𝓒13 | 2 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮

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(Erika)

Anna si separò da me solo dopo un bel momento, e allora fu il turno dell'abbraccio di Giulietta e Chiara. La malinconia mattutina era stata spazzata via dalla felicità d'averle qui. Non potevo crederci ai miei occhi, s'erano fatte davvero tre ore di macchina per venire a trovarmi. Potevo non avere delle amiche migliori di loro?

Giulietta, che aveva tinto i capelli d'un biondo chiaro, mi scrutò con gli occhi ambrati. Brillavano di una strana luce, quando si posavano sulla lunga chioma scura di Chiara. Ormai stavano insieme da circa quattro mesi. Si vedeva che erano cotte l'una dell'altra. 

Quanto vorrei che Angelika fosse qui, pensai, mentre Anna mi prese lo zaino. Lo appoggiò a terra, lo osservò meravigliata e cominciò a guardarci dentro.

-Ehi!-. Feci per riprenderlo, ma lei mi guardò male. -Fammi vedere... Sono curiosa-.

Ci cacciò dentro la mano, tolse alcuni fogli svolazzanti di appunti, i libri d'arte e il quaderno su cui avevo preparato l'esame. Giulietta scosse la testa piano, e cinse un fianco a Chiara.

-Quando hai finito di fare la bimba curiosa, che ne dite di andare a mangiare qualcosa?-.

Non era possibile che fossero davvero lì, non riuscivo a renderlo reale e a comportarmi di conseguenza. Dovevo essere la persona più felice del mondo, ero l'opposto: apatica. Cosa mi prendeva? Perché la mia me nella testa non rispecchiava quella fuori? Forse l'imbarazzo?

-Erika ci sei?-. Chiara abbozzò un sorriso. -Sembra che hai la testa tra le nuvole...-.

Feci un sospiro e smisi di dare corda alla mia stupida testa.

-Giornata pesante. Diciamo che non sto passando il migliore dei momenti...-.

-Siamo qui per questo-. Giulietta s'avvicinò con indosso una delle sue solite felpe nere, oversize e con disegni particolari. Mi appoggiò piano una mano sulla spalla. -Dobbiamo parlare non solo di te, ma anche di noi. Ci sono delle novità che devi sapere-.

Mi preoccupai, sapevo che "le novità" riguardavano Michela e Cristina. Era da quando avevano cominciato l'università che avevano un atteggiamento strano. In gran parte questo alimentava di molto la mia paura di perderle. Ora era diventata realtà.

I miei occhi incrociarono quelli sicuri e determinati di Giuly, mentre Anna s'alzò ridandomi lo zaino.

-Farai anche qualche disegno?-.

Annuii concentrandomi su di loro, sulle mie amiche che erano venute da tanto lontano per stare con me.

-Comunque vorrei ringraziarvi davvero d'essere venute. Anche se non sembra, dentro di me sto esplodendo di gioia. Non me lo sarei mai aspettata, perché ero rimasta al fatto che dovessimo organizzarci per un weekend insieme-. Ci incaminammo verso il pandino. -Presentarvi qui oggi era la cosa migliore che potevate fare. Avevo un disperato bisogno di vedervi anche solo per qualche ora-.

Chiara incurvò le labbra in un sorriso delicato, si scostò alcuni capelli dietro le orecchie. Solo adesso mi resi conto che aveva la frangetta a coprirle la fronte ampia. Stava benissimo, la rendeva più grande rispetto ai suoi diciannove. 

Anche io avrei voluto tagliarmi questi capelli, volevo proprio farmi un taglio corto, uno netto che mi togliesse i capelli dagli occhi. Ormai li tenevo legati la maggior parte del tempo, perché non li sopportavo così lunghi.

-Sì, avevamo capito dall'ultimo messaggio sul gruppo che avevi bisogno di parlare-. Anna fece una breve pausa, quando Giulietta inserì le chiavi della macchina nella portiera. -Soprattutto dopo quello che è successo con Angelika e Axel, se ricordo bene-.

Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora