50 - Epilogo - Dimmi che ne vale la pena

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I mesi passavano, le stagioni erano un continuo susseguirsi di mille colori.

Il gruppo era sempre più compatto, mentre quei due ragazzi erano cresciuti un po' di più, ma nulla era cambiato.

<<Fede, mi dici come mi sta questo vestito?>> domandò Hayley al suo migliore amico.

Erano a casa di lei da più di due ore e la ragazza non era ancora pronta.

<<Benissimo Lily, ma se ti dai una mossa, non arriviamo tardi come nostro solito>>.

Eh no, nulla era cambiato.

Loro erano sempre gli stessi e i loro vizi anche.

<<Sto arrivando, non mettermi fretta>> sbuffò la mora, più in ansia di quanto volesse ammettere.

<<Devo andare anche da Nicolò>>.

A sentire quella frase, la vide illuminarsi e prendere qualcosa dalla borsa.

<<Intanto vai da Nico, ti raggiungo lì>> gli disse sorridendo <<puoi portargli anche questa? Ma non leggerla>> lo ammonì, conoscendo bene la curiosità del ragazzo.

Federico fece come aveva detto, prese la lettera e uscì da casa della ragazza, salì in macchina e dopo neanche dieci minuti, era già a casa del moro.

"Se tutti fossero veloci come me, questi ritardi non esisterebbero", aveva pensato, ma nella sua testa stava pensando solo e unicamente alla sua migliore amica, non conosceva nessuno più lenta di lei.

<<Ehi Nico>> lo salutò una volta che il moro ebbe aperto la porta <<dimmi che almeno tu sei pronto>> lo scongiurò con lo sguardo e tirò un sospiro di sollievo quando si accorse che al suo outfit mancavano solo le scarpe.

<<Come sempre Fede, ma non dovevi essere con Hayley? Non mi dire che è di nuovo in ritardo>> rise seguito dal castano di fronte a lui.

<<Purtroppo dici bene>> esclamò prendendo posto sul divano in pelle <<comunque mi ha lasciato questa per te>> gli disse poi allungandogli la lettera.

Nicolò la prese in mano, la squadrò per bene, poi scusandosi con Federico, salì in camera per leggerla in tranquillità.

Era una lettera non molto lunga, ma già dalle prime righe, sentì dei brividi percorrergli la spina dorsale.

Essa recitava così:

"Ciao amore mio, ti chiederai il senso di questa lettera, quando tra poco ci dovremmo vedere. Il senso è molto semplice, non sono una tipa espansiva e mi vergogno ad essere romantica, dovresti conoscermi ormai, ma mi sono voluta mettere alla prova.
Da quanto ci conosciamo io e te? Direi troppo tempo.
Quanti anni sprecati a far finta di odiarci, a nascondere i nostri veri sentimenti, quando in realtà bastava così poco per essere felice.
Avevo la felicità a pochi passi da me e non me ne sono mai resa conto, che stupida vero?
Mi sei entrato nel cuore da un giorno all'altro e a poco a poco sei diventato il mio cuore, la mia anima, la mia vita. Sei la cosa più bella che Dio mi poteva regalare. Riesci sempre a farmi sorridere e per questo, forse, non ti ringrazierò mai abbastanza. Ti amo. Tua per sempre, la tua nana".

Era rimasto quasi senza parole, non era il classico ragazzo che si commuoveva di fronte a nessuna dichiarazione, ma in quel momento non ne potè fare a meno.

Si era sentito da subito amato, aveva sentito il suo cuore riempirsi di calore e tutto per un foglio scritto. Ma non gli bastava.

Voleva sentirselo dire da lei e sperava che la sua timidezza non prendesse il sopravvento come suo solito.

Scese di nuovo al piano inferiore, si infilò le scarpe e dopo aver ripiegato con cura la lettera ed essersela infilata nella tasca posteriore dei jeans, uscì di casa seguito dall'amico.

Si erano dati appuntamento in un ristorante fuori città.

Hayley aveva lasciato scritto che li avrebbe raggiunti insieme agli altri tre ragazzi perchè aveva avuto un intoppo con il vestito e di conseguenza avrebbe fatto ulteriore ritardo.

Non che la cosa fosse una novità, ma la assecondarono, perciò partirono.

Impiegarono una quarantina di minuti a causa del traffico e come immaginavano, degli altri quattro non vi era ancora l'ombra.

Poi dei fari abbagliarono l'area circostante e da una macchina uscì la creatura più bella che la terra avesse concepito.

Nicolò non credette ai suoi occhi, un po' perchè stranamente erano arrivati prima di loro ed un po' perchè quella sera, la sua Hayley, era meravigliosa.

<<Sei bellissima>> le disse a un orecchio dopo averla raggiunta.

<<Tu di più>> le confessò lei, poggiando la testa sulla sua spalla, rise di gusto quando lui le fece il solletico, mentre le accarezzava un fianco e questo, per lui, era il suono più bello del mondo.

Rimase a fissarla per un tempo indefinito, mentre i loro amici erano già entrati a prendere posto. Per lui, il suo posto era accanto a lei.

<<È assurdo>> disse dopo minuti di silenzio.

<<Cosa?>> gli domandò la ragazza, alzando la testa nella sua direzione.

<<Non avevo mai capito quanto vederti ridere mi facesse stare così bene>> pronunciò prendendola per un fianco.

Il desiderio di baciarla divenne quasi un bisogno famelico, le prese il viso tra le mani e le lasciò uno di quei baci capaci di scavarti dentro.

Le loro lingue divennero un tutt'uno, una danza lenta e inesorabile fino a farti perdere il lume della ragione.

Loro due erano questo.

Due perfetti sconosciuti quando erano lontani, ma un vulcano in eruzione quando si trovavano nella stessa stanza.

Nessuno poteva comprendere il loro strano rapporto, ma tutti avrebbero potuto giurare che presto o tardi il loro amore sarebbe sbocciato, perchè due che si guardano come si guardavano loro, erano quasi destinati a stare insieme.

<<Dimmi che ne vale la pena. Tutto quello che abbiamo passato, i litigi, i mesi passati a ignorarci, a insultarci ogni volta che ci passavamo accanto, i giorni di solitudine passati ad amarci in silenzio. Dimmi che tutto questo non è stato vano e che ne è valsa la pena>> gli chiese la ragazza, restando ad ascoltare il suo cuore battere più del dovuto.

<<Te l'ho già detto, rifarei tutto da capo se fosse possibile, con un'unica eccezione>> le comunicò alzandole il viso nella sua direzione <<mi sarei dichiarato molto prima>> le disse infine baciandola ancora e ancora e ancora <<ora andiamo, altrimenti ci danno per dispersi>> le suggerì prendendola sottobraccio ed entrando nel ristorante.

Quei due erano strani, vivevano in un mondo tutto loro, ma insieme erano una cosa eccezionale, insieme avrebbero sconfitto il mondo.

The End

🍀🍀🍀

Spazio autrice

Sì, purtroppo anche questa storia è giunta al termine.

Credo di averle dato il giusto finale, ma comunque non andateve, mancano ancora i ringraziamenti :D

Dimmi che ne vale la pena || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora