(Angelika)
Un dolce profumo aleggiava nell'aria dell'appartamento. Johanna mi aveva invitato insieme ad altri colleghi per una "cena di conoscenza", come l'aveva definita, quando l'altro giorno m'aveva scritto.Avevo accettato, volevo conoscere qualche altra persona al di fuori delle solite facce che vedevo...
Gerhard era un peso, non riuscivo a stargli dietro con il progetto. Ogni idea che usciva dalla sua bocca era come una lama nel petto: avevo poca voce in capitolo, non potevo esprimermi senza che fossi messa all'angolo. Intavolare una semplice conversazione era diventata un'impresa titanica per me.
Gli parlavo il meno possibile, lo schivavo con lo sguardo e spesso passavo l'intera ora di lezione insieme a rivolgermi ai bambini. Almeno loro erano entusiasti del progetto e della gita al museo la prossima settimana. Saremmo andati al MUSE di Trento a vedere la natura alpina.
Questo avrebbe aiutato i bambini a comprendere meglio il territorio locale, e sviluppare una maggiore sensibilizzazione riguardo la tematica affrontata. Avrei pure dovuto trascorrere quasi dodici ore con il mio collega.
La cosa non mi andava per niente, infatti speravo che qualche malanno dell'ultimo minuto mi obbligasse a stare a letto. Dall'altra parte non potevo: dovevo farmi valere per costruire una buona immagine di me, se volevo continuare a lavorare qui negli anni.
Per fortuna Johanna aveva capito che tra me e il suo "amichetto" c'era un attrito celato dietro una comune professionalità. Il resto del mondo poteva avere una buona opinione di noi: due colleghi sempre pronti a darsi una mano per il bene comune di un progetto.
Sí, all'esterno sembrava che fossimo un'ottima squadra, ma all'interno ci lanciavamo continui sguardi d'intesa. Avveniva tutto in silenzio, solo un attento osservatore avrebbe potuto capire.
Mi focalizzai sul paesaggio dalla finestra: all'orizzonte alcuni anelli di fumo s'avvolgevano attorno alle vette sbiadite delle montagne.
Quella notte avrebbe nevicato ancora, forse pure a Brunico sarebbe venuto qualche fiocco a farci compagnia. Ero meno felice per la mia macchina che rischiava di non partire più, se le temperature si fossero abbassate di parecchio sotto lo zero.
Mi tornò alla mente Erika: non avrebbe potuto passare a prendermi con la sua. Come tecnologia era messa peggio, sarebbe stato solo uno spreco di tempo e benzina farla venire qui per così poco.
Ecco che un mese fa avevamo rischiato un litigio a causa mia. Quando ci pensavano, mi venivano i brividi lungo la schiena. Ero arrivata davvero a negare la nostra relazione? Ero stata una stupida a non dire la verità.
Se solo potessi tornare indietro, pensai, appoggiandomi con la spalla contro il muro. Il mio sguardo rimase a sfiorare le montagne in lontananza, mentre il cuore cominciò a battermi fortissimo.
Chiusi gli occhi ricordandomi l'espressione di dolore sul viso della mia ragazza. Solo un idiota del Medioevo l'avrebbe fatto, pensai ancora portandomi le mani sulle braccia.
Le dita fecero su e giù un po' di volte e la sensazione di non essere quella giusta per Erika mi punzecchiò lo stomaco. Certe volte era difficile azzittire la testa...
Non era vero quello che pensavo, sapevo bene quanto il mio amore fosse forte. Erika aveva scelto me per un motivo, lo stesso avevo fatto anche io. I momenti difficili ci sarebbero stati, dovevamo superarli uno alla volta.
La paura di perdersi e di pensare che tutto l'indomani possa finire erano dietro l'angolo pronti a farci lo sgambetto. I nostri cuori erano fragili da soli, ma forti insieme.
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Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)
Romance(storia completa) 22/06/22 Dopo il trionfo del loro amore, Erika ed Angelika si buttano a capofitto in una nuova avventura: Brunico. Questa appare come una cittadina turistica in Alto Adige, ma che ben presto rivelerà le insidie di certi personaggi...