestamente, non sapevo cosa pensare.
Cercai di convincermi che forse stavo ingigantendo qualcosa che non esisteva, cosa molto probabile visto che lui era la mia prima volta in tutto.
Accesi la televisione, iniziando a guardare "Al passo coi Kardashian" per prendere sonno.
Amavo quello show, la realtà di quelle persone era così diversa dalla mia da catturarmi ogni volta.Finii con l'addormentarmi sul divano, venendo svegliata dal vicino che stava nell'appartamento sotto che iniziò a urlare contro la moglie.
Guardai l'ora, erano le tre e mezzo.
Avevo dormito solo un'ora.
Alzai gli occhi al cielo.
Non era proprio la mia serata.
Non sapendo cosa fare, decisi di mettermi le cuffie alle orecchie, ascoltando a tutto volume Rosalià.
Almeno non avrei potuto sentire né il mio vicino, né qualsiasi mia preoccupazione sulla misteriosa scomparsa di Sangiovanni.
Questa volta però andai a sdraiarmi sul letto, coprendomi con la coperta fino alla fronte.
Non so perché, ma ogni volta che ero triste o infastidita, coprirmi totalmente mi aiutava a stare meglio.
Era come se con quel gesto tutti i problemi rimanessero fuori dalle coperte.
Sospirai, chiudendo gli occhi.
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MALIBU
Fanfictionsiamo sulle giostre salgo io poi sali pure tu mentre guardiamo dall'alto mezzo continente sangiovanni x giulia 18/05/20 - 06/12/20 ❤ #amici20 🕊dedicata a Michele Merlo