41.

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Mi ritrovo a correre incessantemente lungo le scale che portano alla torre di astronomia, e quando mi ritrovo davanti la porta per accedervi, la spalanco. Mi appoggio alla ringhiera e provo a prendere dei bei respiri per calmarmi. Passandomi una mano sul viso lo percepisco umido. Sto piangendo. All'improvviso avverto un leggero movimento alle mie spalle, ma evito di prestargli attenzione, finché qualcuno non mi spinge oltre la recinzione. Per un attimo sento che è giunta la mia fine, però, prima di cadere nel vuoto, una persona mi afferra la mano. Non ho la minima idea di chi si tratti, ma la sensazione è familiare. "Scarlett", mi chiama...

Mi sveglio di soprassalto, spostando i capelli attaccati alla fronte per il sudore. Mi passo una mano sul viso e cerco di far placare il mio battito cardiaco, anche se sembra quasi del tutto inutile. Ogni notte, ormai, tendo a rifare il solito sogno. Per un periodo era tornato tutto normale, ma probabilmente, per colpa dello stress accumulato, ne ha risentito pure il mio sonno.

Inoltre, come dei flash, mi appaiono anche gli occhi di una donna con una canzoncina di sottofondo. Non ho idea di chi possa essere, ma certamente non me ne starò ad aspettare che la vita mi mandi un qualche altro segnale.

Guardo il mio fidanzato, per fortuna ancora dormiente e con un'espressione da cucciolo. È passata una settimana dall'incontro con Silente, e con Harry ci siamo visti qualche altra volta. È un tipo davvero gentile e con un carattere non poi così brutto. Non merita nulla di ciò che vive e che ha vissuto; è solo un ragazzo buono a cui sono capitate cose cattive

Sospiro e mi appoggio al petto del ricciolino. Sarà meglio riposare ora.

La mattina successiva sento delle labbra poggiarsi ripetutamente sulla mia guancia e sul resto del mio viso. Apro leggermente gli occhi e un Mattheo raggiante mi si presenta davanti ad essi. 

"Buongiorno bellissima", mi accarezza la guancia con le nocche. "Buongiorno Theo", mi lascia un dolce bacio a stampo che tendo ad approfondire. Il mio fidanzato accetta di buon grado la mia iniziativa e si posiziona sul mio corpo senza schiacciarmi, tenendosi sugli avambracci. Non perde tempo a unire completamente i nostri corpi già nudi, azione che si ripete per il resto della mattinata. 

    S k e a p    T i m e

 "Finalmente!-", esulta Percival in corridoio, "-Ma si può sapere dov'eri?", domanda cambiando repentinamente umore. "Buongiorno. Oh buongiorno anche a te Percy, come stai? A meraviglia, tu? Lo stesso", rispondo ironicamente facendogli alzare gli occhi al cielo. "Va bene, va bene, scusa. Ora puoi rispondermi?", "Non penso che tu voglia sapere cosa faccio col mio ragazzo, ma se ci tieni-", mi interrompe con un gesto della mano, "Dovrò già dare fuoco al mio cervello per quello che sto immaginando. Non vorrei essere costretto ad amputare anche le orecchie",  rido e lo prendo a braccetto entrando in aula. 

"Potresti sempre prendere spunto per una delle tue conquiste", mi siedo con lui al mio fianco; "Oh tesoro, tranquilla, non ne ho bisogno", "Ah no?, aggrotto le sopracciglia, "Stai a vedere". Prende un pezzo di carta scrivendogli qualcosa, per poi lanciarlo sul banco di una ragazza dietro. La tipa sembra leggermente contrariata all'inizio, ma appena legge il contenuto guarda il mio migliore amico, che le fa l'occhiolino, e gli sorride maliziosa. 

"Che ti avevo detto?", "Hmm, devo ammettere che non sei poi tanto male", "Solo?", annuisco e si avvicina al mio orecchio, "Se volessi potrei farti cambiare idea in cinque minuti. Anche qui, proprio adesso", sussurra roco facendomi avvampare. Porca miseria, è bravo. Tanto bravo. 

Mi giro e lo osservo. Il suo viso è a qualche centimetro dal mio e il suo sguardo è puntato sulle mie labbra. Mi sembra di aver già vissuto una situazione simile...Sposto anch'io gli occhi sulle sue, che sono carnose al punto giusto. 

You complete me || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora