Capitolo 11

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MARCO
Entriamo e ad accoglierci, ci sono mia madre che subito mi viene ad abbracciare calorosamente, Andrea che mi stringe la mano, Con Elisa ci diamo due baci sulla guancia, mentre con Manu ci abbracciamo, per un attimo mi guarda e mi abbraccia di nuovo, avvicina le labbra al mio orecchio < Marco, non agitarti, ma sta per  succedere qualcosa, tu comportati normalmente > sono scioccato da ciò che ha detto, ho capito che era una conversazione tra me e lei, quindi facendo finta di abbracciarla di nuovo, mi avvicino io al suo orecchio < che cazzo significa?> mi guarda < lo capirai presto, fidati di me, fai come ti ho detto, poi avrai tempo e modo per spiegare tutto> sinceramente non capisco a cosa si riferisce, ma l'arrivo di Bea, che mi stringe le gambe, mi impedisce di cercare una risposta
< ecco la principessa di zio, voglio un super abbraccio e un bacio> lei sorride e si stringe al mio collo, sposto un momento lo sguardo e non credo hai miei occhi, lei la mia Greta, qui davanti a me, solo ora capisco che voleva dire Manu, ci guardiamo negli occhi e nei suoi, vedo rabbia, delusione, a questo punto, ho la certezza che sa la verità, sa chi sono, forse lo ha sempre saputo e ha voluto mettere alla prova la mia sincerità, forse il motivo della cena e questo, non riesco a capire, lei distoglie lo sguardo e porta su Manu, le sorride forse per tranquillizzarla.
Mia madre si avvicina a lei sorridendo, le due si abbracciano e baciano, quindi deduco hanno anche molta confidenza, mio fratello si avvicina < Marco lei e Greta > si scambia uno sguardo complice, con Daniele e sorridono, sono sincero, anche io ne accenno uno, lei si avvicina e mi tende la mano, io la stringo e la guardo negli occhi, ma lei distoglie lo sguardo e lo posa su mio fratello e su suo fratello
< che vuol dire lei e Greta... > lo fa imitando il tono con cui lo aveva detto mio fratello, Daniele le sorride
< nulla, prima abbiano spiegato un po' a Marco...> Adriano interviene < quanto sai essere simpatica...> lei fa una smorfia, che fa sorridere tutti, poi mi guarda < non credo che per passare solo una cena tutti insieme, lui abbia bisogno di sapere qualcosa di me>
Eccola qui, la prima frecciatina e arrivata, ma so che me la merito.
Manu interviene per smorzare la tensione < allora forza sediamoci, io sto morendo di fame > ho bisogno di stare un momento da solo, devo metabolizzare tutto ciò che è successo, o peggio ancora cosa succederà < Manu posso andare in bagno, a lavare le mani?> annuisce e accenna un sorriso, poi guarda Greta < Greta fai vedere a  Marco dove si trova il bagno, per favore> Greta la fulmina, ma Manu non distoglie lo sguardo, quelle due fanno paura, sembra che stiamo parlando con gli occhi, Greta annuisce e Manu aggiunge < accompagnalo a quello del piano superiore, che questo giù è incasinato> perfetto, Manu aveva deciso che dovevamo parlare, lei la guarda e sospira, sembra che solo io,mi stia accorgendo delle occhiatacce tra loro, tutti gli altri parlano tra loro, ridono, scherzano.
Greta comincia a camminare e io in silenzio, la seguo, sale le scale, io sono proprio dietro di lei, voltiamo l'angolo e io la blocco per un braccio, facendola voltare verso di me e mettendola spalle al muro, ci guardiamo negli occhi, senza dire nulla, poi lei rompe il silenzio, ma il suo tono non è quello a cui sono abituato, è molto stizzita < che c'è? Che vuoi?> la guardo < Greta io...> sono in difficoltà, vorrei dirle mille cose, ma non ci riesco, lei sorride nervosamente < tu cosa? Non immaginavi di trovarmi qui stasera? Bhe nemmeno io!> cerca di divincolarsi da me, ma la blocco < Greta, ti avrei raccontato tutto stasera...io... mi dispiace...> mi guarda delusa < ti dispiace che lo abbia scoperto? Ti dispiace trovarti in questa situazione? Fidati che se potrei, andrei via immediatamente per non vederti, ma non posso e non voglio rovinare la serata a tutti> cerca di allontanarsi da me e la lascio fare, fa alcuni passi nel corridoio e con una mano mi indica la porta del bagno, annuisco ringraziandola, ma poi la tiro dentro il bagno con me, l'abbraccio, ma lei non ricambia, però non scappa, non cerca di respingermi e già questo e tanto, la guardo < Greta mi devi credere io...> scuote la testa < io non posso più crederti, ti ho creduto fino a dopo la telefonata di oggi, avrei fatto di tutto per raggiungerti, ma a questo punto, meglio che non l'abbia fatto, non meriti il mio tempo> la guardo < quindi lo hai scoperto oggi dopo la nostra telefonata?> sorride nervosa < che pensavi, che lo sapessi da prima? Pensi che ho giocato con te? > scuoto la testa e mi guarda dritta negli occhi e stavolta sono lucidi < se lo avessi saputo il primo giorno, per me non sarebbe cambiato nulla, se fossi stato sincero... ma non lo sei stato, anzi, credo che se non ci fossimo incontrati qui stasera, non mi avresti mai detto la verità...>  la interrompo < Greta devi credermi, stasera te ne avrei parlato, oggi stavo così per questo... mi sentivo in colpa> mi guarda quasi con disprezzo < fai bene a sentirtici... e scusa, ma non ti credo...> non so che dire, ha già detto tutto, lei mi guarda stavolta cercando comprensione < vorrei non rovinare questa serata a tutti, quindi possiamo comportarci da persone mature, e limitarci a cenare insieme come due estranei, esattamente quello che siamo > la guardo è annuisco, vorrei dirle che per me lei non è un estranea, ma mia madre ci interrompe < ehi ragazzi tutto bene? Vi siete persi in chiacchiere?> lei sorride subito a mia madre, ed io in questo momento la sto invidiando, perché vorrei aver avuto per me quel sorriso < si Sarà, tuo figlio mi stava dicendo che ha un locale > lei sorride, ed io prima che venga a sapere qualcos'altro da altre persone intervengo < si anche la palestra e la mia> lei mi guarda sgranando gli occhi e poi sorridendo di nuovo a mia madre si incammina verso le scale.
Mia madre mi cammina affianco, mi da una gomitata < carina Greta vero?> sorrido, perché vorrei dire che carina non le rende giustizia, perché per me è bellissima, ma mi limito ad annuire, lei sorride
< potresti invitarla al tuo locale> mi fa l'occhiolino, ma devo mettere fine al suo entusiasmo, altrimenti farà battute per tutta la sera e visto che già la situazione è complicata, meglio evitare < pensavo di invitarla tra 3/4 giorni ad un colloquio in carcere, che ne pensi, accetterebbe li invito?> mia madre mi guarda dispiaciuta per ciò che ho detto, ma so che ha capito che non deve giocare in questa cosa con Greta, però prima che raggiungiamo definitamente gli altri mi guarda < comunque se ti conoscesse davvero, conoscendola aceterebbe il tuo invito al colliquo> ecco qui, un'altra pugnalata per me, mia madre ha confermato ciò che lei mi ha detto, che sapendo la verità, il suo atteggiamento verso di me, non sarebbe cambiato.
Mio fratello, Daniele e Andrea mi chiamano per raggiungerli, mentre prendiamo posto a tavola.

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