15.

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Mi sveglio, ormai di mattina, e alzo il viso trovando quello di Draco dormiente.

I ricordi della sera precedente riaffiorano, e le parole di Mattheo mi colpiscono di nuovo come un secchio d'acqua gelata.

Come può lui, che si scopa chiunque, azzardarsi a commentare ciò che faccio?

Delicatamente mi stacco dalla presa di Malfoy e mi metto in piedi.

Gli lascio un bigliettino dove lo ringrazio e gli dico che gli riporterò la maglietta più tardi.

Prendo le mie scarpe ed esco dalla stanza.

Arrivo davanti la porta della mia camera quando mi rendo conto di aver dimenticato il vestito e torno indietro.

Il tempo di appoggiare la mano sul pomello, che sento dei passi e vedo sbucare il minore dei figli del Signore Oscuro.

Mi allontano il più velocemente possibile, cercando di non farmi notare.

"Chiunque tu sia, ferma dove sei, ti ho già vista. Torna qui", chiudo gli occhi sospirando e lo raggiungo.

Appena sono davanti a lui e i nostri occhi si incontrano, posso notare l'espressione cambiare e farsi più cupa.

Mi squadra e scuote la testa. 

"Cosa?", chiedo irritata.
"Te lo sei portato a letto?", domanda quasi ironicamente.

"Non sono affari tuoi", "Beh, quella è anche la mia stanza, ci tengo a sapere chi entra e chi esce".

"T-tu condividi la stanza con Draco?" "Sì, io, Tom, Malfoy e Zabini siamo insieme. Divertente, non trovi?", scuoto la testa.

"Sta tranquillo, stavo andando via", sbotto tornando nella mia camera, nonostante i suoi richiami.

Entro e noto che non c'è nessuno.

Probabilmente Katlynn sarà rimasta da Pansy con Blaise.
Più tardi dovrò parlarle, non voglio perdere un'amica appena trovata per dei malintesi.

Prima che possa chiudere la porta qualcuno la riapre con forza e la sbatte chiudendola.

"Mi senti quando ti parlo?", chiede avvicinandosi incazzato.
"Che c'è ancora?", mi giro.

"Non hai risposto alla mia domanda", aggrotto le sopracciglia cercando di ricordare per poi alzare gli occhi al cielo.

"Mi spieghi perché ti interessa così tanto? Non sei mica il mio ragazzo".

Sposta lo sguardo in modo da non incontrare il mio e noto il suo viso colorarsi leggermente.

"Non dirmi che sei geloso", affermo incrociando le braccia sotto al seno.
"Assolutamente no. Perché dovrei?", "Dimmelo tu", faccio spallucce.

"Non provo alcun interesse nei tuoi confronti. Non provo proprio nulla di tutto ciò", sbotta.
"Quindi se ti dicessi che io e Draco non abbiamo solo dormito non ti darebbe nemmeno un minimo di fastidio?".

"È successo, quindi?", continua sempre più nervoso e non rispondo stampandomi un sorriso perfido.

"Non provare a prend-", ma prima che possa terminare qualcosa sbatte contro la finestra.

Mi giro, noto il mio gufo e mi affretto ad aprirgli.

Tiene qualcosa che si rivela poi una lettera, e la prendo.

"Grazie Izzy", le faccio una leggera carezza per poi concentrarmi sul pezzo di carta.

Il ricciolino nel frattempo è rimasto in silenzio.

Osservo il sigillo familiare e non perdo un secondo di più ad aprire la busta.

Cara Scarlett, è da un po' che non ci sentiamo.
Ti ricordi ancora di me o mi hai sostituito? Spero vivamente di no.
Conoscendoti penso che tu non sia passata inosservata. Come proseguono le lezioni? Mi è giunta voce che sei già finita in punizione. Ti fa questo effetto la mia lontanaza? So che senza di me ti senti persa, ma cerca di essere forte.
A parte lo scherzo, devo ammetterlo, i giorni senza la tua compagnia diventano noiosi e infiniti.
Mi manca organizzare scherzi insieme, infastidire Katlynn...mi manca la tua risata, mi manca il tuo sorriso, mi manchi tu. La mia migliore amica.
Probabilmente non sarà tutto così semplice e vorrei essere lì per abbracciarti e darti conforto, e fidati, accadrà prima di quanto pensi.
Tieni duro ancora un po'. Non ti scordar di me.
Tuo, Percival.

Leggo il contenuto tra risate, sorrisi e lacrime trattenute, fatto che non sfugge al ragazzo in stanza con me.

"Chi ti ha scritto?", "Fatti una manciata di cazzi tuoi Riddle".

La sua espressione si tramuta in sbalordita, non se l'aspettava.

"Ascolta, in questo momento sono felice. Non voglio che rovini questo attimo, quindi vattene", "Addirittura?", "Sì, fuori", ordino.

"Ascoltami bene, me ne vado perché lo decido io, non perché una ragazzina qualunque si azzarda a parlarmi in questo modo", puntualizza nervoso per poi avvicinarsi all'uscita.

"E abbiamo una conversazione in sospeso", aggiunge.
"Sìsì, contaci", "Vedrai", ed oltrepassa la soglia della porta.

Mi appoggio a quest'ultima e stringo la lettera al petto con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

Ma una domanda risuona nella mia mente. Cosa vuol dire che accadrà prima di quando penso?

Spazio autrice
Salve miei cari notturni! Come state? Cosa ne pensate di questo capitolo? Non ho avuto modo di correggerlo ma spero vi sia piaciuto.
Un abbraccio❤

You complete me || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora