01 - Gli amici di una vita

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Presente

Sono passati veramente tanti anni da quell'ultimo anno di scuola elementare, ma una cosa era rimasta sempre la stessa, Hayley non era cambiata di una virgola, era cresciuta, questo sì, aveva lasciato allungare i suoi capelli corvini, aveva iniziato persino a truccarsi diventando giorno dopo giorno sempre più bella. Ma la sua timidezza, quella non l'aveva mai abbandonata.

Nonostante fosse cresciuta di età e il suo aspetto era cambiato, continuava ad essere sempre la solita ragazza chiusa in sè stessa, timida al punto giusto, ma col sorriso sempre sulle labbra.

Quel giorno, dopo una delle sue camminate pomeridiane, si ritrovò per puro caso nel suo posto preferito. A pochi passi dalla città infatti, vi era un grosso parco immerso nella tranquillità, dove la natura, per una volta, la faceva da padrona.

Quasi alla fine di quel parco si poteva scorgere un grandissimo albero secolare, quello era il suo posto, era lì che quasi tutti i pomeriggi lei e i suoi amici si davano appuntamento per passare insieme qualche ora o per fare qualche pic-nic. Pomeriggi che passavano quasi subito per via sempre di qualche impegno non programmato da parte di qualcuno.

Comunque sia non si addentrò nella vegetazione, ma continuò ad ammirare il suo posto incantevole da lontano, fino a che due braccia non si posizionarono sulle sue spalle facendola sussultare.

<<A che stai pensando Lily?>>.

Poteva riconoscere la sua voce anche a chilometri di distanza e con gli occhi chiusi, infondo era l'unico che la chiamava così.

Federico era il solito ragazzo buono, lo potevi percepire dal suo sguardo, poteva sembrare sempre confuso, sempre con la testa tra le nuvole, ma il cuore di quel ragazzo se lo potevano sognare in tanti. Era cresciuto in altezza e aveva fatto tagliare, anche se di poco, quella frangetta ribelle che ogni volta gli finiva davanti gli occhi facendolo poi esasperare perchè, a detta sua, non sapeva mai come aggiustarli.

Aveva mantenuto la sua promessa, avevano continuato ad essere amici per tutti gli anni delle scuole elementari e anche dopo non si erano più divisi.

<<Questo posto emana calma sotto tutti i punti di vista, non trovi Chicco?>> gli chiese volgendo lo sguardo finalmente al ragazzo accanto a lei.
Aveva iniziato ad affibbiargli quel soprannome parecchi anni fa e da allora lo aveva sempre chiamato così, ma solo quando erano da soli, mai davanti agli altri.

<<È vero, come è vero che ripeti questa frase ogni volta che ci passiamo davanti>> la prese in giro bonariamente Federico, facendola sbuffare leggermente.

<<Rovini sempre tutto, comunque, come mai sei da solo? Dove sono gli altri?>>.

Hayley si guardò attorno notando che effettivamente mancava qualcuno del loro gruppo. Federico non era mai solito girare da solo, accanto a lui c'erano sempre i soliti tre amici fidati, che col tempo diventarono anche amici di Hayley, accettandola nel loro gruppo di soli uomini, unica eccezione per quanto riguardava le loro regole ferree.

<<Stanno arrivando>> esordì Federico puntando il dito in lontananza e infatti, poco lontano da loro, si potevano scorgere tre figure dirigersi a passo spedito verso i due ragazzi. Poche falcate e li raggiunsero.

Hayley corse loro incontro i pochi metri che li separavano, iniziò col salutare Lorenzo, per gli amici Lorenzino a causa della sua bassa statura, ma nel suo metro e sessanta c'era racchiusa tutta la dolcezza e la bontà che lo contraddistingueva da molti suoi coetanei. Capelli neri e occhi del medesimo colore, uno sguardo furbo di chi la sapeva lunga e una leggera barbetta ad incorniciargli il volto. Napoletano fin dalla nascita e fiero di portare i suoi colori ovunque andasse, persino nei lacci delle scarpe.

Poi passò a salutare Ciro, soprannominato Ciruzzo o Cirù, giusto per abbreviare, napoletano anche lui e vittima preferita degli scherzi di Lorenzo. Biondo come il sole e occhi azzurri come il mare, era il classico ragazzo che avresti potuto notare in mezzo a tanti.

Infine passò a salutare Matteo, o Teo, come preferivano chiamarlo nel gruppo. Capelli castani e occhi marroni comuni, due occhi che avevano tanto da raccontare e che sapevano darti tutto prima ancora che tu potessi chiederlo. A primo acchito, non risaltava subito agli occhi, non parlava quasi mai ed era solito starsene per le sue, ma quando poi prendeva confidenza era un piacere starlo ad ascoltare. Infine aveva quel sorriso perfetto, capace di rassicurare tutti i tuoi malumori.

<<Finalmente ce l'avete fatta>> sorrise di rimando ai ragazzi che dopo averla a lungo abbracciata, andarono a sedersi come di consueto sul prato <<iniziavo a preoccuparmi>>.

<<Non essere così melodrammatica piccola Hayley, saremmo arrivati prima o poi>> rispose Lorenzo <<e poi è colpa di Ciro, ci mette sempre una vita a cambiarsi>> esclamò dando una pacca al ragazzo al suo fianco, sotto il suo sguardo sbigottito.

<<Ma se sei tu quello che ci mette sempre tre ore a scegliere un vestito e poi finisce con l'indossare sempre il solito>> rispose di rimando Ciro facendo sbuffare il diretto interessato.

<<Quindi l'unico che si salva qui sono io?>> domandò Matteo, facendoli voltare tutti nella sua direzione.

<<Insomma, anche tu hai i tuoi bei difetti>> gli rispose Federico per la prima volta da quando erano arrivati.

Hayley li guardò uno a uno e sorrise. Era proprio vero che i migliori regali da parte della vita arrivavano quando meno te lo aspettavi.

<<Facciamo della carità qui?>>.

Tutti si voltarono verso la voce che aveva appena parlato, tutti eccetto la ragazza, sapeva benissimo a chi appartenesse quella voce.

<<Nicolò, che ci fai qui?>> domandò Federico

<<Ero venuto a chiamarti, tra venti minuti ci aspettano all'allenamento, ovviamente se hai finito con i meno fortunati>>.

Era chiaro che questa battuta era riferita esclusivamente a Hayley. Lei e Nicolò non erano mai andati d'accordo, in un modo o nell'altro, quando erano insieme, trovavano sempre il modo per litigare, quindi erano arrivati alla conclusione che per far andare bene le cose meno si vedevano e meglio stavano.

Quel giorno Nicolò indossava i suoi soliti occhiali da sole che utilizzava solo quando la sera precedente la passava a divertirsi invece che a dormire, immaginava già le occhiaie sotto quel paio di occhiali, ma non ci badò molto, i suoi capelli perennemente col ciuffo che sporgeva di lato e il solito ghigno a mo' di sorriso, che però non era un vero sorriso, bensì un accenno. Adesso che ci pensava, non lo aveva mai visto ridere seriamente, era quasi sicura che non ne fosse capace, ma anche per questo lasciò perdere, non erano affari suoi.

<<Vero, me ne ero quasi dimenticato>> Federico si battè una mano sulla fronte poi si rivolse alla ragazza <<ci vediamo questa sera, scusami>> le disse dandole un bacio sulle fronte.

A Hayley però non sfuggì il gesto di stizza da parte di Nicolò. Mentalmente si chiese come potevano quei due essere amici, vista la loro differenza in molte cose.
Si appuntò mentalmente di domandarglielo qualora Nicolò fosse riapparso per infastidire.

🍀🍀🍀

Spazio autrice:

Iniziamo a fare le prime conoscenze.

Teneteveli bene a mente perchè vi faranno compagnia per tutta la storia.

Voi seguite il calcio? Qual è la vostra squadra preferita?

Che impressione vi hanno fatto per il momento?

Dimmi che ne vale la pena || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora