Speciale: Gelosia

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Aveline Riddle

Piacere, mi presento, io sono Aveline Riddle, secondogenita di Mattheo Marvolo Riddle e Scarlett Diana Potter.

Ormai ho 18 anni, e sto frequentando il mio ultimo anno nella scuola di magia di Hogwarts.

Mio fratello Percival ha ormai concluso gli studi e, purtroppo, è diventato il mio professore nelle arti oscure.
Non ha ancora trovato una ragazza, ma ha tutte le alunne che gli muoiono dietro, e di queste ne fa parte anche la mia migliore amica Serenity. Ultimamente ho notato che si comportano in modo strano, ma quando mi vorranno spiegare l'accaduto sarò più che felice di ascoltarli.

Invece, il piccolino di casa, Thomas, è al quinto anno, ma col suo fascino colpisce anche le ragazze più grandi.

In quanto a me, non posso lamentarmi, ho anch'io abbastanza pretendenti, però solo un ragazzo è riuscito a fare breccia nel mio cuore, e in questo momento è proprio sopra di me a divorarmi il collo.

"Scorpius.-", ansimo mettendogli le mani sul petto, "-Dobbiamo scendere dagli altri, o cominceranno a farsi domande", dico cercando di allontanarlo; "Sei irresistibile con questo vestito, amore mio", risponde lui scendendo inveve verso la mia scollatura.

Ebbene sì, mi sono innamorata di Scorpius Malfoy, figlio del grande Draco Malfoy e Astoria Greengrass, nonché amici stretti dei miei genitori.
Solo i miei fratelli sono a conoscenza della nostra storia, che va avanti da quasi un anno, e gli hanno già fatto tutte le raccomandazioni e le minacce possibili. 

"Dio, non ce la faccio più", ammetto tirandolo verso di me dal colletto della camicia, facendo sì che inizi a baciarmi e toccarmi ovunque.

Ed è quando mi abbassa la spallina che la porta si spalanca, lasciando spazio al viso di mio padre, che da sorridente passa a dir poco incazzato.

"Togli immediatamente le mani da mia figlia", sibila e Scorpius non può fare altro che ascoltarlo; "Papà io-", cerco di dire ma mi interrompe, "Stai zitta. Ora scendete", ci ordina ed eseguiamo.

Una volta arrivati al piano inferiore le chiacchiere che si sentivano dalle scale cessano, probabilmente a causa delle nostre espressioni non molto allegre.

"Amore, tutto bene?", chiede mia madre a mio padre, il quale ci lancia un'occhiata, "Perché non lo chiedi a loro?", "Cos'è successo?", domanda allora guardando noi.
"Ci stavamo-", tenta di dire il biondino, ma viene interrotto dal ricciolino, "Sì stavano baciando! In camera di Aveline, con la porta chiusa", ammette accusandoci come se fossimo dei serial killer.

Gli altri si guardano tutti a vicenda per poi scoppiare in una risata generale.

"Cosa c'è di così divertente?", chiede infastidito mio papà, "Tesoro mio, con tutto il rispetto, ma non l'avevi capito solo tu. Poi, hanno diciott'anni l'uno, cosa pretendi", lo prende in giro mia mamma cercando di trattenere, invano, le risate.

"Papà, con tutto il rispetto, mamma ha ragione. Penso di essere abbastanza grande da fare le mie scelte", gli rivelo con tutto il coraggio che ho in corpo; ho sempre avuto abbastanza difficoltà ad esprimere ciò che pensavo, quindi per me questo è uno sforzo immane, specialmente davanti a tutti.

"Avevamo stabilito che non avresti avuto un ragazzo prima dei trent'anni", mi rimprovera e le risate si triplicano.

"Mattheo,-", si alza Draco, "-sappiamo tutti quanto per te sia complessa questa situazione, però rifletti un attimo: meglio mio figlio, che conosci anche tu da quando è nato e sai perfettamente che genere di ragazzo è, o uno qualsiasi  che cerca solo sesso?".

"Va bene...vi do la mia benedizione per stare insieme. Ma per curiosità, da quanto tempo va avanti questa situazione?", "Un anno la settimana prossima", risponde Scorpius e Riddle sgrana gli occhi appoggiandosi a sua moglie; "Amore credo che tu stia esagerando", lo rimbecca lei senza però lasciarlo.

"Quindi tu hai deflorato- No, questo non po voglio sapere", continua il riccio riferito più a sè stesso che a noi.

"Dai, ora basta, sediamoci tutti", prende la parola Astoria, mettendo una mano sia sulla mia spalla che su quella di suo figlio.

Alla fine ci accomodiamo tutti e riprendiamo a mangiare come se nulla fosse.
Da sotto il tavolo mio ragazzo mi prende la mano e gli rivolgo un sorriso al quale risponde intrecciando le nostre dita.


Mi giro e noto di fronte a me mio padre osservarci, per poi venire distratto da mia madre, la quale gli fa ruotare il viso nella sua direzione per baciarlo dolcemente.
Appena si staccano rimangano con gli occhi dell'uno incatenati in quelli dell'altro, con due espressioni da ebeti.

Adoro vedere quanto si amino, me l'hanno dimostrato ogni giorno dalla mia nascita, e questa cosa mi ha sempre portata a sperare di provare qualcosa di vagamente simile, e onestamente credo di averlo trovato...

Sono fiera e felice della famiglia che ho e non potrei assolutamente chiedere di meglio.

You complete me || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora