6.

4.9K 100 17
                                    

Esco dall'aula e cammino lungo il corridoio finché non sento qualcuno richiamarmi e mi giro.

"Ehi Scarlett", è Zabini.
"Dimmi Blaise", "Mi dispiace che sei finita in punizione, in fondo è anche colpa mia. Ci tengo comunque a ringraziarti", gli sorrid.

"Tranquillo, l'importante è che tu stia meglio. Da quanto ti piace?", domando. "C-cosa? Chi?", è troppo agitato per essere credibile.
"Sai perfettamente a chi mi riferisco", dico ovvia, "Non ho idea di cosa tu stia parlando", aggrotto le sopracciglia e si arrende sbuffando.
"Dal secondo anno, ma come hai potuto notare preferisce Draco", ammette sconsolato.
"Almeno lui sa cosa provi?", "No", "Perché? Siete migliori amici, penso che capirebbe e lascerebbe stare Pansy", "Effettivamente non credo che lui senta nei suoi confronti un sentimento che va oltre l'amicizia, la usa solo per divertimento", fa spallucce. "Esatto, quindi sbrigati a parlargli", gli do una pacca sul braccio per incitarlo, "Subito. Grazie ancora per prima e per il consiglio", "Di nulla, puoi venirmi a cercare ogni volta che ne hai bisogno", sorride, mi da un bacio sulla guancia e corre via.

"Così Zabini, eh?", sento una voce alle mie spalle e alzo gli occhi al cielo.

"No Mattheo, sai, l'amicizia tra maschio e femmina esiste, non è colpa mia se tu nemmeno conosci il significato di questo termine", dico girandomi.
"Pff, come se io non avessi amici", scuoto la testa.
"Per questi tuoi amici ti sacrificheresti? Gli confidi tutto? Oppure sono persone, più che altro ragazze, che ti sei portato a letto e con cui sei rimasto in buoni rapporti perché sono brave?", serra la mascella e lo guardo negli occhi. "Quella che avevamo noi una volta si poteva chiamare amicizia. E non ti nascondo che un tempo, magari, avrei azzardato a soprannominarla in un altro modo", sospiro.
"Che cosa intendi?", domanda, "Sai perfettamente a cosa mi riferisco, non fare il finto tonto", lo noto deglutire a fatica per poi scuotere il viso e stamparsi il suo solito ghigno.
"In effetti sì, so a cosa ti riferisci. Ma non hai mai riflettuto sul fatto che quel determinato sentimento fosse presente solo da parte tua?", apro la bocca scioccata, sentendo un fastidio al petto ormai conosciuto.
"Credi veramente che io abbia mai provato un amore per te che andasse oltre quello fraterno? Mi dispiace distruggere i castelli che ti sei fatta, ma non sei l'unica ragazza che ho conosciuto".

Sono veramente indecisa se tirargli un calcio nelle palle o uno schiaffo in questo momento, ma preferisco riservarlo per un'altra volta.

"Sai che ti dico? Io almeno non ho paura ad ammettere che ho provato qualcosa per te in passato. Qualcosa di vero, che andasse oltre l'aspetto fisico. Invece tu? Sei rimasto quel bambino indifeso che non riusciva ad esprimere ciò che pensava veramente, troppo impaurito dalle conseguenze".

I suoi occhi si fanno di una tonalità più scura, dettata non solo dalla rabbia, ma anche dalla sofferenza nel sentire queste parole, però soprattutto nei ricordi.

"Non ti rischiare a parlarmi così. Il fatto che l'altra sera abbia allontanato mio fratello da te non significa che io riesca a trattenermi di fronte a certe offese", si avvicina minacciosamente.
"Se pensi che le tue parole possano farmi paura ti sbagli. Inoltre, io non ho di certo bisogno di essere 'salvata' da te. Ho imparato a difendermi da sola negli anni'', scuote la testa.

"Sotto sotto sei sempre la solita. Ostinata a voler fare tutto da sè", "Beh, è così che si sopravvive. O almeno, è questo che le esperienze mi hanno portato a fare. No?", domando retorica per poi andarmene.

S k i p  T i m e

Le risate di Katlynn risuonano per tutta la Sala Grande.
"Non oso immaginare che faccia ha fatto Piton, peccato che me la sono persa", dice cercando di riprendersi.
"Appunto, perché non c'eri?", chiedo riprendendo poi a mangiare, "A-avevo da fare", parla balbettando leggermente e assottiglio gli occhi.
"Sicura?", "Certo, perché non dovrei esserlo?", faccio spallucce.

"Scarlett, questo venerdì ci sarà una festa nella Sala Comune dei Serpeverde, tu ci sarai?", domanda Pansy, "Ehm, non c-", cerco di rispondere, ma vengo battuta sul tempo.
"Ovviamente, non mancherà", si affretta a dire la mia migliore amica facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Grazie mille Kat, davvero, è assurdo come mi assecondi in ogni mia scelta. Sembra quasi che tu riesca a leggere nella mia mente", dico sarcasticamente facendo ridere gli altri.
"Ora scusatemi, ma ho una punizione che mi aspetta", affermo alzandomi. Saluto i ragazzi e mi dirigo verso l'aula di stamattina.

Devo ammettere che non mi sento tanto calma, d'altronde dovrò rimanere delle ore con Riddle. Temo ciò che gli passa per la mente.

Spazio autrice
Ciao belli miei! Due cose:
1. Scusate per il capitolo corto, mi farò perdonare;
2. Sul mio profilo potete trovare degli immagina su Marcus e Mattheo, se vi va passate a leggerli! È uscito il primo, ma ne ho pronti 6.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Un abbraccio❤

You complete me || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora