ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴄɪɴQᴜᴀɴᴛᴜɴᴏ - ᴜɴ ᴠᴇᴄᴄʜɪᴏ ᴀᴍɪᴄᴏ ᴇ ᴅᴇʟʟᴇ ᴠᴇᴄᴄʜɪᴇ ᴍɪɴᴀᴄᴄᴇ

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<< Genzo io devo tornare in ospedale adesso, mi ricoverano anche domani perché la gamba non smette di bruciare... Il dottore ha detto che se non sto a letto non guarirò mai >> ammise Kojiro, dispiaciuto.

Erano due ore che i ragazzi stavano seduti su Vero Amore, bagnati dal sole, a chiacchierare e canticchiare con la chitarra nuova di Genzo.

<< Va bene, andiamo Tigrotto, mi prendo cura di te e parliamo un altro po' >> commentò Genzo.

<< Va bene >> sbuffò Kojiro.

Genzo aiutò Kojiro a rialzarsi e a prendere le stampelle.

Lentamente lo accompagnò in ospedale, rientrando nella sua stanza.

<< Genzo io sono sporco per mettermi a letto, mi aiuti a fare un bagno? >> chiese Kojiro.

<< Certo, comincia a svestirti, intanto io arrivo >> spiegò Genzo.

Kojiro entrò in bagno, sfilandosi la maglietta e i pantaloncini corti, prima di togliersi i boxer e iniziare a riempire la vasca presente in bagno.

In quel momento anche Genzo entrò in bagno.

<< Kojiro mettiti nella vasca, adesso ti aiuto a lavarti e a toglierti lo sporco di dosso >> rise piano Genzo, beffardo.

Kojiro sbuffò infilandosi nella vasca e Genzo avvampò leggermente.

<< Kojiro volevo chiederti una cosa >> ammise piano Genzo.

<< Cosa? >> domandò il centravanti.

<< Quando ti dimetteranno vuoi stare un po' a casa mia con Ken, Isako e Takeshi? Lo dico perché forse verrà anche Eiji >> ammise Genzo, distogliendo lo sguardo.

<< Sì, mi piacerebbe, ma chi è Eiji? >> chiese Kojiro.

<< Eiji è- uno dei miei fratelli maggiori... >> mormorò piano Genzo, abbassando lo sguardo.

<< Sono due, no? L'altro non c'è? >> chiese Kojiro, confuso.

A quelle parole Genzo abbassò lo sguardo, serrando le labbra.

Kojiro notò le sue mani stringersi in pugni, rendendo le nocche bianche come il latte.

<< N-no... Shuichi non verrà. Shuichi non verrà mai più >> sibilò piano Genzo, senza alzare lo sguardo.

<< Ho detto qualcosa di sbagliato? >> domandò Kojiro, esitante tentando di prese una delle mani di Genzo tra le sue.

Il ragazzo si ritrasse, con un sussulto e Kojiro ne fu confuso.

<< Mi passi la spugna che ti insapono la schiena? >> domandò Genzo, cambiando discorso immediatamente.

Kojiro fece come gli diceva.

Il portiere riempì la spugna di bagnoschiuma, strofinando con eccessiva rabbia la schiena di Kojiro, che invece si insaponò i capelli nel mentre.

<< Grazie Genzo, di solito non riesco mai a lavarmi la schiena da solo >> ammise Kojiro, tentando di far tornare il sorriso al ragazzo.

Fino a quella mattina andava tutto bene.

Genzo nemmeno rispose, per tutta risposta Kojiro si sciacquò e si avvolse un asciugamano alla vita, prima di vestirsi.
<< Sono pronto Genzo, potresti aiutarmi ad andare a letto? >> chiese Kojiro.

Genzo l'aiutò a tornare nella stanza principale, senza gioia, facendolo sdraiare sul letto con delicatezza.

<< Ehi Gen, ridiamo un po', perché non parliamo della volta in cui hai rubato il telefono al bambino? >> rise divertito Kojiro.

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