𝐂𝟏 | 2 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮

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(Pdv Erika)
La siepe verde, appena tagliata, nascondeva la piccola statua della vergine, che rivolgeva lo sguardo verso l'ingresso della casa di Giulietta. Inconsciamente feci lo stesso anche io, e intravidi una figura famigliare, intenta a conversare con qualcuno, nascosto dietro una casetta di legno. Quest'ultima, se ricordavo bene, era il ripostiglio della vicina "stramba", come la definiva Giuly. Infatti, pensava ci mettesse delle piantine di droga o qualcosa di simile, siccome, le poche volte in cui l'avevo incontrata, aveva sempre avuto la testa tra le nuvole e assumeva atteggiamenti strani... Una volta l'avevamo vista camminare a vuoto nel giardino, osservando le dita delle sue mani.

C'era un alta probabilità che fosse fatta a tutti gli effetti, no?

Poi, papà mi passò davanti, aprendo il cancellino che delimitava il giardino con una spessa rete nuova di zecca. Erano passate poche settimane dall'ultima ristrutturazione, di cui mi aveva raccontato Giu' via messaggio. Infatti, prima c'era solo una siepe e un muretto di pietra basso, ora quella recinzione rendeva la casa più accogliente. Mentre, all'interno gli imbianchini avevano ritinteggiato le pareti e in particolare, Giulietta aveva colto l'occasione per comprarsi una nuova libreria, dove riporre tutti i manga che aveva letto, e qualche mensola da attaccare al muro, su cui avrebbe messo le action figure dei suoi personaggi preferiti.

Adesso, erano tutte vuoto, ma presto si sarebbe riempite, siccome noi diciottenni del 2002 avevamo la possibilità di usufruire del "Bonus" dei 18 anni. Ciò riguardava un buono da 500 euro, erogato dallo Stato, che poteva essere usato per fare acquisti online e non. Si potevano comprare dai libri ai biglietti dei concerti, purtroppo erano escluse le tecnologie, come computer o cellulari.

Mi sarebbe tornato utile prendermi un IPad per l'università. Ma, avrei potuto fare la mia richiesta al compleanno. Non mancava molto, perché avrei festeggiato il 29 Agosto. "19 anni, sono davvero tanti vecchietta!" Mi ricordò la solita voce nella testa. Ma, poco importava, poiché il regalo migliore mi stava accanto tutti i giorni e presto avrebbe vissuto con me all'università. Non potevo chiedere di meglio, se non la certezza di avere Angelika al mio fianco.

Tuttavia, tornando al presente, qualunque cambiamento ci fosse stato in quella villa, avrei continuato ad adorarla, poiché potevo considerarla una seconda casa, soprattutto per le persone che ci vivevano: San, l'altruista di buon cuore, Cesare, il pescatore folle, e Giuly, la lella ambulante. Sorrisi a quel pensiero, mentre Angelika mi strinse più forte la mano. Era nervosa, anche se non lo dava a vedere. Per questo motivo, mise rapida le ciocche di capelli dietro alle orecchie, tenendo lo sguardo puntato su Giulietta.

- Andrà bene, vedrai - la rassicurai, fermandomi poco prima del cancellino.

La mamma mi sorpasso, andando ad abbracciare la mia amica, accortasi del nostro arrivo.

- Grazie... - rispose Angi, trattenendo un sorriso.

Quel semplice gestì mi scaldò il cuore, mentre raggiungemmo gli altri.

- Ma guarda le piccioncine! - commentò scherzosa Giuly, separandosi dall'abbraccio con mia madre.

Si avvicinò, mettendo un braccio attorno al mio collo. Uno strano profumo mi stuzzicò il naso. Quella freschezza dal sapore bagnato mi ricordò la stessa fragranza emanata dall'erba del mattino, ancora ricoperta dalle gocce di rugiada.

- Sei pronta per la gita, eh? - sussurrò giocosa, avvicinandomi a se.

Non so cosa si aspettava che facessimo io ed Angelika, ma avevo già una chiara idea in mente...

Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora