Epilogo.
Titoli di coda, Peter White.
Settembre, un anno dopo.
Mi svegliai, sorridendo alla luce del sole che entrando dalla finestra illuminava tutta la mia camera.
Un delizioso profumo di croissant appena sfornati fece brontolare il mio stomaco dalla fame, dandomi quella forza necessaria per alzarmi dal letto.
Lanciai un'occhiata al calendario, troppo contenta di leggere che finalmente il giorno era arrivato.
Dopo un mese e mezzo avrei rivisto Sangio, e sinceramente non vedevo l'ora.
Abitando in due città diverse, eravamo stati obbligati a sentirci con delle videochiamate, vedendoci dal vivo sporadicamente e per poco.
Eppure stavolta lui sarebbe rimasto da me finché non avrebbe trovato una sua sistemazione, per dedicarsi alla sua carriera da cantante a Roma.
Sorrisi all'idea di averlo per me, mi sembrava il Paradiso.
"E che sorrisone" la voce di mio padre mi fece arrossire non appena giunsi in cucina, strappandomi una risata.
"Tieni, vi ho fatto dei croissant... lui dovrebbe arrivare fra poco?" chiese, porgendomi la teglia dalla quale presi il croissant ripieno di Nutella.
Guardai l'orologio spalancando gli occhi.
Cazzo.
Doveva arrivare tra qualche minuto e ancora ero in pigiama.
Corsi in camera a vestirmi, con in sottofondo la risata divertita di mio padre.
Mi misi una maglietta e un paio di pantaloncini, quell'estate era stata la più calda degli ultimi anni e si sentiva.
Era settembre eppure sembrava luglio.
Raccolsi i capelli in una coda, sobbalzando al suono del campanello.
Il mio cuore fece una capriola quando sentii la porta aprirsi e la sua voce riempire il silenzio che c'era in casa.
Senza dargli tempo di salutare mio padre, corsi all'ingresso, abbracciandolo di scatto.
La sua risata mi riscaldò il cuore, facendo esplodere un tripudio di farfalle nel mio stomaco, come al solito.
Per quanto fosse passato un anno di relazione a distanza, l'effetto che mi faceva era rimasto lo stesso.
"Amore mio" mormorò strofinando il naso contro il mio collo.
"Hey" mi allontanai quanto bastasse per incontrare i suoi occhi azzurri.
Diamine quanto erano belli.
"Sentite piccioncini vi ho preso questi" ci voltammo contemporaneamente verso mio padre, sorridendo quando ci indicò i croissant che aveva preso per noi "e me ne vado a lavoro, non fate porcherie e nel caso pulite"
Sangio mi strinse a sé ridendo alla faccia buffa di mio padre, che uscì di casa dandomi un fugace bacio sulla fronte.
Lo salutai velocemente, tornando a focalizzare tutta la mia attenzione sul mio ragazzo non appena chiuse la porta.
"Hey" Sangio mi risalutò azzerando la distanza fra di noi, senza darmi tempo di salutarlo a mia volta.
Mi baciò prima dolcemente e poi sempre con più urgenza, facendo scivolare le sue mani su tutta la mia schiena, come se la stesse esplorando di nuovo per la prima volta.
Immersi le mie mani nei suoi ricci, tirandoli leggermente, facendolo gemere sulle mie labbra.
Quanto mi era mancato.
Risi quando si allontanò, non appena mi accorsi che entrambi avevamo il fiatone.
"Buon anniversario" mormorò, lasciandomi un piccolo bacio sulla punta del naso.
"Buon anniversario" ripetei, appoggiando la mia fronte sulla sua.
Mi strinsi a lui, immergendomi completamente nel suo profumo.
"Voglio portarti in un posto," mormorò cogliendomi di sorpresa, "nel posto"
Mi lasciai guidare quando mi prese per mano, conducendomi giù per le scale fino al suo motorino.
Dormendo sempre a casa mia, ogni volta che tornava, l'aveva lasciato sotto casa, così che potessimo girare liberamente quando veniva.
Mi strinsi a lui, lasciando che il vento ci avvolgesse mentre percorrevamo quelle strade affollate.
Era ricominciata la scuola, e Roma era tornata inagibile.
Da un lato mi faceva strano averla finita, ma dall'altro il senso di libertà era incredibile.
Soprattutto, quando alla maturità presi di più sia di Carlotta che di Benedetta.
Sangio mi aveva portato a cena fuori, regalandomi una collana con la scritta "AMORE" dalla quale non mi separavo mai.
Lui per me era la rappresentazione di Amore, mai avevo provato tutto questo per qualcuno, e mai l'avrei provato.
Lo guardai confusa quando scendemmo di fronte al liceo.
Lui mi prese il casco, sorridendomi.
"Non ci sei ancora arrivata?" chiese curiosamente, sistemando tutto nel bauletto prima di prendermi per mano.
Fu solo quando non mi portò di fronte al portone, conducendomi a destra di questo che capii: le scale anti incendio.
Mi stava portando dove c'eravamo conosciuti la prima volta, dove tutto era iniziato.
"Come sei romantico" lo presi in giro, abbracciandolo.
Lui sorrise, arrossendo imbarazzato, facendomi segno di sedermi dove volessi.
Risi di fronte ala sua reazione, appoggiandomi contro la ringhiera.
Lui si sistemò di fronte a me, incrociando le nostre gambe.
"Sei ancora più bella" mormorò d'un tratto, facendomi arrossire.
"Come sei scemo" commentai, scuotendo la testa.
Lui si finse offeso, facendomi ridere.
"Ho una notizia da darti" annunciò all'improvviso, cogliendomi di sorpresa.
"Cosa?" chiesi, prendendo una sua mano fra le mie.
"Sono stato preso ad Amici, partiremo insieme!" esclamò, facendo esplodere un tripudio di farfalle nel mio stomaco.
Solo qualche settimana prima avevo scoperto che ero stata presa nel programma che da sempre era stato un mio sogno nel cassetto, e ora venivo a scoprire che con me sarebbe venuto il mio ragazzo?
Saltai in piedi dalla gioia, trascinandolo in un abbraccio.
"Non ci credo!" urlai, stringendolo a me.
Lo sentii ridere, quando provò ad allontanarsi per incrociare i nostri sguardi.
"Sono così felice di condividere tutto questo con te" disse, lasciandomi un bacio sulla punta del naso.
Annuì, non sapendo cosa dire dalla felicità.
"Ma... oggi è il nostro anniversario giusto?" lo guardai incuriosita, annuendo di nuovo.
Sangio si limitò a sorridermi, tirando fuori dalla tasca dei jeans una piccola scatola.
"Buon anniversario" mormorò, baciandomi dolcemente, prima di porgermi il mio regalo.
Non appena lo presi, mi sentii infinitamente in colpa per non avergli preso niente.
Ma d'altronde c'eravamo promessi di regalarci una giornata solamente per noi due.
"Ma io non ti ho fatto niente!" piangnucolai, facendolo ridere.
"Si invece," mi baciò con urgenza, lasciandomi senza fiato "questo è il regalo più bello che tu potrai mai farmi, insieme a..." mi fece il solletico, facendomi ridere "questo, amo il suono della tua risata"
Arrossii, meravigliandomi di come la cosa per la quale ero stata presa in giro anni, si rivelava essere una delle caratteristiche che più gli piacevano.
"Ora apri" mi incitò, dandomi dei pizzicotti sui fianchi.
Annuì, non vedendo l'ora di sapere cosa contenesse.
Spalancai gli occhi non appena vidi un braccialetto dal quale pendevano alcuni ciondoli.
Lo presi in mano incantata, c'era una piccola G, un albero, una ruota panoramica, un cuore bianco ed una barca.
"Ecco" Sangio prese il bracciale dalle mie mani, mostrandomi il primo ciondolo: la barca.
"Questo rappresenta il nostro primo bacio" mi sorrise, arrossendo leggermente.
"Bellissimo" mormorai, ricordandomi di come di quel giorno avessi temuto di sentire il mio cuore scoppiare da quanto batteva velocemente.
"Questo" prese la ruota panoramica fra le dita "è per quando siamo andati al Luna Park, lì ho capito che ero fregato" risi, scompigliandogli i ricci.
"L'albero" arrossii al pensiero di cosa potesse significare, ottenendo un suo sorriso malizioso come conferma "al giardino, la prima volta che abbiamo fatto l'amore"
Annuì, uno dei giorni più belli della mia vita.
"La G per il tatuaggio" appoggiò il ciondolo sul mio polso, mostrandomi quanto si assimigliassero.
"È bellissimo Sangio" mormorai, non riuscendo a trovare le parole per descrivere quanto stessi amando questo braccialetto.
Lui si limitò a continuare a sorridermi, prendendo fra le dita l'ultimo ciondolo, il cuore bianco.
"Il bianco è il colore più puro di tutto l'arcobaleno, è quello che raccoglie in sé le sfumature di tutti gli altri e..." sospirò, tornando a incrociare i nostri sguardi "tu per me sei questo, sei la persona più pura che abbia mai conosciuto, tu racchiudi tutte le sfumature dell'amore..." appoggiò una mano sulla mia guancia, accarezzandola delicatamente
"Sei l'amore più grande che potrò mai provare per qualcuno"FINE.
.
.
.
.
.
a/n
a domani con l'ultima sorpresa 💘
STAI LEGGENDO
MALIBU
Fanfictionsiamo sulle giostre salgo io poi sali pure tu mentre guardiamo dall'alto mezzo continente sangiovanni x giulia 18/05/20 - 06/12/20 ❤ #amici20 🕊dedicata a Michele Merlo