Quella stessa mattina la ragazza si svegliò a causa di un messaggio, non aveva per niente voglia di alzarsi, ma allungò lo stesso il braccio fino a raggiungere quell'aggeggio che aveva osato disturbare il suo sonno.
Il cellulare segnava le sei, mentre a lei sembrava di essere finita in un mondo parallelo.
Non si ricordava neanche quanto tempo avesse dormito e a che ora fosse andata a letto, si era persa nel guardare alcuni video su youtube di gente con la passione per la cucina.
Il messaggio era di Federico, si accorse che le aveva mandato una foto, perciò aprì la schermata con la sua chat e sorrise.
In primo piano vi era lui in macchina, affianco a lui c'era Matteo e dietro, sdraiati come se fossero ancora nel loro letto, c'erano Ciro e Lorenzo che se la dormivano beati. Era sicura che non si alzavano così presto neanche quando andavano a scuola.
Rispose con una semplice faccina che rideva, seguita da un "buon viaggio e buona partita", poi si rimise a letto cercando di riprendere il sonno perduto, ma ogni tentativo fu vano quando il cellullare emise di nuovo quella fastidiosa vibrazione, lo riprese nuovamente in mano convinta che fosse la risposta di Federico, ma rimase quasi del tutto sorpresa, quando invece si accorse che era una notifica di Facebook, dove il nome di Nicolò torreggiava in grande su di essa.
Che aveva combinato stavolta?
Aprì il social e rimase quasi interdetta. Nicolò, il ragazzo solitario, quello sempre furioso con il mondo, aveva espresso i suoi pensieri su una piattaforma alla portata di tutti.
Non aveva scritto niente di che, si era semplicemente limitato a una semplice domanda: "vi capita mai di sentirvi soli?".
Un po' lo capiva, a lei capitava quasi sempre, ma non pensava che anche lui poteva sentirsi in quel modo. Allora era stato un bene quello di non partire insieme agli altri.
Nonostante fossero quasi le sette, Hayley aveva completamente perso il sonno, perciò si alzò, si andò a fare una doccia veloce e dopo aver finito, si vestì e andò giù in cucina.
Aveva pensato di andare a trovare il ragazzo solitario e ci sarebbe andata con un bel tiramisu fatto da lei. Non era bravissima a cucinare, ma i dolci le riuscivano molto bene.
Prese tutto l'occorrente e li mise sul piano della cucina, iniziò a mischiare gli ingredienti tra di loro, bevve un sorso di caffè, il quale sarebbe servito per il tiramisu, ma che in quel momento serviva più a lei e dopo una ventina di minuti guardò il risultato e si congratulò con sè stessa.
Poi passò a guardare i suoi vestiti, forse era il caso di andare a cambiarsi, perciò mise il tiramisu in frigo, corse a farsi la seconda doccia della mattinata e si ricambiò nuovamente.
Non sapeva bene come Nicolò avrebbe preso quella sua visita improvvisata, ma poco le importava.
Una volta pronta, scese nuovamente di sotto, prese il dolce e dopo aver constatato di non avere niente fuori posto e soprattutto di non aver dimenticato nulla, uscì di casa e si diresse a passo spedito verso casa del moro.
Il freddo pungente di inizio mattinata le fece accapponare la pelle, ma pensò bene di stringersi nella sua sciarpa gigante, quasi più grande di lei a momenti.
Era quasi arrivata, il cuore le batteva a mille e non ne capiva il motivo, forse aveva soltanto paura di non essere gradita.
Vide casa sua in lontananza, allungò il passo e dopo essere arrivata a destinazione, poggiò un pugno contro la porta in legno, ma prima di poter bussare, una voce alle sue spalle la fece quasi girare di scatto.
<<Hayley?>> domandò il ragazzo avvicinandosi alla ragazza di cui si vedevano soltanto gli occhi.
<<Federico>> sussurrò invece lei, stupita del fatto che il suo ormai ex coach fosse andato a correre con questo freddo e che non fosse invece in palestra come suo solito <<che ci fai qui?>>.
STAI LEGGENDO
Dimmi che ne vale la pena || Nicolò Barella
General FictionHayley Marino per anni è stata la classica ragazzina un po' sfigata. Tragici si rivelano essere gli anni delle elementari a causa di battute poco carine sul suo conto. Solo un ragazzino sembra prenderla a cuore, invitandola a giocare con lui e con i...