(Angelika)
Lasciai l'auto un po' distante dalla casa di Megan. Avevo voglia di fare due passi trascinandomi dietro il mio immancabile trolley rosa. Ne aveva fatta di strada, aveva percorso in lungo e in largo diverse città: Bergamo, Milano, Torino, Brunico, Monaco, Roma... Ce l'avevo da quando avevo cominciato a viaggiare all'estero ai tempi delle superiori. Oggi metteva piede per la prima volta a Sarnico, sebbene a casa di Megan ci fossi venuta spesso in passato. Di solito era lei che mi prestava i suoi vestiti, dato che avevamo più o meno la stessa taglia.
Cambiava l'altezza, lei raggiungeva il metro e settanta rispetto a uno scricciolo come me. Sorrisi a quel pensiero, mentre strinsi la cintura del trench. Ogni tanto sentivo uno spiraglio di freddo penetrarmi nelle ossa. Bastava poco, una piccola distrazione e mi sarei beccata il raffreddore. Ero riuscita ad evitarlo fino ad ora, volevo continuare sulla buona strada. Mi strinsi nelle spalle stringendo la presa sulla manetta della valigia.
I miei occhi caddero sul paesaggio morente: le acque piatte del lago, le montagne grigie e spoglie coronate da piccoli sprazzi bianchi di case. Mi sembrò di far parte di una foto in bianco e nero. Anche il cielo sembrava scurirsi all'orizzonte. Dal mio arrivo il sole s'era nascosto tra le enormi nuvole nel firmamento, come se volesse giocare a nascondino con le mie emozioni: quando ero felice si faceva vedere, al contrario, nel momento in cui vacillavo verso la tristezza, scompariva dietro una bianca coltre.
La strada davanti a me era costeggiata da macchine di ogni tipo, e solo alcune persone iniziavano a lasciare i loro giacigli dopo un lungo sonno. Ne incontrai un paio, i loro occhi barcollavano ancora nella stanchezza, mentre i loro corpi s'affidavano ai soliti meccanismi per in qualche modo la giornata. Anche io ero così...
La mia testa era separata dal corpo: lo seguiva come un cagnolino al guinzaglio. I miei neuroni formulavano e ripercorrevano i ricordi con Erika. Era come rileggere un libro dall'inizio alla fine, dalla fine all'inizio senza un ordine logico. Il mio cervello mi mostrava una serie d'immagini confuse, disconnesse tra loro. Cosa cercava? Forse la risposta alle accuse di Erika?
-Non me ne frega un cazzo di quanti "mi dispiace" mi hai detto... M'importa vedere che hai capito il tuo errore-.
Quella frase, quella fottuta frase rimbalzò contro le pareti della mia testa, mi graffiò il cuore e ricadde davanti ai miei occhi. Scossi la testa. Io m'ero presa la responsabilità di quell'errore, non l'avevo più tradita... Al solo pensiero mi ritornava in mente quel giorno, quel dannato giorno in cui era stata mia madre a chiamarmi.
Solo allora avevo capito l'enorme cazzata che avevo fatto e da lì, da quel preciso istante, avevo iniziato a lavorare sodo sul nostro rapporto. Non avevo fatto mancare nulla ad Erika, ero stata chiara, avevo sempre optato per la felicità di entrambe, mettendo la sua al primo posto. Cosa cazzo voleva di più? Cosa?!
Affondai le dita nel braccio, lo strinsi fino a quando la rabbia non smise di tormentarmi. Passò, se ne andò lenta. Ma prima di voltare l'angolo, mi guardò dritta negli occhi. Aveva uno sguardo familiare, lo stesso di Erika.
-Non finisce qui...-.
I suoi lunghi capelli biondi si mossero al vento e scomparvero dietro ad un muro di mattoni. Alzai lo sguardo, ero sulla via della casa di Megan. Mancava poco, ancora qualche passo e nessuno m'avrebbe più tormentato. Mi feci forza allungando le falcate.
(Erika)
Ero sul punto di uscire da casa. Non mi andava di rimanerci troppo. Era presto, le lezioni cominciavano alle nove e mezza, ma finivano alle quattro. Oggi avrei messo piede per la prima volta nel laboratorio d'arte al secondo piano. L'idea mi elettrizzava, allontavava il dolore dell'assenza di Angelika. Dovevo godermi questa breve tregua dalla battaglia contro i miei pensieri, solo questa sera avrei ripreso in mano le armi.
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Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)
Romance(storia completa) 22/06/22 Dopo il trionfo del loro amore, Erika ed Angelika si buttano a capofitto in una nuova avventura: Brunico. Questa appare come una cittadina turistica in Alto Adige, ma che ben presto rivelerà le insidie di certi personaggi...