49.

2.1K 49 2
                                    

"Forza, prova un'altra volta", urla Mattheo.
Mi concentro e riesco a spaccare il vetro dello specchio che mi aveva posto davanti.

Ormai è passata qualche settimana da quel fatidico incidente, e non c'è giorno in cui io smetta di allenarmi.
All'inizio non andava molto bene, anzi, non andava proprio; sbagliavo in continuazione, ed era diventato altamente frustrante.
Ma col tempo ho cominciato a manovrare i miei poteri, e adesso riesco a controllarli meglio.

Finalmente arriva anche Tom che posiziona al centro della stanza un manichino con un foglietto attaccato alla testa.
Appena si sposta e posso vederlo scoppio, inevitabilmente, a ridere.

Ha tentato di riprodurre il viso del padre, così da incitarmi, ma sembra più uno strano maiale.

Il ricciolino segue il mio sguardo e anche lui, quando se ne accorge, non si trattiene.

"Mi spiegate cosa trovate di tanto divertente?", chiede infastidito il moro.

"S-sai, ricordavo che da p-piccolo non fossi tanto bravo in disegno, m-ma non fino a questo p-punto", cerco di dire tra una risata e l'altra. Non ce la posso fare.

Alza gli occhi al cielo, "Questa non è una gara di ritratti", risponde seccato.
"E menomale", riprende il fratello tenendosi la pancia.

Alla fine anche il maggiore dei figli di Lord Voldemort si unisce a noi, divertito dalla situazione.
Per un attimo mi sembra quasi di tornare a quando eravamo bambini, o semplicemente a qualche mese fa, quando tutto era sistemato.

Mi mancano quei momenti. Troppo.

Devo ammettere, però, che i rapporti tra noi tre stanno migliorando, anche se dobbiamo ancora chiarire del tutto.

Passata qualche altra ora finiamo l'allenamento e mi ritrovo a dover tamponare il sangue provocato da qualche graffietto e passare la pomata sui pochi lividi che ho.

"Ferma, ci penso io", sento una voce familiare.
Alzo gli occhi e non ho il tempo di aggiungere altro che Tom mi prende il cotone dalle mani per passarlo sul mio braccio.

"Grazie", sussurro leggermente e mi soffermo ad osservare il suo viso.
Devo proprio ammettere che è uno dei ragazzi più belli presenti ad Hogwarts e che, in generale, io abbia mai visto, e ne ho conosciuti tanti.

Quando finisce alza lo sguardo e i suoi occhi finiscono incatenati ai miei.
Ma appena posiziona una ciocca di capelli dietro al mio orecchio, sembra quasi che il battito del mio cuore inizi ad accelerare.

A distrarci è lo schiarirsi la gola da parte di Mattheo.

"Per oggi abbiamo finito, possiamo andare", dice rigido.
Annuisco e dopo aver accennato un saluto esco velocemente dalla stanza.

Quando arrivo in corridoio qualcuno mi afferra il polso e mi sbatte, senza farmi male, con la schiena contro la parete.

"Cosa cazzo era quello?", domanda il mio ex alquanto nervoso.
"Ma di cosa stai parlando?", "Non fingere di non aver capito, sai perfettamente a cosa mi riferisco", mi incenerisce con lo sguardo.

"Non è stato nulla", ammetto apparentemente calma.
"Non sono nato ieri Scarlett, ti ricordo che siamo anche stati insieme. Cosa c'è tra te e mio fratello?", insiste.

"Lo ricordo, ma sai che ti dico? Hai detto bene, siamo stati insieme, e come puoi capire dal tempo verbale è qualcosa che è accaduto nel passato. Quindi, a te non deve proprio interessare nulla di questa faccenda", sbotto.

Mi molla malamente e si passa una mano tra i capelli, "Vedrai Potter. Vedrai", e va via.

Ammetto che paura di quello che potrebbe fare, dopotutto rimane sempre un Riddle.

S k e a p  T i m e

Arrivata ora di cena mi siedo tra Mayra e Astoria, che stranamente mangiano in silenzio.

"Tutto bene?", domando stranita e annuiscono semplicemente.

Appena finiamo non il tempo di dire nulla che entrambe mi trascinano nella camera della castana.

"Ma che cazzo vi prende?", domando confusa e leggermente infastidita.

"Sparisci ogni singolo giorno per ore, ti addormenti nella Sala Comune quando chiacchieriamo e salti alcune lezione. Quindi, ripropongo la domanda a te: che cazzo ti prende?", dice schietta la Savant.

Rimango senza parole e le osservo entrambe senza fiatare.

"Ah, e per favore, non inventare stronzate. Perché oltre al fatto che ci manca passare del tempo con te, siamo preoccupate", questa volta a parlare è la Greengrass.

Mi passo una mano sul retro del collo per poi dire:" Allora...", e comincio a raccontare loro tutta la storia.

Dopo un po' ho gli occhi spalancati di entrambe puntati addosso.

"Adesso si spiega tutto", comincia la proprietaria della stanza.
"Poi il fatto che tu sia una Potter? Hai scoperto dopo 17 anni qual è la tua vera famiglia, quali sono le tue reali origini. Tutto questo è veramente assurdo", continua l'altra.

"Già, però non ditelo a nessuno. Per ora non voglio che si sappia, non deve diventare un affare di stato", asserisco seria e concordano.

"Poi la situazione con i Riddle? Prevedo tanto caos", continua Mayra confondendomi.

All'improvviso sentiamo un rumore e tutte e tre ci giriamo verso la porta.

Per mia sfortuna vedo entrare Cass, con uno strano sorrisetto stampato in viso.

"Cos'avete da guardare? Io qui ci dormo. Andate via", alzo gli occhi al cielo.
"Che succede? Nessuna scopata oggi?", domando ironica, "Forse oggi no, ma molto presto sì. E con qualcuno che conosci abbastanza bene", fa l'occhiolino per poi chiudersi in bagno.

La odio.

"Bene, io credo che adesso sia meglio andare. Buonanotte ragazze", "'Notte", ripetono all'unisono.

Una volta uscita mi dirigo in camera mia, dove, dopo una doccia veloce, mi butto immediatamente a letto.

Nonostante tardi ad arrivare riesco anche a prendere sonno, tra il solito incubo e nuove preoccupazioni che ora mi perseguitano.

Spazio autrice
Buonasera a tutti. Lo so, sono scomparsa di nuovo, odiatemi pure. Purtroppo non ho trovato il tempo di scrivere in queste settimane e ad essere sincera nemmeno idee.
Spero di riuscire già più tardi a scrivere il prossimo capitolo e farlo uscire. Ci stiamo avvicinando pian piano alla fine di questa storia, non mancano moltissimi capitoli per ciò che ho in mente.
Detto questo, se il capitolo vi è piaciuto lasciare una stellina e/o un commento☺
Alla prossima, un abbraccio❤

You complete me || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora