𝓒9 | 2 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮

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(Erika)

La Grammer aveva spiegato in modo sintetico il nostro programma. M'era piaciuto sapere che avremmo fatto anche noi diversi progetti artistici, come organizzare un'esposizione di quadri o una mostra fotografica. Verso Natale ne avremmo fatta una insieme agli studenti di design.

-Mi raccomando, il curriculum di design è nostro alleato, non nemico-.

Amanda ci aveva ricordato che avevamo tutti un obiettivo: la laurea. Secondo me era troppo presto per parlarne già adesso al primo anno, quando ancora c'era la possibilità d'abbandonare gli studi a favore di una vita più tranquilla. Perché, se potevo dirlo, l'università non era una scelta adatta a chiunque. Anzi, era un bell'impegno che avrebbe occupato buona parte delle mie giornate chiusa in casa a studiare, limitando il mio divertimento con Angelika.

Non mi sarebbero mancate le occasioni, ma un conto era lavorare e basta, un altro era fare entrambe le cose. Avrei imparato ad essere dinamica, a darmi una mossa nello studio ed ero motivata ad accettare questo cambiamento. Dall'altra parte davo ragione a Amanda, partire prevenuti era una buona idea: bisognava rimboccarsi le maniche, darci dentro rimanendo sicuri delle proprie scelte. Nel caso sarebbe successo il contrario, la porta era sempre aperta.

Dopo la lezione introduttiva, avevo la pausa pranzo. Erano le dodici passate, quando arrivai in mensa con Luca. Mi sembrava di stargli simpatica, anche se avevamo solo chiacchierato. Avevo scoperto cose interessanti: era d'origine francese da parte del padre, aveva tre sorelle più piccole, odiava il sushi, amava la cucina del sud d'Italia, gli piaceva essere elegante in qualunque occasione, sopportava poco il disordine, preferiva stare con gli amici e nel weekend andava da un'associazione d'anziani dove imparava a ricamare.

Mi ha sbalordito, perché non mi aspettavo sapesse cucire. Anche i ragazzi lo fanno, ho pensato in tono di rimprovero verso me stessa.

La mensa era collocata al piano terra, e era proprio di fronte alla "zona burocratica" dell'università. Insieme a Luca, seguita da altri studenti, passammo attraverso delle porte scorrevoli e un brusio di voci otturò le mie orecchie. Non ero più abituata ad un casino simile... Anche al Federici era la stessa cosa nei corridoi, però potevo rimanere in classe senza essere disturbata. Qui ero proprio obbligata ad alzare il culo dalla sedia, se volevo mettere qualcosa sotto i denti!

La mensa era piuttosto spaziosa: i muri bianchi sembravano essere alti almeno tre metri, il soffitto era attraversato da una serie di travi in legno chiaro e il pavimento era in granito. Le finestre non erano oscurate, bensì erano ampie vetrate, da cui si vedeva la strada principale, l'unica che portava all'università. C'erano solo un paio di vasi in legno a separare l'edificio dal marciapiede. All'interno la mensa disponeva di tavolate di massimo otto persone e un servizio buffet.

Luca ed io ci avvicinammo, dopo aver preso un vassoio. Le vetrinette, dove si vedeva il cibo, lasciavano emanare certi profumi... La fame, che già avevo, s'era fatta sentire: lo stomaco brontolava come non ci fosse un domani. Il mio compagno camminava davanti a me facendo scorrere il vassoio di plastica sopra una griglia di metallo.

Lo stesso facevo anche io, mentre cercavo di capire se volessi un primo a base di carne, pesce, pasta o riso. Optai per del petto di pollo, patate al rosmarino e un pezzo di pane integrale. Luca si concesse gli gnocchi alla sorrentina.

Alla cassa una donna ci diede due bottigliette d'acqua naturale, tovaglioli e alcune posate. Come "pagamento" le dammo una specie di bedge con il codice a barre sul retro. Lei lo scannerizzò con il cellulare e ci fece passare.

All'università non venivano accettati i soldi, ma qualunque cosa che ne richiedesse la presenza, era stata sostituita. La tessera personale dello studente, abbreviata in TPS, dava accesso al complesso di tutti e tre i campus dell'università. Con quella potevo pagare le fotocopie, prendere in prestito i libri dalla biblioteca, presentarmi agli esami, entrare e uscire a mio piacimento...

Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora