⚠️⚠️⚠️Attenzione⚠️⚠️⚠️
Il capitolo che leggerete oggi, è un capitolo un po' spinto (spero abbiate capito).
Ovviamente sarà nei limiti quindi non vi preoccupate, ma comunque sia, se non volete leggere o siete suscettibili, o qualsiasi altra cosa, passate pure oltre :)
Spero comunque, per chi ha voglia di leggere, che vi piaccia❤Dopo aver passato quasi tutta la mattinata in compagnia del suo migliore amico, che non vedeva da troppi giorni ormai, subito dopo pranzo, decise di andare a fare una visita a Nicolò.
Non le era piaciuto quello che era successo, fin da subito avevano messo in chiaro di non dire nulla del bacio, soprattutto a Federico. Entrambi lo conoscevano bene e sapevano che avrebbe potuto reagire male, non per una questione di gelosia, ma perchè sapevano quanto lui tenesse a quel gruppo e sapere che due dei suoi migliori amici si erano baciati, soprattutto se fino a qualche giorno fa si odiavano, era sicuramente motivo di scompiglio.
Era stata dura per la ragazza dover annullare il pomeriggio insieme al suo migliore amico.
In quei giorni in cui era via le era mancato tantissimo.Non erano abituati a stare lontani per tanto tempo e la cosa che più le dispiaceva, era non poter essere andata a vederlo giocare. Non si era mai persa una partita o un allenamento, invece da quando le cose con Nicolò erano leggermente cambiate, si era sentita come se stesse in qualche modo tradendo Federico.
Tutto questo, nella sua testa, era un macigno che non voleva andarsene via e l'unico modo per cercare di alleggerirsi un po' la coscienza, sarebbe stato parlarne proprio con quest'ultimo, ma prima di fare un passo così avventato, avrebbe dovuto chiarire le cose con il moro.
Si diresse a casa di Nicolò con una velocità mai vista prima, sperando che fosse lì e che non fosse uscito come suo solito.
Una volta arrivata, bussò con enfasi, non attese neanche che il ragazzo andasse ad aprire. Nella sua mente già stava studiando cosa dirgli e soprattutto il modo in cui si sarebbe approcciata, ma una volta che la porta si aprì e il viso di Nicolò fece capolino da dietro di essa, le parole che avrebbe voluto usare le morirono in gola, non contando neanche il fatto che il ragazzo era senza maglietta e stava aspettando davanti la porta come se fosse a una sfilata di moda.
Dopo quasi un minuto passato sotto shock e con la bocca leggermente aperta per lo stupore, Hayley si ricordò il reale motivo per cui era lì.
Imbronciò lo sguardo quanto più potè e con fare intimidatorio allungò tutto il braccio nella sua direzione, tendendo il dito contro il suo viso ed entrò in casa sua senza aspettare il suo permesso.
<<Prego, entra pure, fai come se fossi a casa tua>> ironizzò Nicolò facendosi da parte.
In tutto questo però, Hayley non ci trovò niente di divertente.
<<Tu!>> lo minacciò avvicinandosi ancora di più a lui <<come ti è saltato in mente di dire quello che hai detto a Federico?>> lo rimproverò mentre non la smetteva di avanzare verso di lui, tant'è che Nicolò, ad un certo punto, si ritrovò con le spalle al muro.
<<Cosa c'è di male? Avrebbe dovuto saperlo>>.
<<Cosa c'è di male? Davvero mi hai chiesto cosa c'è di male?>> chiese scioccata da quella domanda priva di senso. Poi da quando in qua Nicolò voleva far sapere i fatti suoi ai suoi amici?
<<Nana, stai tranquilla, stiamo parlando di Federico. Sicuramente non ha capito niente di quanto successo>>.
In fondo era vero, il loro amico era sempre stato un tipo distratto, che, prima di capire qualcosa, poteva impiegarci diversi mesi, o nella maggior parte dei casi, non ci arrivava proprio, ma non le sembrava comunque giusto prendersi gioco di lui in questo modo.
In tutto ciò, la ragazza che era stata troppo presa dall'urlargli addosso il suo comportamento sbagliato di poco fa, non si rese conto di quanta vicinanza avevano accumulato, sarebbe bastato un soffio di vento per far scontrare le loro labbra nuovamente.
Cercò di allontanarsi, ma la presa salda di Nicolò sul suo braccio, la fece avvicinare nuovamente a lui.
Si gardarono negli occhi per un tempo davvero troppo lungo.
Avrebbero dovuto fare qualcosa.
E mentre la parte razionale di Hayley, le intimava di allontanarsi immediatamente, di non cedere o sarebbe finita male e che a soffrire sarebbe stata solo lei, l'altra parte, quella che controllava i suoi istinti e il suo cuore, la obbligava quasi a cedere, che una cosa del genere era più unica che rara e che Nicolò la voleva, esattamente come lei voleva lui.
Dopo vari tentennamenti, Hayley mandò al diavolo la sua parte razionale e si fiondò sulle labbra del moro che la stava aspettando.
Il ragazzo la prese in braccio facendo attaccare le sue gambe ai suoi fianchi.
Salì le scale sempre con lei in braccio, non vedendo dove stava mettendo i piedi e rischiando di cadere più e più volte, ma dopo aver salito l'ultimo gradino e aver aperto la porta della sua camera, la richiuse con un tonfo sordo e si lasciò andare a un sospiro di sollievo.
Posò a terra la ragazza e sempre continuando a baciarla, la incastrò tra lui e il muro.
<<È davvero questo quello che vuoi?>> le chiese staccandosi di poco, ma a lei questo suo allontanamento non piacque quindi ritornò quasi famelica sulle sue labbra. Questo suo gesto lo prese come un sì.
La fece voltare con il viso rivolto al muro, mentre la sua schiena aderiva perfettamente contro il suo petto nudo, mentre la sua intimità, premeva contro i glutei di lei.
A ogni movimento volontario, il suo corpo si irrigidiva. Non ne poteva più.Si avvicinò al suo orecchio, lasciando di tanto in tanto qualche bacio, quella situazione era diventata più calda del previsto, avrebbe dovuto fare qualcosa e anche subito prima di scoppiare.
<<Cosa mi stai facendo?>> le chiese sospirando quasi rumorosamente.
Anche per Hayley quella situazione le stava sfuggendo di mano, sapeva che era sbagliato, ma per una volta voleva sbagliare <<non so perchè ti voglio così tanto, mi stai fottendo la testa in una maniera indescrivibile>> proferì ancora facendola voltare nuovamente verso di lui.
Hayley prese il comando della situazione e lo fece indietreggiare, avanzando a passo leggero in direzione del letto. Una volta trovato, gli diede una leggera spinta e si mise a cavalcioni su di lui.
<<Ne sei sicura?>> domandò per sicurezza il ragazzo, ottenendo in risposta un semplice assenso con il capo, quindi invertì le posizioni trovandosi sopra di lei, con lentenzza la privò dei suoi indumenti, rimanendo quasi ammaliato da quel fisico perfetto che si trovava e dopo aver tolto anche i suoi indumenti, si allungò sul comodino ed estrasse una bustina blu, la aprì con i denti e dopo aver trafficato qualche secondo per inserirla, tornò nuovamente su di lei.
<<Nana, te lo chiedo ancora una volta, sei pronta?>>.
Non capì il perchè di tanta premura nei confronti di una ragazza, ma in quel momento si sentiva fin troppo bene e voleva solo che anche lei si sentisse allo stesso modo.
Al contrario di prima, Hayley questa volta non rispose, si limitò ad appoggiare le sue labbra su quelle di Nicolò. Il bacio da casto e dolce, divenne in poco tempo vorace.
Senza smettere di baciarla, il moro le aprì dolcemente le gambe ed infine entrò in lei, sospirando quasi di piacere una volta che fossero diventati un tutt'uno.
Iniziò a spingere stando bene attento a non farle del male. Il viso di Hayley si contraeva di piacere, mentre il ragazzo alternava le spinte a qualche bacio fugace su tutto il suo viso.
Aveva riscoperto una luce diversa in lei e quella luce gli piaceva davvero tanto.
Una volta raggiunto l'apice, urlò quasi liberandosi di tutto il peso che si portava appresso e finì, stremato, sopra di lei.
Riuscì a sollevare di poco il viso per incontrare i suoi occhi, non ne voleva sapere di staccarsi da lei neanche per un secondo, rimase a contemplarla per un tempo indefinito dandosi dello stupido mentalmente. Lei al contrario sorrideva.Si staccò dopo un po' e si posò affianco a lei, la coprì e le lasciò un tenero bacio sulla testa.
Tutto questo non era assolutamente da lui, ma ora non si poteva più tornare indietro.
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Dimmi che ne vale la pena || Nicolò Barella
General FictionHayley Marino per anni è stata la classica ragazzina un po' sfigata. Tragici si rivelano essere gli anni delle elementari a causa di battute poco carine sul suo conto. Solo un ragazzino sembra prenderla a cuore, invitandola a giocare con lui e con i...