49 - Finalmente insieme

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I due si allontanarono insieme, sotto lo sguardo vigile di Nicolò che non le tolse gli occhi di dosso neanche per un secondo.

Lo sapeva perchè li sentiva bruciare sulla sua pelle come i raggi del sole il primo giorno d'estate e il bello era che a lei non dispiaceva.

Per la prima volta in vita sua si sentiva amata e voluta per quello che era, c'erano voluti anni, ma alla fine si erano trovati e non poteva chiedere niente di meglio dalla vita.

Aveva finalmente avuto il suo riscatto.

Insieme a Matteo, si erano rifugiati vicino a un altro albero, non troppo distante dai loro amici, ma neanche così a contatto da permettere loro di sentire quello che si dicevano.

<<Quindi finalmente si è dichiarato, eh?>> le domandò mettendosi seduto e attendendo che anche la ragazza facesse lo stesso.

Hayley annuì e si posizionò proprio di fronte a lui a gambe incrociate.

Era possibile che lui già sapesse tutto quanto? E quando si erano visti?

<<Semplice intuito>> rispose alle numerose domande inespresse che le frullavano in testa <<in realtà lo sospettavo da un po' e speravo che Nicolò si desse una svegliata, era snervante vederlo mangiarti con gli occhi e non fare nulla>> aggiunse ridendo sotto i baffi.

<<È tutto così surreale Teo, ancora non mi sembra vero>> gli confidò spostandosi i capelli da un lato all'altro del collo <<per sicurezza, non è che mi daresti un pizzicotto? Giusto per essere sicuri che questo non sia un sogno>>.

Ancora non credeva che Nicolò fosse finalmente diventato il suo ragazzo.

Che parola buffa però. Non le erano mai piaciute le etichette, ma in quel caso, quell'aggettivo ci stava a pennello.

Suo, Nicolò era suo e di nessun altro.

Matteo alzò la testa nella sua direzione, poi si guardò indietro dove gli occhi persistenti del moro erano ancora puntati su di loro e non ne voleva sapere di schiodarsi da lì, nonostante Lorenzo facesse di tutto per attirare la sua attenzione, lui era ancora lì a guardare cosa facesse la sua ragazza.

Da una parte era una cosa carina, dall'altra, invece, incuteva solo timore.

<<Potrei anche farlo, ma dopo ci parli tu con il tuo fidanzato, non ti toglie gli occhi di dosso e sono sicuro che se facessi una mossa azzardata, mi verrebbe a prendere a pugni subito>> le disse scherzando, anche se un po' lo credeva possibile. Aveva dimostrato diverse volte di tenerci a lei, solo che non se ne era accorta mai.

Hayley voltò la testa in direzione del moro e gli lasciò un tiepido sorriso rassicurante.

<<Posso fartela una domanda?>> proseguì Matteo, mettendosi comodo. La ragazza annuì nuovamente e rimase in ascolto della domanda, sperando non fosse troppo scomoda <<quando hai capito di esserti innamorata di lui?>> le chiese con tranquillità.

Facile, pensò... Anche se non era una domanda che si sentiva tutti i giorni, ma lei avrebbe risposto anche a quella, perchè lei sapeva il momento esatto in cui il suo cuore aveva accelerato più del dovuto alla vista del ragazzo.

<<Quando l'ho finalmente guardato negli occhi e per la prima volta ci ho visto il mare. Tu capirai che quando riesci a vedere il mare in un paio di occhi marroni, beh, lì è la fine>> esordì tornando con lo sguardo a quel ragazzo poco distante da loro, ma in quel preciso istante lo sentiva dannatamente vicino e avrebbe fatto di tutto per tornare fra le sue braccia.

<<Piacerebbe anche a me trovare una ragazza che mi dica queste cose>> confessò Matteo sospirando <<il nostro Barellino è proprio fortunato>> rise infine.

Proprio in quel momento, dei passi pesanti si diressero nella loro direzione.

I ragazzi erano ignari di tutto, troppo presi a parlare tra di loro.

Poi quella presenza avanzò ancora di più, fino a raggiungere i due che si erano isolati.

L'istinto di Hayley sopraggiunse e la portò a voltarsi, rimase quasi di sasso quando si accorse che la figura in piedi di fronte a lei, altri non era che il suo migliore amico. Sperava che si sarebbe deciso a raggiungerli e tutte le sue preghiere furono state accettate.

<<Chicco>> pronunciò alzandosi in piedi e abbracciando quel ragazzo che per anni era stato la sua fortezza, che per anni l'aveva spronata, supportata e sopportata. Poco le importava se aveva utilizzato il soprannome che spesso gli diceva in confidenza, in quel momento era troppo felice di averlo lì con loro.

Tutte quelle settimane lontani, non avevano fatto altro che farle rimpiangere il fatto di essere stata così stupida, ma ora lui era lì e nulla poteva più distruggere la loro amicizia, almeno sperava di poter essere considerata ancora la sua migliore amica.

<<Scus...>> tentò di dire, ma Fede posizionò il dito indice sulle sue labbra, per farla tacere.

<<Scusa tu>> disse sorridendo <<sono stato troppo precipitoso, non mi capacitavo del fatto che tra i miei due migliori amici potesse nascere qualcosa. Ma l'ho visto... ho visto negli occhi di Nicolò qualcosa di diverso e ho capito che era sincero>> esclamò abbracciando la ragazza di fronte a lui <<ti meriti davvero tutto quello che ti sta succedendo, ma se ti fa soffrire, giuro che gli spacco la faccia e non mi importa se è il mio migliore amico, io lo ammazzo>> esordì infine facendo ridere anche lei.

<<Non succederà mai>> aggiunse la voce di Nicolò alle loro spalle, aveva sentito tutto, ma non era intervenuto per lasciare che i due ragazzi chiarissero <<la amo troppo per permettere che ciò accada>>.

Sorrise alla ragazza e le lasciò un tenero bacio sulla fronte, come a suggellare quell'unione e a rendere tutto quanto un po' più vero.

<<Quindi che si fa questa sera? Andiamo a festeggiare?>> domandò Lorenzo entrando nella loro visuale, accompagnato da Ciro, che come al solito, era con la testa tra le nuvole. Quel ragazzo non sarebbe mai cambiato.

<<E cosa dovremmo festeggiare?>> domandò Federico sorridendo.

<<Beh questi due qui hanno finalmente messo a posto le loro divergenze e si sono messi insieme, tu sei rinsavito e sei ritornato da noi e...>>

<<E io mi sono fidanzato con Jessica>> annunciò Ciro lasciando tutti di sasso.

E quando aveva intenzione di comunicarlo?

Tutti i suoi amici erano all'oscuro di tutto, soprattutto il suo migliore amico che sembrava esserci rimasto anche abbastanza male, era quasi sicuro che sarebbe stato il primo a cui lo avrebbe detto, ma fece finta di nulla e si congratulò con il biondo.

Quel gruppo erano una cosa sola e lo sarebbero stati per diverso tempo.

🍀🍀🍀

Spazio autrice:

Il prossimo capitolo, inevitabilmente, sarà l'ultimo.
Già mi piange il cuore 💔

Dimmi che ne vale la pena || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora