<< Resto a mangiare? >> domandò Genzo a Kojiro, tenendo fermo John con il guinzaglio, lungo la strada di ritorno per la casa degli Hyuga.
Kojiro gli stava a fianco, appoggiato alle stampelle per non cadere in quella loro passeggiata.
<< Penso che mia madre non abbia nulla in contrario, glielo chiederò >> commentò il ragazzo, guardando Genzo negli occhi.
Genzo e Kojiro si incamminarono verso casa di quest'ultimo, quando il telefono di Genzo squillò, mentre gli arrivava una chiamata dalla cugina.
<< Cosa c'è Isako? >> domandò confuso Genzo, rispondendo.
<< Genzo, la zia era tornata a trovarci oggi e si è fatta male ad una gamba cadendo dalle scale, adesso siamo in ospedale. Devi correre qua! >> gridò la voce trillante della bella cugina.
<< Ma sono con Kojiro e John >> si lamentò Genzo.
<< Corri lo stesso >> gridò lei, obbligandolo ad abbassare il volume della chiamata per non perdere l'udito.
<< Va bene, arrivo >> sbuffò Genzo, serrando le labbra e chiudendo la chiamata.
<< Scusa Kojiro, ma devo andare allo ospedale. Quella sbadata di mia madre forse si è rotta una gamba >> sbuffò Genzo, scuotendo la testa.
<< Vai pure, lo capisco >> commentò Kojiro, serrando le labbra.
<< Va bene, passo a casa a lasciare John e ci vediamo dopo >> replicò Genzo, imbarazzato, prima di scuotere la testa e incamminarsi di corsa nella direzione opposta.
Kojiro lo fissò allontanarsi, come ipnotizzato dai suoi movimenti, prima di riscuotersi e biascicate un "ciao" quando ormai Genzo era troppo lontano per sentirlo.
Kojiro tornò a casa lentamente, con le stampelle, ringraziando che quel giorno non ci fosse scuola.
Quando vi entrò tutti quanti stavano già facendo colazione.
<< Ciao >> mormorò piano Kojiro.
La madre, la quale sapeva che era uscito grazie a Wakashimatsu, lo guardò leggermente male per aver preso e lasciato tutto quanto per correre con Genzo dietro ad un cane.
<< Cosa mangiate voi di solito a colazione? >> domandò Ken, guardando il tavolo dove avrebbero mangiato.
Kojiro si sedette sulla sedia accanto a lui.
<< Io a volte bevo il the o il succo che prepara mia mamma, poi dipende quello che c'è... Non mi dispiacciono nemmeno i biscotti e a volte il pane. Tu invece cosa mangi a colazione? >> chiese il ragazzo.
<< Io mangio latte e cereali, a volte fette biscottate con la marmellata >> spiegò divertito Wakashimatsu.
<< Io purtroppo non posso bere il latte, sono intollerante >> replicò Kojiro, sbuffando leggermente.
<< Sì, questo lo sapevo. Al ritiro di due anni fa sei stato male perché il mister ha obbligato tutta la squadra a bere latte a colazione >> ammise Wakashimatsu, ricordando quella giornata.
Kojiro annuì, con un sonoro sbuffo, bevendo il the anche se non ne aveva molta voglia.
<< Non mi hai ancora detto cosa voleva Genzo >> replicò Wakashimatsu.
<< Solo una passeggiata >> mormorò Kojiro.
<< Mi dispiace che lui non mi inviti mai... >> replicò Ken, sospirando e distogliendo leggermente lo sguardo.
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Line Without A Hook - Hyugabayashi
Hayran KurguKojiro Hyuga è un ragazzo tranquillo di sedici anni, molto legato alla sua famiglia tanto quanto egoista nel suo intimo, le cose però si complicano quando si rende conto che sta crescendo e sta cambiando ed è spaventato da quello che potrebbe divent...