48 - Un po' di spiegazioni

1.7K 62 9
                                    

<<Te lo saresti mai immaginato?>> chiese dolcemente Hayley, mentre se ne stava accoccolata teneramente al petto di Nicolò.

<<Che cosa?>> chiese di rimando lui, accarezzandole i capelli.

Erano entrambi nudi su quel letto che era stato testimone di un amore appena sbocciato, di tutta la passione che provavano l'uno per l'altra e di tutte quelle notti, passate a rigirarsi da una parte all'altra, con la troppa paura di un rifiuto.

Ora erano insieme e niente li avrebbe più separati.

<<Me e te... insieme>> disse imbarazzandosi più del dovuto, tant'è che si ritrovò a nascondere ancora una volta il suo viso sotto il braccio del ragazzo.

Questa era un'altra cosa che Nicolò amava di lei, si imbarazzava per tutto e questo la rendeva davvero tanto tenera ai suoi occhi.

<<Non era nei miei piani innamorarmi di una rompipalle come te, ma come vedi, alla fine è successo>> disse ridendo.

Hayley alzò di scatto la testa e spalancò in contemporanea la bocca, finendo poi per colpire il ragazzo sul petto.

Lui iniziò a ridere ancora più del dovuto e trascinò la mora sopra di lui.

<<Ti amo anche per questo>> le disse mordendole dolcemente il labbro inferiore <<se non usciamo da questo letto, probabilmente non ti ci farò uscire più>> le disse infine.

Non che l'idea fosse male e per quanto avesse voglia di rimanere sdraiata accanto al suo moro preferito, Hayley decise di alzarsi e trascinare in piedi anche lui, che sbuffando, la seguì.

<<Sarà per un'altra volta, promesso>> gli confidò lasciandogli un bacio all'angolo delle labbra.

Per Nicolò non era sufficiente quel contatto, da quando aveva assaporato le sue labbra, ne era diventato come dipendente, per cui la prese per un braccio e la fece voltare nella sua direzione, per poi lasciarle l'ennesimo bacio a sfiorarle quelle labbra carnose.

<<Posso perdere tutto: la dignità, la testa, il cuore... anche se quelli li ho persi da un pezzo>> affermò ridendo <<ma non posso permettermi di perdere te, non adesso che finalmente sei mia>>.

Hayley si sentì così bene in quelle braccia capaci di proteggerla da tutto, che si sentì quasi infreddolita, quando l'abbraccio si sciolse e Nicolò si andò a cambiare. Lo stesso fece anche lei.

Cosa le aveva fatto in così poco tempo, tanto da farla ricredere su tutti i suoi sentimenti? Come era possibile che l'ingenua cappuccetto rosso, si era innamorata del perfido lupo cattivo, che per anni l'aveva soltanto umiliata e trattata male davanti a tutti?

L'unico che ci aveva visto lungo era stato proprio Matteo, forse non l'avrebbe mai ringraziato abbastanza.

<<Sei pronta?>> domandò Nicolò sbucando da dietro l'anta dell'armadio, vestito di tutto punto. Un alone di profumo, in poco tempo, invase tutta la stanza, lasciando la ragazza a bocca aperta.

<<Per cosa? Dove andiamo?>> chiese ingenuamente, era quasi sicura che quel giorno sarebbero rimasti a casa, era quasi convinta che per Nicolò fosse ancora troppo presto farsi vedere insieme in pubblico, ma il ragazzo non era della stessa opinione.

Allungò una mano verso la ragazza e sorrise quando lei la strinse nella sua.

<<Vieni con me, ti porto a vedere com'è fatta la felicità>> le disse trascinandola lungo le scale.

Uscirono dalla porta ancora mano nella mano, lo sguardo fiero di chi sapeva di aver vinto una delle battaglie più dure e la felicità in un solo sorriso capace di far intimidire il sole stesso.

Arrivarono al loro solito posto, quell'albero in mezzo a quell'immensità questa volta sembrava essere più luminoso.

Nicolò si buttò quasi a peso morto sull'erba fresca, ad Hayley invece ci volle qualche minuto in più, ma una volta presa posizione, si accoccolò nuovamente al petto del moro, ormai era il suo posto sicuro.

<<Questo posto non mi è mai sembrato così bello>> si permise di dire la ragazza, interrompendo quella quieta che si era creata, nessun disturbatore, nessuna persona all'orizzonte. Solo loro e i loro cuori che battevano a tempo.

<<Lo penso anche io>> aggiunse Nicolò, prendendo il viso della ragazza e approfondendo il bacio che da casto, divenne in poco tempo spinto.

Quella calma durò poco, perchè proprio in quel momento, tre ragazzi stavano dirigendosi verso di loro a passo spedito, inconsapevoli che i loro due amci erano a pochi passi da loro.

Il primo a rendersene conto fu proprio Matteo, sorrise quando si accorse della scena a cui stava assistendo e dopo qualche secondo, decise di farlo presente anche ai suoi due amici che tutto stavano guardando, tranne i due ragazzi intenti a dimostrare il loro amore alla natura.

I tre ragazzi si avvicinarono e Lorenzo si permise una tosse finta per attirare la loro attenzione.

Quando si accorsero di quanto accaduto, Hayley e Nicolò si immobilizzarono sul posto. Avrebbero voluto dirglielo quanto prima, ma non pensavano che sarebbe accaduto così presto.

<<Bene bene bene, o ci siamo persi qualcosa, o qui qualcuno deve dirci qualcosa... non è vero Barella?>> domandò guardando il ragazzo sorridendo.

<<Magari un'altra volta?>> rise il moro, ma rimanendo sempre sul posto, il braccio posizionato ancora sulle spalle di Hayley, non voleva lasciarla andar via neanche per mezzo secondo.

<<Io non ci ho capito molto, che sta succedendo qui?>> si intromise Ciro, grattandosi la testa e guardando i suoi amici in cerca di spiegazioni.

Ma invece di ottenere risposte, ottenne in cambio soltanto delle fragorose risate.

Per lui, vedere tutto quello era normale, quindi non capì cosa stava succedendo, fino a che Lorenzo, non gli mostrò i due ragazzi che avrebbero dovuto odiarsi, stare abbracciati sotto lo stesso albero.

Lì finalmente si rese conto e applaudì come un bambino di fronte alle caramelle, lasciando i suoi amici di sasso, ma non troppo, visto che lo conoscevano più delle loro tasche e sapevano che avrebbe avuto un comportamento del genere.

<<Potrei rubartela qualche minuto Bare? Giuro che te la riporto>> si aggiunse infine Matteo, sbucando alle spalle dei due ragazzi e rivolgendosi poi ad Hayley, che, dopo aver lasciato una carezza sul viso del moro, si alzò in piedi e raggiunse Matteo, lasciando accanto a lui giusto quel vuoto in più che procurava la sua assenza.

Dimmi che ne vale la pena || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora