ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ Qᴜᴀʀᴀɴᴛᴀꜱᴇɪ - ʟᴀ ᴘᴏᴇꜱɪᴀ ᴅɪ ɢᴇɴᴢᴏ

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<< Finita! >> gridò Ken, appena terminò di comporre la sua poesia.

<< Tu amore gattino su cosa l'hai scritta? Su di me? >> domandò Isako, addolcita, seduta sul materasso nella loro cabina, stringendo la propria opera tra le mani.

<< No! È un'ode al calcio! >> Ken andava molto fiero di sé.

<< ...Ma- >> le parole di Isako vennero interrotte dal brusio di Ken, il ragazzo aveva iniziato a spiegarle con fervore quanto amasse l'argomento, senza lasciarla parlare.

<< La mia si chiama "Kennuccio Amorino Mio" >> replicò alla fine Isako, quando finalmente Ken si zittì.

<< E di cosa parla? >> domandò il ragazzo.

<< Di cucina >> sbuffò Isako, roteando gli occhi, con sarcasmo.

Nel mentre anche Kojiro, in camera sua, stava lavorando alla sua poesia, mordicchiando la punta della penna, fin quando Genzo non entrò nella sua cabina.

<< Ehi sei venuto a farmi compagnia? >> domandò Kojiro.

<< Sì, a che punto sei con il lavoro? >> chiese il portiere.

<< Maluccio... Non mi viene nulla >> ammise Kojiro.

<< Vuoi un consiglio? >> domandò Genzo.

<< Ma sì dai >> commentò il numero nove.

<< Apri il tuo cuore, parla senza filtri, tanto le poesie non le leggerà nessuno se non il capitano >> spiegò Genzo.

<< Tu hai parlato senza filtri nella tua? >> chiese Kojiro.

<< Sì... È molto personale e intima, parla di tutto quello che provo quando resto da solo, a luci spente, nel buio della mia camera e i dubbi mi assillano >> spiegò piano Genzo.

<< Deve essere molto personale >> commentò il centravanti.

<< Morirei se qualcuno la leggesse, eheh~ >> Genzo annuì tra sé e sé, nervosamente.

<< Beh, io non ho ancora iniziato la mia e la scadenza si avvicina... >> replicò Kojiro.

<< Vieni a mangiare qualcosa con me in cucina, ti verrà un'idea! >> propose il portiere.

<< Sai che non posso alzarmi >> gli fece notare Kojiro, con un sospiro.

<< Ti prendo qualcosa? >> domandò allora Genzo.

<< Sì grazie... Ah Genzo >> lo chiamò Kojiro.

<< Uh? >> il ragazzo si voltò verso di lui prima di uscire dalla cabina.

<< Qualcosa di commestibile >> sbuffò piano Kojiro.

<< Eheh~ non prometto nulla~ >> Genzo uscì dalla cabina ridacchiando.

<< Ok... Ora a noi due, poesia! >> sbuffò Kojiro.

Alle cinque, come promesso, tutte le poesie vennero consegnate e il capitano Smith le prese in mano.

<< Mh... Bravi ragazzi >> mormorò l'uomo.

<< Grazie >> esclamò Maki, sicura di sé.

<< Grazie Capitano >> si unì Isako.

<< Modestamente~ >> rise Ken.

<< Ora che le ho lette tutte ne leggerò ad alta voce una in particolare... >> spiegò il capitano Smith, con un sospiro.

Line Without A Hook - HyugabayashiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora