M a t t h e o
Sgrano gli occhi. Cazzo. Mi sono fottuto con le mie mani.
"Mattheo, non c'è niente di male-", lo interrompo con un gesto della mano.
"Io non posso provare amore, ho semplicemente articolato male la frase", dico leggermente agitato."Non ci credi nemmeno tu", ribatte prontamente mio fratello.
"Cazzo Tom, mi spieghi cosa vuoi dimostrare?", sbotto."Nulla", fa spallucce, "Non sembra, ogni volta che parlo con te è come se cercassi di scovare ogni mia debolezza".
"Io devo sorvegliarti e riferire a nostro padre", "E giustamente non vorresti mai che risultassi adatto ai compiti che ci assegna, perché tu sei il maggiore. Tu sei il futuro Signore Oscuro, vero?".Quando pronuncio l'ultima frase qualcosa cambia nei suoi occhi. Essi si velano di quelle che sembrano tristezza e compassione.
"Pensa a lavarti, abbiamo una punizione da scontare", "Non puoi essere sempre così evasivo, sei mio fratello. Sei tutto ciò che mi rimane...", termino a bassa voce.
"Mi dispiace", dice flebilmente per poi uscire.
Sbuffo, vado in bagno, mi spoglio e guardo il mio riflesso nello specchio.
Ho i capelli scombinati e il viso e il collo tapezzati di macchie di sangue.Entro nella doccia, apro il rubinetto e lascio che l'acqua calda scorra lungo il mio corpo.
Mi ritrovo a pensare alla bellissima mora che tanto mi fa dannare.
Ha un bel caratterino: è calma e gentile, quasi non sembrerebbe una Serpeverde, ma basta farla incazzare per rendersi conto dell'enorme errore commesso.
Sa come deve ferirti e in che punti mirare.
La sua lingua lunga è tagliente quanto la lama della spada di Godric Grifondoro.
A proposito di ciò mi sovviene qualche ricordo riguardante la sua bocca, e non in contesti litigiosi...
Mi allungo dalla doccia e mi rendo conto che manca pochissimo all'orario della punizione.
Arriverò in ritardo, ma ho un grosso problema da risolvere, e le immagini di Scarlett, insieme alla mia mano, mi aiuteranno ad alleviarlo (Chi vuole capire capisca).
S c a r l e t t
Mi dirigo verso il luogo prestabilito, dove la professoressa mi sta già aspettando.
Il tempo di farle un cenno col capo per salutarla e sedermi che arriva Tom.
Passano quasi venti minuti e Mattheo, finalmente, ci degna della sua presenza.
"Signorino Riddle, è in ritardo", lo rimbecca la McGranitt.
"Non è colpa mia", dice alzando le mani in segno di resa.
"E di chi allora? Sentiamo", alza gli occhi al cielo la donna.
"Sua", mi indica.Mi metto in piedi di scatto essendo stata presa in causa.
"Sono sempre stata qui, non mi sono alzata nemmeno per un secondo", "Già, tu no. Qualcos'altro sì", dice quasi in un sussurro, ma lo sento comunque.
Quando comprendo a cosa si riferisce spalanco la bocca e il colorito del mio viso diventa quasi bordeaux.
La prof ci guarda sospettosa per poi farci segno di seguirla.
Arriviamo in fondo all'enorme biblioteca, dove si trovano più di sette colonne altissime di libri."Bene, ora metterete ciascun libro nello scaffale adibito al suo genere. Le porte rimarranno chiuse finché non finirete".
Fa per andarsene ma poi si gira.
"Stavo quasi per dimenticarlo, datemi le vostre bacchette", "Non se ne parla", risponde a tono Tom, ma basta una semplice occhiataccia dalla prof per farlo arrendere.
Quando rimaniamo soli mi metto subito a lavoro.
Dopo aver posato qualche volume, sotto lo sguardo attentissimo dei due ragazzi, mi ritrovo in mano un libro che parla di oggetti magici.
Passo la mano sulla copertina, blu con richiami dorati, e lo sfoglio.
Mi soffermo su una pagina dove è presente il disegno di un ciondolo.
Stranamente non mi è nuovo, ma non riesco a ricordare dove posso averlo visto.A interrompere i miei pensieri è la voce di Mattheo.
"Che fai?", "Niente di che".
Si avvicina e quando vede cosa sto osservando la sua espressione muta e il suo viso sbianca.
Nasconde qualcosa.
"Non è bellissimo?", gli chiedo di proposito indicando il ciondolo.
"È uno stupido libro. Ora posalo", afferma togliendomelo dalle mani.
"Ridammelo", dico allungandomi per afferrare il suo braccio per aria.
Una fitta mi costringe a fermarmi e mettere una mano sul fianco."Tutto bene?", chiede. E sembra quasi preoccupato.
"S-sì, non è niente", "Non è vero. È dove ti ho colpita prima per sbaglio?", annuisco."Perché non ci hai messo nulla?", domanda quasi sul punto di arrabbiarsi.
"Perché non avevo una pomata o altro", dico e fa una strana espressione."Che c'è?", "Niente", "Dai dimmelo", "No", "Allora qualcosa c'è!".
"Smettila di essere così seccante", sbotta per poi andare a posare il testo.Certi suoi comportamenti, come questo, non li comprendevo da bambina e continuo a non comprenderli ora.
Spazio autrice
Salve a tutti! Scusate se alla fine ieri non sono riuscita a pubblicare, ma mi sono addormentata. Forse oggi scriverò l'altro capitolo, o almeno lo inizierò.
Spero che questo vi sia piaciuto, lasciate una stellina e un commento😊
Un abbraccio❤
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You complete me || Mattheo Riddle
FanficScarlett Woods, ultima discendente della stirpe di mangiamorte Woods, si ritroverà a dover affrontare il suo primo e ultimo anno ad Hogwarts. Ha vissuto l'infanzia con Voldemort, il quale era molto legato ai suoi genitori, e i suoi due figli Tom e...