Capitolo 8

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GRETA
Riconosco l'entrata del suo locale, lo guardo < hai organizzato una festa a sorpresa?> sorride e prima di scendere della macchina mi guarda < la festa è solo per noi due, spero che tutto sia come ho chiesto e sopratutto, che sia di tuo gradimento > scendiamo e lui mi raggiunge da mio lato,lo blocco prima che si muove < con te tutto è di mio gradimento > mi avvicino e lo bacio, lui mi fa appoggiare la schiena contro la macchina e mi bacia con passione, ed io mi sento bene, da quando l'ho visto nel forno, avevo voglia di un suo bacio così, vero passionale e sincero.
L'arrivo di un messaggio sul suo telefono ci interrompe, lui lo legge sorride < andiamo e tutto pronto> tenendo la sua mano raggiungiamo l'interno devo dire che di giorno e vuoto, questo locale fa un altro effetto, ma lui cammina dritto e riconosco le scalette che portano al suo tavolo riservato, rimango incantata da ciò che vedo, le tende di velo bianche sono chiuse, da far sembrare più intimi il posto, il tavolino e apparecchiato in modo elegante, con il nostro pranzo ancora fumante sopra e tante piccole candele sparse sul pavimento, sono senza parole, lui in 10 minuti aveva fatto prepara tutto questo, sento i suoi occhi addosso < ti piace?> annuisco emozionata e lo abbraccio < mi piace tantissimo, grazie> mi bacia e poi sorride < ti ho detto che mi sarei fatto perdonare, questo è un piccolo gesto> annuisco e sorrido < dai mangiano che è ancora tutto caldo>
Ci sediamo e chiacchieriamo molto del più o del meno, ho notato che non parla della sua famiglia, ho capito che i genitori sono separati e che ha fratelli e nipoti, io non so perché, ma gli ho parlato di mia madre e per un momento, mi sono anche commossa lui subito mi ha abbracciata cercando di rassicurarmi, poi gli racconto anche di Michele, e sembra capire la mia delusione, infatti mi confessa di essere stati tradito anche lui e cosa più sconvolgente, mi dice la sua ex ragazza lo ha tradito con Mirko, che appunto prima era suo amico e che li ha trovati insieme, nella sua macchina visto che l'aveva prestata a Mirko per fare colpo su una ragazza, ora capisco perché senza esitazione mi è venuto a difendere, sembra che mi legge nel pensiero < ti avrei raggiunta anche se non fosse stato lui, ma un altro, anzi ad essere sincero, visto che erano già 10 minuti che ti guardavo, sarei venuto in ogni
caso > accenno un sorriso e lo bacio.

MARCO
Sono felice che la mia sorpresa improvvisata le sia piaciuta, ha dimostrato esattamente quello che mi aspettavo, non ha guardato la marca del vino, non ha dato peso che anziché portarla in un ristorante di lusso, siano qui io e lei nel mio locale, che di giorno e a dir poco squallido, anche se devo ammettere Paolo ha organizzato in modo carino il mio tavolo privato, abbiano parlato,  mi ha raccontato della mamma e mi dispiace, si vede che soffre, per non essere riuscita a dirle ti voglio bene e che l'ultima volta era arrabbiata con lei, quando mi ha raccontato di essere stata tradita dal fidanzato, mi è venuto spontaneo dirle che anche io sono stato tradito dalla mia ex ma anche da Mirko che ritenevo mio amico.
La guardo negli occhi, ho bisogno di capire < prima hai detto che io, insomma se per esempio io fossi un criminale davvero.. tu ora arresti comunque qui con me?> mi guarda arricciando la fronte < non lo so, nel senso, ti ho detto che non sono abituata a giudicare le persone, credo che ogni persona abbia un vissuto, che può averne portate a fare scelte sbagliate.... Credo che chi sbaglia è giusto che paghi, a prescindere ma non giudico la vita degli altri...le uniche persone che ecco mi fanno schifo, sono gli assassini e i pedofili per loro metterei la sedia elettrica proprio> da come dice, forse ho una possibilità su un milione che non scappi, in fondo non sono né un assassino ne un pedofilo, mi guarda seria < sei mai stato arrestato?> ecco lo sapevo, ora che faccio? Ma non voglio prenderla in giro quindi senza pensarci annuisco < si a 17 anni mi hanno messo in riformatorio perché ero minorenne..> lei sorride e mi interrompe < anche io mio padre è stato arrestato per due anni, io ero piccola, ma ricordo i colloqui...> perfetto dai suoi occhi vedo la tristezza di quei momenti, lei continua cambiando tono di voce < basta parlare di cose tristi > avrei voluto dirle tutta la verità ma non ho il coraggio di farlo, sorrido e la bacio, sulle labbra le sussurrò < di cosa vuoi parlare?> ricambia il mio bacio < il mio angelo ha detto che si sarebbe fatto perdonare e che questo era solo l'inizio> sorrido < hai ragione e sto cercando di pensare a come fare> lei mi bacia < potresti cominciare con il baciarmi > non me lo faccio ripetere due volte e la bacio, stavolta con passione accarezzo il suo fianco e stando attento ad ogni suo movimento infilo la mia mano sotto la sua maglietta, non percepisco nessuno fastidio da parte sua, quindi continua ad accarezzarla lei si avvicina di più a me d si mette a cavalcioni, averla così sopra di me mi sta mandando di fuori di testa, preso dal momento, senza pensarci le sfilo la maglietta, lei accompagna il mio movimento e fa lo stesso con la mia maglietta, ke bacio il collo e lei mi accarezza le spalle.

Non lasciare la mia mano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora