43 - Per tutto il tempo

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I due rimasero in silenzio per un tempo indefinito mentre continuavano a guardare Matteo allontanarsi a passo spedito.

Nessuno dei due osava dire una parola, anche perchè in quel momento, nessuna parola sarebbe stata adeguata e tutti e due erano troppo orgogliosi per pronunciarsi.

Nicolò avrebbe voluto dirle che gli dispiaceva essersi comportato in quel modo, era stato un comportamento immaturo essersela presa così tanto con lei, che non c'entrava niente, mentre lei avrebbe voluto scusarsi per averlo fatto litigare col suo migliore amico, anche se infondo, anche lei non ci parlava più, perciò non avrebbe dovuto chiedere scusa di niente.

L'intenzione di Hayley era quella di voltarsi e andarsene a casa sua, mandando al diavolo Matteo e i suoi buoni propositi di farli riconciliare, ma qualcosa la trattenne ferma al suo posto, i piedi non ne volevano sapere di muoversi. Lo stesso fu per Nicolò, non si sapeva per quale strana ragione.

<<Mi dispiace>> dissero infine all'unisono, senza guardarsi negli occhi.

La cosa che più parve strana alla mora, era che proprio lui aveva deciso di chiedere scusa, era un comportamento inusuale e non per niente adatto a un tipo misterioso e solitario come Nicolò, ma da una parte ne fu contenta, sapeva che da qualche parte lì sotto, batteva un cuore.

<<Scusa, continua pure>> proseguì la mora in imbarazzo, lasciando campo libero a Nicolò di dire quello che stava per dire.

<<Mi dispiace per quello che è successo l'altra volta, forse ho sbagliato ad attaccarti in quel modo... forse tu non c'entravi poi molto se Federico mi ha tirato un pugno>> disse finalmente il ragazzo.

Era così difficile fare il primo passo, ma Hayley apprezzò comunque la sua sincerità. Ora toccava a lei, era giusto che anche lei facesse la mossa successiva.

<<Dispiace anche a me, forse avrei dovuto avvertirlo prima, così magari se la prendeva solo con me e lasciava in pace te>> esordì tutto d'un fiato.

Non era poi tanto sicura delle sue parole, ma un po' ci sperava.

<<Quindi... da quello che ho capito, Federico ancora non...>> cercò di dire il ragazzo, ma la mora lo interruppe immediatamente scuotendo la testa, le faceva ancora male ripensare al fatto che il suo migliore amico non volesse più avere a che fare con lei... il problema era che lei non poteva farci poi molto <<senti ti sto per proporre una cosa, puoi sempre rifiutare se vuoi>> pronunciò Nicolò, abbassando gli occhi all'asfalto sottostante. Hayley non disse nulla, aspettò con ansia che cosa aveva da proporre il ragazzo al suo fianco, mosse la testa in su e in giù per fargli capire che stava ascoltando <<potremmo andare a casa mia, ci guardiamo un film e poi cerchiamo un modo per farci perdonare da Fede, se ti va>>.

L'idea non era male, ad Hayley quella casa le mancava e oltretutto aveva dei bei ricordi per le uniche due volte in cui c'era stata, quindi accettò senza esitazione.

I due si misero in marcia per arrivare a casa di Nicolò il prima possibile, si stava facendo buio e il freddo stava iniziando a scendere prepotentemente.

Una volta arrivati a casa del moro, iniziarono a togliersi i giubbotti e a mettersi comodi sul divano, non prima di aver scelto un film e aver premuto play.

Quella volta, a scegliere, fu Nicolò, dalla sua raccolta tirò fuori un classico film, che definire romantico era riduttivo, quasi stentava a credere che fosse proprio suo.

<<Le pagine della nostra vita? Davvero?>> domandò infatti la ragazza, quasi sorpresa, quanto emozionata. Lui non lo sapeva, ma quel film era davvero il suo preferito.

<<Sì perchè? Che c'è di male?>> chiese quasi scocciato il moro, ma sorrise un attimo dopo, inserì il film e si accomodò accanto alla ragazza.

Per tutta la durata del film si sentì due occhi puntati addosso, un po' le piaceva, un po' invece le incuteva agitazione.

Se si fosse girata, si sarebbe ritrovata ad avere quelle fastidiosissime farfalle che le sarebbero svolazzate nello stomaco, non era abituata ad avere l'attenzione di un singolo ragazzo tutta per lei, non sapeva come comportarsi, ma quello sguardo perforante, capace di bruciarle la pelle, iniziava a piacerle seriamente.

Poi improvvisamente Nicolò stoppò il film sul più bello ed emise un sospiro quasi frustrato.

<<Non credo di poter più continuare così>> sussurrò poggiando la testa allo schienale del divano. In quel momento, Hayley trovò il coraggio di guardarlo.

<<A fare cosa?>> domandò col cuore in gola.

Nicolò sollevo gli occhi nella sua direzione e le lasciò un tiepido sorriso.

<<A fingere di odiarti, a fingere che tu non sia niente per me. Il tuo profumo, il tuo odore... scorrono nelle mie vene>> si lasciò andare a una confessione inaspettata <<penso a te tutto il tempo>> rilasciò un sospiro carico di tensione, poi tornò a guardarla <<e tu? Tu mi pensi ogni tanto?>> si trovò a chiedere.

Era una domanda del tutto inaspettata quella che le era stata posta, ma allo stesso tempo non poteva più fingere, quindi iniziò a giocherellare con le mani, cercando la risposta adatta.

<<Tutto il tempo>> rispose sospirando, per poi puntare nuovamente gli occhi su Nicolò.

Il moro si avvicinò a lei, cauto, per paura di spaventarla, quando si accorse che non avrebbe fatto una mossa, posizionò la sua mano sulla guancia fino a sfiorargliela delicatamente, poi poggiò le sue labbra su quelle di lei, dando vita al bacio più dolce e sensuale di sempre, mentre in sottofondo, il film era ripartito, intonando una melodia che rappresentasse quel momento.

Dimmi che ne vale la pena || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora