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Catene, Coez.

Sorrisi quando entrai nel suo appartamento.
L'ingresso coincideva con la sala da pranzo e il salotto in un unico grande spazio.
Le pareti erano tappezzate di foto, tutte rigorosamente in bianco e nero, così come la mobilia.
L'unica cosa colorata proveniva dalla cucina, ed era il frigo rosso.
Lo guardai sorpresa, per quanto non mi fossi mai immaginata casa sua, non avrei mai pensato potesse essere così bicromatica.
Deddy rise imbarazzato, appoggiando il cappotto sul divano di pelle bianco.
"Beh, si .. dovrei aggiungere qualche colore in più, ma tutto sommato mi piace" si scompigliò i capelli, guardandosi intorno.
Lo seguii con lo sguardo annuendo, " a me piace," commentai, notando solo in quel momento come le foto non erano astratte, ma momenti della sua vita.
Sorrisi quando mi riconobbi in un paio di queste.
"Hey! Ma questa sono io!" indicai una foto dove eravamo ritratti io e Luca accanto alla statua di Hot Dog gigante.
"Sì, era alla fiera del fast food.. quando Luca poi si è sentito male" ricordò, facendomi ridere.
Quel giorno, aveva partecipato alla gara di chi mangiava più Hot Dog in dieci minuti, inutile ricordare come alla fine vomitò tutto.
Guardai la seconda foto, un po' più giù, arrossendo leggermente.
Era una foto che ritraeva me e Deddy abbracciati, era il mio primo giorno di medie e stavo morendo dall'ansia.
Lui e Luca mi avevano accompagnato sia all'ingresso che all'uscita, confortandomi quando scoprirono che nessuno si era voluto sedere accanto a me per via dei miei denti.
"Sono stati dei cretini" commentò, leggendo tacitamente i miei pensieri.
Annuì, passando lo sguardo alla foto accanto che lo ritraeva con una canna da pesca su una barca.
Barca.
Il ricordo di quella giornata con Sangio mi travolse, mozzandomi il fiato.
D'un tratto, rividi la ragazza dal vestito rosso baciargli il collo e un nodo alla gola mi strinse lo stomaco.
Sentii Deddy accarezzarmi la schiena, "Vieni, ti cucino qualcosa che non hai mangiato niente" disse, facendomi cenno di seguirlo.
Annuì, non sapendo cosa dire.
Era come se l'immagine di Sangio avvinghiato ad un'altra ragazza mi avesse privato di qualsiasi forza per parlare o pensare.
Lo seguii in cucina, sedendomi su una delle sedie bianche.
"Perché non mettiamo un po di musica?" propose, quando tirò fuori un pacco di spaghetti dalla credenza.
Provai a sorridere come risposta, riuscendo solo a fare una lieve smorfia di assenso.
Lui annuì, "Allora io direiii..." prese il cellulare, iniziando a cercare su Spotify qualche canzone.
"Visto che ti voglio bene.. direi Rosalìa" annunciò quando la voce della mia cantate preferita risuonò dalle casse del soggiorno, riempiendo l'appartamento.

Ese cristalito roto yo sentí cómo crujía
Antes de caerse al suelo ya sabía que se rompía
Está parpadeando la luz del descansillo
Una voz en la escalera, alguien cruzando el pasillo

Inizia a canticchiarla con lei, cercando in tutti i modi di togliermi l'immagine della ragazza dalla testa.
Odiavo provare quello che provavo per lui, sapendo che forse Sangio mi aveva solamente mentito.
Forse voleva solamente portarmi a letto.
Il pensiero che fosse questa la realtà, mi chiuse lo stomaco, facendomi passare la voglia di mangiare.
Non poteva essere solo quello.
Non poteva aver fatto tutto quello che aveva fatto solo per portarmi a letto.
Mi coprii il volto con le mani, cercando di auto convincermi che non fosse così.
"Giulia" sentii la voce di Deddy in lontananza, come se provenisse da un'altra stanza.
"Giulia" ripeté, "lo so che è difficile pensarci, ma non merita" sentii le sue mani appoggiarsi sulle mie, mentre delicatamente mi scopriva il volto rivelando i miei occhi rossi dal pianto.
Il suo sguardo si addolcì, "Meriti molto di più" mormorò, "non un ragazzo che ti lascia senza spiegazioni e che ritrovi ad una festa così"
Annuì lentamente, provando a convincermi che quello che stava dicendo era la realtà.
Ma non era così facile.
"Vieni qui," si sistemò sulla sedia accanto alla mia, facendomi cenno di sedermi sulle sue gambe.
Obedii tacitamente, lasciando che mi avvolgesse in un abbraccio.
Nascosi il viso nell'incavo del suo collo, iniziando a piangere.
Sentii la sua mano accarezzarmi delicatamente la schiena, mentre mi lasciava sfogare in quel pianto liberatorio.
"Ssssh" sussurrò, lasciandomi un bacio sui capelli.
"È che..." gracchiai, tornando a guardarlo negli occhi. "Non me l'aspettavo"
Abbassai lo sguardo sulle mie mani, non sapendo che altro dire.
Lo sentii annuire, sospirando pesantemente.
"Lo so Giù, nemmeno io mi aspettavo una cosa dal genere... soprattutto da lui" mormorò, senza smettere di accarezzarmi la schiena distrattamente.
Mi concentrai su quel tocco, provando a distogliere la mia mente da qualsiasi altro pensiero.
Non aveva senso pensarci.
Lui era libero fare ciò che voleva, non stavamo
più insieme alla fine.
Mi asciugai gli occhi, tornando a guardare Deddy che provò a sorridermi, incerto.
"Grazie" dissi infine, ricambiando il suo sorriso.
Lui scosse la testa, "Non devi, sei la sorella che non ho mai avuto, ci sarò sempre per te, lo sai" mi strinse in un abbraccio.
Le sue parole mi riscaldarono il cuore, dandomi quella sensazione di protezione di cui avevo bisogno.
"Anche tu" mormorai contro la sua pelle, facendolo ridere.
"Lo sai che così mi fai il solletico" disse, facendomelo a sua volta.
Inizia a ridere più forte e d'un tratto mi dimenticai completamente di Sangiovanni, della ragazza dal vestito rosso e di qualsiasi altra cosa.
Non appena qualcuno suonò il campanello, Deddy si allontanò guardando sorpreso la porta.
"Chi è?" chiesi, alzandomi per farlo passare.
Lui alzò le spalle, lanciando un'occhiata all'orologio: erano le tre di notte.
Guardai confusa il citofono, quando la voce di Luca risuonò.
"Deddy sono Luca, apri" Deddy aprii la porta, lasciando che il rumore di mio cugino che saliva le scale risuonasse in tutto l'appartamento.
"Hey! Dov'è mia cugina?" chiese non appena arrivò, guardandosi intorno finché non mi vide, sciogliendosi in un sorriso.
"Giù!" mi corse incontro, stringendomi in un abbraccio che mi mozzò il fiato.
"Luca" mormorai contro la sua pelle, rilassandomi contro il suo tocco familiare.
"GLI SPAGHETTI! " l'urlo di Deddy ci fece allontanare, rubandomi una risata sincera.
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a/n
Vi giuro non ho parole per tutto l'affetto che ho ricevuto in questi giorni! 🥺
Grazie mille di tutto, non so davvero che dire! 💘
Spero vivamente che vi continui a piacere, soprattutto in vista di questi ultimi capitoli, essendo quasi alla fine 😩
Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate una ⭐️ se vi è piaciuto questo aggiornamento 🎡
Inoltre, giovedì sera pubblicherò una sorpresina ✨✨✨
Spero ne sarete entusiasti tanto quanto lo sono io 🙈
Love you as always
💘💘💘💘💘

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