(Pdv Erika)
Arrivammo di corsa al tiro al bersaglio, schivando per un pelo tutte le persone sul nostro cammino. Ero decisamente più veloce di Angelika, ma anche lei riuscì ad affiancarmi nell'ultimi metri dalla bancarella. Le sue risate si confondevano con le voci della folla, mentre mi voltavo di tanto in tanto a guardarla. Quella sera indossava un top nero, che le lasciava scoperte le spalle, la cui pelle abbronzata spiccava tra i volti pallidi delle altre persone. La scollatura si fermava grazie ad un elastico sopra il seno, nascosto da un reggiseno a fascia. Non era visibile, però a casa Sissi si era cambiata davanti a me, anche se ci eravamo date la schiena. Con la coda dell'occhio avevo intravisto l'intimo che aveva scelto.
Sì, non potevo fare a meno di osservare le curve del suo corpo e i lineamenti. Le mie mani li sfioravano tutti i giorni, però rimanevano nascosti sotto il tessuto dei vestiti. Invece gli occhi chiari di Angelika mi seguivano come se fossi la stella polare in quella notte, il faro che l'avrebbe condotta su un'isola sicura, mentre galleggiava in quella marea umana.
Dopo poco mi fermai alla bancarella e Sissi mi venne addosso ridendo. Le sue dita si appoggiarono sulle mie spalle, il suo profumo riempì l'aria e il suo corpo caldo si adagiò contro la mia schiena. Le risate mi contagiarono per qualche minuto, intanto che riprendemmo fiato.
-Era da tempo che non correvo...- commentò Angelika, allontanandosi.
-Eh, già. A chi lo dici!- concordai, guardando il signore anziano della bancarella.
L'uomo aveva appena dato un fucile giocattolo ad un ragazzo, che, circondato dagli amici, prese l'oggetto tra le mani e puntò la canna contro il primo bersaglio. Noi due eravamo a poca distanza, quindi questo mi permise di vedere come funzionava quel tiro al bersaglio. Il cliente chiuse un occhio, mentre l'altro si focalizzò su una lattina gialla, messa sopra un ripiano. Gli amici smisero di parlare lasciando che potesse concentrarsi. Anche Angelika lo fissò attenta. Qualche istante dopo dalla canna uscì una pallina che attraversò rapida l'aria e colpì la lattina. Tutti i presenti esultarono sotto lo sguardo compiaciuto dell'anziano.
-Bene, ancora 3 centri e riceverai un premio- parlò, indicando altre lattine su altre mensole.
Questa volta la difficoltà crebbe, perché i bersagli erano posizionati a una distanza maggiore. Il ragazzo ringraziò gli amici, impugnò di nuovo il fucile, prese la mira e sparò un colpo. Fece centro, ma la lattina non cadde, anzi oscillò appena. L'anziano incrociò le braccia. Lo osservai fare un ghigno sotto la barba grigia. Il cliente ritentò ancora una volta con un bersaglio più vicino. Anche quello non cadde.
-E' truccato!- protestò il ragazzo, abbassando di colpo il fucile. Il vecchio lo guardò e si sistemò il colletto della camicia. -Questo fucile fa poca pressione sulla pallina...- aggiunse, facendosi serio.
-Cosa te lo fa pensare, ragazzo?- gli chiese l'altro.
Il cliente non seppe dare una risposta a quanto aveva affermato poco prima. -Al diavolo! Sei solo un ladro di soldi...- lo insultò, cambiando discorso.
Il gruppo si dileguò nella folla, mentre altra gente si fece avanti. Angelika mi guardò perplessa.
-Cosa vogliamo fare?-.
-Prendiamoci dello zucchero filato. Non mi va di rovinarmi la serata, buttando inutilmente i soldi- risposi, cambiando idea.
Sissi mi guardò delusa. -E la mia rivincita?-.
-Direi che "l'air hockey" è più divertente, non credi?- le proposi, incrociando i suoi occhioni azzurri, il cui colore era risaltato dall'eyeliner nero.
Sissi si fermò un attimo, forse a riflettere sulla proposta.
-Lo zucchero filato è un modo per addolcirmi?- domandò, mettendo una mano sotto al mento.
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Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)
Romance(storia completa) 22/06/22 Dopo il trionfo del loro amore, Erika ed Angelika si buttano a capofitto in una nuova avventura: Brunico. Questa appare come una cittadina turistica in Alto Adige, ma che ben presto rivelerà le insidie di certi personaggi...