(Erika)
Ero appena arrivata al parcheggio della scuola e quello che vidi mi spiazzò: Angelika e Gerhard, o come cazzo si chiamava, uno vicino all'altra. Quei pochi centimetri, quelli che solo io potevo permettermi di avere. Sissi non lasciava avvicinare nessuno, eppure...
Cosa avevo sbagliato? No, stavo solo travisando. Non è reale, pensai riaprendo e chiudendo gli occhi diverse volte. Angelika aveva di sicuro una spiegazione per questo. Cazzo ci doveva essere!
Con il cuore in gola e le sue dannate pulsazioni nelle orecchie accostai l'auto appena dietro l'Audi bianca. Le mie mani erano incollate al volante, le dita ben salde alla plastica e le mie gambe non ne volevano sapere di muoversi. Mi sembrò d'essere ritornata allo scorso anno. Scossi piano la testa, dovevo allontanare quelle paranoie, non era il momento. Mi feci forza, slacciai la cintura di sicurezza e con un balzo saltai fuori dall'auto.
Angelika s'era allontanata dal tizio che mi fissava stupito. Cosa aveva da guardarmi con quei suoi occhi?! Strinsi i pugni, m'avvicinai. La mia razionalità se n'era scappata via e una potente emozione controllava il mio corpo. Niente poteva fermarmi, nessuno m'avrebbe strappato Angelika. Nessuno ne aveva il diritto!
La mia ragazza si scostò di lato contro la sua auto, mentre raggiunsi quello spilungone di Gerhard. Gli puntai un dito al petto, i nostri sguardi s'incrociarono seri. Poco m'importava se avrei fatto saltare "la copertura" di Angelika, ne avremmo discusso più tardi. Ora volevo mettere in chiaro un concetto.
-Non osare avvicinarti a lei-.
I miei occhi erano taglienti come smeraldi grezzi. Il mio respiro era pesante, carico di una rabbia pronta ad esplodere. Non ero in me, non ero quell'Erika spensierata. Ero un piccolo demone, un mostro che sapeva come ferire. Qualcosa che pochi avevano visto, e che nemmeno io ne ero a conoscenza.
-Non le stavo dicendo niente...-.
La voce profonda di quell'energumeno m'incendiò ancora di più. Strinsi i pugni tanto da sentire la pelle farmi male.
-Erika, ti prego-.
Angelika mi mise una mano sopra il braccio. Un tocco gentile, quanto freddo. Non la guardai, rimasi fissa sullo sguardo di Gerhard. I suoi occhi erano un miscuglio di emozioni: incredulità, sorpresa e rabbia. Non so se la sua mente avesse fatto due più due, poco m'interessava.
-Non ti credo-. Ignorai la mia ragazza. -Non credo a niente di quello che mi dirai. Vedi di smetterla, smettila di trattarla male, smettila di starle attorno. Sparisci dalla sua vita-.
Gerhard rimase impassibile, la sua bocca non pronunciò alcuna parola. Si voltò di scatto, entrò in auto, mise in moto e se ne andò sotto il mio sguardo minaccioso. La stretta di Angelika si fece più forte attorno al braccio, mi voltai di scatto. La minaccia se n'era andata, ma adesso rimanevano le spiegazioni.
-Perché?-. Angelika mi fissò. -Perché eravate così vicini? Perchè non ha detto niente?!-.
Le sue labbra si mossero, ma non uscì alcun suono. Le sue dita scivolarono lungo il mio braccio e le adagiò lungo i fianchi. Ero a distanza di quasi un metro, qualcosa di insolito. La mia mente cercava di trovare una risposta, ma era difficile. Angelika mi aveva mentito? Aveva davvero una relazione segreta? Non era cambiato niente?
-Angelika, ti prego-. La rabbia cercò la disperazione. -Parla, parlami-.
I suoi occhi iniziarono a tremare sotto la luce del lampione, mentre una leggera brezza ci accarezzò i capelli. Non la percepii piacevole come le altre volte. Mi sembrò un insieme di piccole frecce che mi perforarono la pelle raggiungendo il cuore.
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Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)
Romance(storia completa) 22/06/22 Dopo il trionfo del loro amore, Erika ed Angelika si buttano a capofitto in una nuova avventura: Brunico. Questa appare come una cittadina turistica in Alto Adige, ma che ben presto rivelerà le insidie di certi personaggi...