𝓒10 | 3 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮

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(Erika)
Appena finii di baciare il collo di Angelika, mi lasciai cadere a peso morto accanto a lei. Avevamo fatto ancora l'amore. Ogni volta era come mettere un dito nella presa della corrente: una botta che pervadeva il corpo. Mi sentivo in paradiso tra le sue braccia, sommersa dai baci e dalle carezze. Neanche mangiare una fetta di Sacher era comparabile a quello che agitava le mie membra. Ora ero carica, ero una bimba pronta ad esplodere. Volevo fare di tutto... Allungai una mano verso il comodino, presi il celllulare guardando che ore fossero.

-Le tre e quarantadue-.

La mia voce uscì strozzata.

-Mhmhm...-.

Angelika m'avvolse un fianco con la mano calda. Sentii le dita scivolare lungo l'incavo della schiena. Mi vennero i brividi e chiusi gli occhi pochi istanti.

-Così mi fai venire voglia di un secondo round-.

Sissi redacchiò, mentre mi tiró a se. Lasciai cadere il cellulare sul cuscino, tornando prigioniera tra le braccia della mia ragazza. I suoi occhi erano saturi di desiderio, pronti ad immergersi nella foresta verde del mio sguardo. Abbozzai un sorriso, Sissi si mordicchió il labbro inferiore. I nostri bacini erano uno contro l'altro, il mio petto s'appoggiava appena sopra il suo ed i nostri respiri riempivano l'aria. Mi sostenni con le mani appoggiate sopra al letto disfatto. Era stata una danza selvaggia, quella che di solito si vede solo nei film. Oggi l'avevo vissuta per la seconda volta dal nostro anniversario.

Angelika mi rendeva la persona più felice di questa terra: mi travolgeva e allo stesso tempo ridava vita. Mi inumidii le labbra pronta per saltare addosso, ma dovevo andare al lavoro. Era il primo giorno, non potevo tardare. Faró una brutta impressione, pensai. Così, sfiorai solo la bocca di Angelika e le diedi un bacio fugace sulla guancia. Mi alzai dal letto di fretta, m'abbassai a raccogliere i vestiti abbandonati sopra il tappeto e mi voltai: Sissi fissava il mio corpo.

-È una tortura doverti lasciare andare così...-.

Aveva i capelli scompigliati che le ricadevano lungo le spalle. La sua pelle chiara era in netto contrasto con la semi oscurità della stanza e le lenzuola del nostro giaciglio.

-Eh, lo so-.

Sospirai dando un'occhiata al bagno.

-Dai, vai-.

Angelika si sedette sul bordo del letto, mi diede le spalle e posò lo sguardo sulla finestra. Era una dea intrappolata nel corpo di un essere umano. La sua anima aveva bisogno di sentirsi libera e solo con me poteva davvero tornare a volare nel cielo, perché possedevo la chiave della sua cella. I capelli scuri coprirono il collo di Sissi, uno dei suoi punti deboli. I miei occhi scesero lungo la schiena ancora segnata dall'abbronzatura estiva e da alcuni segni rossi. A vederli il mio cuore s'eccitó: erano segno che Angelika era mia. Nessuno aveva il dritto di toccarla, sfiorarla o ferirla. I suoi occhi, cuore, labbra e corpo appartenevano a me. E lo stesso ero io per lei.

-Non devi andare?-.

Sissi si voltó mostrandomi uno dei suoi soliti sorrisi. Lo sguardo ghiacciato graffiò il mio cuore.

-Sí, ora vado-.

La mia voce lasciò sfuggire un pizzico di delusione. Avrei osservato quel corpo perfetto in eterno. Angelika mi seguí con lo sguardo.
Una volta in bagno mi vestii, dominai i miei capelli ribelli e mi lavai la faccia. Sissi m'aveva riempito le guance e collo di rossetto. Lo metteva di rado, ma mi piaceva quando accadeva: mi faceva sentire sua... Poco prima delle quattro scesi al Caipi, dopo aver dato un ultimo bacio ad Angelika. Il mio cuore tornò a metà, non appena la porta dell'appartamento si chiuse alle mie spalle.

Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora