Scarlett Woods, ultima discendente della stirpe di mangiamorte Woods, si ritroverà a dover affrontare il suo primo e ultimo anno ad Hogwarts.
Ha vissuto l'infanzia con Voldemort, il quale era molto legato ai suoi genitori, e i suoi due figli Tom e...
Corro. Corro incessantemente su delle scale a me tanto sconosciute quanto familiari e spalanco la porta che mi ritrovo davanti.
Mi fiondo verso la ringhiera e provo a prendere dei bei respiri per calmarmi. Posiziono una mano davanti alla bocca per cercare di trattenere i singhiozzi.
Le lacrime continuano a scorrermi lungo le guance e ad appannarmi la vista. Sento un leggero rumore, ma non ci faccio caso finché due mani non si posizionano sulla mia schiena e mi spingono in avanti, facendomi cadere oltre la ringhiera.
Tutto sembra andare a rallentatore e non sento più i piedi poggiati per terra. Ma prima di cadere nel vuoto qualcosa, o meglio qualcuno, mi afferra la mano.
Non riesco a vedere il suo viso, non lo riconosco, ma quando la nostra pelle entra in contatto miliardo di brividi attraversa il mio corpo e sono sicura di amarlo. "Scarlett..." La voce si fa più ovattata. "Scarlett" Tutto diventa nero.
"Scarlett!", mi sveglio di colpo, "Katlynn! Che succede?". "Stavo facendo colazione, ma quando ho sentito le tue urla mi sono precipitata qui. Stai bene?", "Sìsì, è stato il solito sogno".
"Ancora? Ma almeno sei riuscita a vedere il ragazzo?", "No, ma la sensazione che provo quando mi afferra la mano è sempre la stessa", "Chissà, magari incontrerai questo famoso principe azzurro ad Hogwarts", afferma facendo sù e giù con entrambe le sopracciglia.
"Che battuta, sei sempre così simpatica", "Avanti, chi ti dice che non potrebbe accadere?", "Io", alza gli occhi al cielo. "Sei sempre così pessimista", "In verità sono realista", "Sìsì, come no, ora sbrigati, alza quel bel culo sodo dal letto e cambiati".
Mi metto in piedi sbuffando e mi trascino goffamente in bagno finché non mi arriva una pacca sul sedere.
"Ehi!", "Smettila di camminare come se stessi andando al patibolo". "In un certo senso è così", "No invece, Hogwarts ha anche i suoi aspetti positivi" "Ovvero?", "Li scoprirai con il tempo", "Se lo dici tu". "Per Salazar, come sei pallosa, ti aspetto giù. Se entro 20 minuti non arrivi vado via senza di te" "Sei così crudele", "E non hai ancora visto nulla tesoro", mi fa l'occhiolino e rido chiudendomi la porta del bagno alle spalle.
Mi faccio una doccia rapida ma rilassante, esco, avvolgo il mio corpo in un telo e ritorno in camera per vestirmi.
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Metto una leggera passata di mascara e lascio i capelli mossi naturali.
Prima di raggiungere Katlynn al piano inferiore prendo una foto dalla mensola sopra il letto e l'accarezzo.
"Possiamo superare anche questa", sussurro sorridendo tristemente e la poso all'interno della valigia che chiudo definitivamente.
Scendo giù portando il mio bagaglio finché non sento urlare:"Mi spieghi che stai facendo?". "Dai Kat, rilassati", "No, abbiamo degli elfi domestici per un motivo, se avessi voluto fare le cose da sola li avrei già uccisi", "Non essere così spietata", "Sono semplicemente corretta". "Evitiamo di aprire una discussione anche su questo argomento e andiamo, si sta facendo tardi", "Va bene, ma i miei genitori volevano parlarti", "Oh, dove sono?", "In salotto, buona fortuna", annuisco e mi avvio verso l'altra stanza.
"Salve signori Harrison", "Ciao Scarlett, tranquilla, non ti ruberemo molto tempo", dice Penelope. "Va bene, ditemi pure", "Durante questi mesi potrebbero accadere delle cose", "Che genere di cose?", domando confusa. "Inaspettate se così possiamo definirle...", dice la donna rivolgendo uno strano sguardo al marito. "Ma in ogni situazione tu non dovrai mai perdere di vista l'obiettivo finale, ovvero?", chiede Clint, "Diventare una mangiamorte", ripeto come un'automa. "Esatto, brava ragazza. Manca qualche mese al tuo compleanno e poi, finalmente, sarai una di noi a tutti gli effetti", prima che possa dire altro la mia migliore amica ci raggiunge.
"Madre, padre, ora scusateci, ma il treno non attende noi", "Certo, andate ragazze, fate buon viaggio".
Dopo aver salutato abbandoniamo villa Harrison dirette alla stazione.
Spazio autrice Ciao amori della zia, ecco a voi il primo capitolo, spero vi piaccia. Baci❤
