75 malibù

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Malibù, Sangiovanni.

Mi fiondai fuori dal portone, prendendo il primo bus che passava.
Avevo bisogno di vederlo.
Mai come in quel momento mi ero sentita così felice da avere quasi la certezza di poter toccare il cielo con un dito.
Corsi in ospedale, non appena arrivai, non fermandomi nemmeno a chiedere indicazioni, ormai sapevo dove dovevo andare e volevo arrivarci il prima possibile.
Salii le scale a due a due, non riuscendo ad aspettare per l'ascensore.
Non considerai nemmeno l'infermiera che provò a fermarmi per capire dove andassi, lasciando che fosse la mamma di Sangio a spiegarle tutto.
Corsi per il corridoio, contando stanza per stanza finché non raggiunsi la sua.
Feci un respiro profondo, ancora incredula.
"Amore" gracchiò non appena entrai, strappandomi il sorriso più grosso di sempre.
Mi si fermò il cuore quando lo vidi, sdraiato sul suo letto, il viso così bello da sembrare di porcellana coi suoi occhi azzurri che mi guardavano felici.

Non riuscì a trattenermi quando corsi accanto a lui, azzerando qualsiasi distanza fra di noi.

Lo baciai prima dolcemente, fallendo miseramente nel trattenere l'urgenza che sentii.
Era come se solo in quel momento avessi ricominciato a respirare, a vivere.
Lui ricambiò, immergendo delicatamente una mano nei miei capelli per stringermi ancora di più a sé.
Quando mi allontanai, appoggiai la mia fronte sulla sua, lasciando che i nostri respiri si mescolassero.
Incrociai il suo sguardo, perdendomi in quell'azzurro che mai mi sarebbe venuto a noia.
"Hey" mormorò, sorridendo timidamente.
"Hey" ripetei, lasciandogli un piccolo bacio all'angolo della bocca.
Rimanemmo per quelle che sembrarono delle ore, solamente a guardarci in quel silenzio ricco di emozioni così forti da mozzarmi il fiato.
"Ti amo" sussurrò infine, appoggiando una mano sulla mia guancia, accarezzandola delicatamente.
Gli sorrisi, sentendo le lacrime rigarmi il volto.
Non riuscivo a trattenere più l'emozione di averlo lì con me, vivo.
Lo abbracciai, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo perdendomi nel suo profumo.
Lui ricambiò, inspirando profondamente.
"Mi sei mancato da morire" riuscii a dire, sentendo la mia voce spezzarsi dal pianto.
"Sssh, é tutto finito" mormorò, accarezzandomi la schiena.
Annuì, allontanandomi quanto bastasse per incrociare di nuovo il suo sguardo.
Non appena vide le mie lacrime, si sciolse in un sorriso.
"Amore mio" mi asciugò le guance col pollice, sistemandomi i capelli dietro le orecchie. "Sei bellissima, lo sai vero?"
Mi lasciai andare ad una risata liberatoria, sentendomi così infinitamente leggera.
Gli strinsi la mano, intrecciando le nostre dita.
"Non posso ancora crederci" mormorai, "Ho pensato che tu..." non riuscii a finire la frase, ripensando a tutto quello che era successo.
Mi vennero i brividi all'idea di come fossi fortunata ad averlo lì con me.
"Ti amo" dissi infine, cogliendo di sorpresa entrambi.
Non glielo avevo mai detto, se non la prima volta che ero venuta a trovarlo.
Era così infinitamente vero che quasi mi spaventava.
L'amore che provavo per lui era immenso, inspiegabile a parole.
Un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto, incuriosendomi.
"Lo so" sussurrò, ottenendo un mio sguardo confuso.
"Lo sai?" provai, "mica mi hai ..?"
Lui annuì debolmente, "quando me l'hai detto la prima volta potevo sentirti, non ero completamente sicuro fosse un sogno perché sembrava così reale... quindi ho pensato me lo stessi dicendo veramente" cercò nei miei occhi una conferma, ottenendo il sorriso più grande che riuscissi a fargli.
"Sei il peggio" mormorai, baciandolo di nuovo sulle labbra con urgenza.
Lui mi strinse a sé, immergendo le sue mani nei miei capelli.
Quando mi allontanai leggermente, lo sentii inspirare profondamente.
"Sei la ragione per cui sono qui Giulia" disse all'improvviso, facendomi spalancare gli occhi.
"Cos-?" incrociai i nostri sguardi, non capendo realmente cosa intendesse.
Lui scosse la testa, iniziando a giocherellare con un ciuffo di capelli.
"Tu sei la ragione per cui sono qui" ripeté, sorridendomi.
"Quando ero di l'idea di lasciarmi andare a quella sensazione di pace infinita mi invogliava così tanto da farmi quasi cedere se non fosse stato per la tua voce" mi indicò la bocca, accarezzandomi delicatamente le labbra "la tua voce mi ha guidato in quel buio facendomi ritrovare la luce per portarmi di nuovo da te" spostò la mano sulla guancia, disegnandoci dei piccoli cerchi col pollice "tu sei la ragione per cui sono qui, per cui ho lottato... ho già sperimentato cosa significhi stare lontano da te, e per me quella è la vera morte, dove niente ha senso o colore"
Rimasi senza fiato di fronte alle sue parole, non sapendo realmente che dire.
"Tu sei la mia ragione di vita" mormorò infine, lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra.
Scossi la testa, incredula, ottenendo un suo sguardo confuso.

Era come se avesse dato una forma con le sue parole a tutto quello che avevo vissuto in quei giorni.

Sapere che anche lui aveva provato le stesse cose mi riempì il cuore di gioia.

"Io sono morta Sangio" dissi infine, sentendo la verità di queste parole travolgermi così forte da farmi male.
Lui corrugò la fronte, "cos-?"
"L'idea che tu potessi non farcela," lo interruppi, incontrando i suoi occhi azzurri "l'idea che tu potessi..." sospirai, sentendo la mia voce spezzarsi al ricordo di quel dolore così forte da mozzarmi il fiato "non farlo mai più.." gli presi il volto fra le mani, sentendo l'urgenza di chiederli l'unica cosa che realmente volevo mi promettesse.

"Non lasciare che niente più ci separi" mormorai, fregandomi di quanto potessi sembrare patetica.

Sangio annuì, "Niente, " sospirò, passando lo sguardo dalle mia labbra fino ai miei occhi, incrociando il mio sguardo. "Niente ci separerà più, qualsiasi cosa dovremmo affrontare.. l'affronteremo insieme"
Rimasi ferma a guardarlo, assorbendo le sue parole.
"Promesso?" chiesi infine, cercando una conferma in quell'azzurro che mi sembrava sempre più bello.
Lui mi sorrise, "Promesso Giulia," mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio "se ho capito una cosa è stata che niente mi separerà più da te," mormorò prima di annullare qualsiasi distanza fra di noi.
Lo baciai con urgenza, sentendomi per la prima volta dopo giorni, felice.
Aveva ragione.
Era impossibile prometterci che non avremmo mai più dovuto affrontare delle sfide, la vita stessa è una sfida, ma per la prima volta ebbi la certezza che tutto quello che aveva detto era vero.
Qualsiasi cosa sarebbe accaduta, niente c'avrebbe più diviso perché avremmo affrontato tutto insieme, io e lui.
Mi allontanai quanto bastasse per incrociare il suo sguardo, scuotendo leggermente la testa.
Sangio mi rivolse un'occhiata confuso, sorridendomi.
Alzai le spalle, gustandomi quella sensazione di emozione, eccitazione che provi ogni volta che incomincia un nuovo capitolo della tua vita, solo che questa volta avevo la certezza che sarebbe stato il più bello di tutti.
"Comunque, devo dire che la tua canzone.." presi dalle mie tasche il cellulare, mostrandogli l'audio che avevo ascoltato, ottenendo un suo sguardo sorpreso.
"Malibù.. non mi dispiace affatto, sai?"

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a/n

SORPRESA!

visto l'amore che avete dato all'aggiornamento di stamani, ho deciso di pubblicare subito la fine - spero non vi dispiaccia ma soprattutto spero davvero vi piaccia, ho un po' di ansietta a riguardo ahahahaha 😅♥️

domani ci sarà una piccola sorpresa per tutti voi 🙈

se vi è piaciuto l'ultimo capitolo lasciate una ⭐️ e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti 😍

non ho parole se non un'immensa gratitudine 🥰

grazie di cuore a tutti, a domani 🤭

love you all 💘💘💘


MALIBUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora