Capitolo 60

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MARCO
Sono passati altri 3 mesi e finalmente oggi sono stato assolto, in tribunale c'erano tutti, tranne lei ovviamente, ma ciò non mi stupisce in fondo.
In questi mesi non si è mai fatta, ne sentire né vedere, anche se in compenso, ogni mese ho ricevuto l'ecografia di mio figlio, che fortunatamente è sano come un pesce, so che è un maschietto e sono felicissimo, non vedo l'ora di poterlo tenere tra le mie braccia, giocare a pallone con lui e insegnarli a difendersi, per poi fare la lotta nel nostro giardino, sul nostro prato, ma sono consapevole che prima di tutto questo, dovrò farmi perdonare da Greta.

Solo dopo alcuni giorni dalla sentenza mi hanno permesso di uscire, anche se ho la rientrata a casa alle 22:00 per alcuni mesi, ma non mi importa l'importante è poter essere libero e finalmente oggi è quel giorno, sono felice anche perché Nicola tra massimo una settimana sarà fuori anche lui, avevo preso a cuore quel ragazzo e lo avrei continuato ad aiutare, anche fuori da lì... ho già in mente qualcosa, ma prima deve essere libero.

Mi hanno consegnato i miei effetti personali, compreso il cellulare, fuori ad aspettarmi c'è Massimo e subito ci abbracciamo forte < mi sei mancato Marco > annuisco dandogli una pacca sulla spalla < anche tu... amico mio> ci sorridiamo e saliamo in macchina, lo guardo < hai detto a qualcuno che uscivo oggi?> scuote la testa < no, infatti sono tutti al mare > sorrido < anche Greta?> annuisce < si lei è sempre la prima ad arrivare è l'ultima ad andare via, > sorrido < le piace molto il mare> annuisce, accendo il telefono e arrivano un infinita di messaggi, ma quello che mi colpisce di più e che c'è ne sono un paio  di Greta e risalgono proprio a questo ultimo periodo, leggo il primo che mi ha inviato " volevo ringraziarti per la splendida collana, ma sopratutto, per essere venuto qui... sinceramente non so come hai fatto e non sono sicura di volerlo davvero sapere, la cosa che mi confonde, e perché sei venuto? Perché hai rischiato tanto, per un bambino che non vuoi e per me, che non sono poi così importante visto che... vabbè lo sai il perché.... Ad ogni modo, grazie" scuoto la testa, perché è davvero testarda e stupida, se crede che io posso davvero averla tradita, leggo l'ultimo messaggio inviato e risale al giorno della mia sentenza definitiva " ho saputo della sentenza e sono felice per te, mi dispiace se a causa mia hai pagato questo enorme conto con la giustizia, ma da ora, io non sarò più un tuo problema, quindi rendi onore alla tua libertà, vivi la tua vita al meglio... in bocca al lupo Marco... un bacio Greta e il suo bambino "
Sbuffo e Massimo mi guarda < che c'è?> lo guardo
< Greta... ecco che c'è... guarda...> gli mostro il telefono e legge il messaggio velocemente, giusto in tempo che il mio telefono si spenge.
Guardo Massimo < devo fare qualcosa...> lui scuote la testa < secondo me non devi fare nulla, basterà che vi guardiate, basteranno  le tue parole > scuoto la testa < l'ultima volta che l'ho vista da sveglia, mi ha schiaffeggiato davanti decine di persone > lui annuisce e ride < lo so... quando me lo ha detto io... ti giuro, avrei pagato per assistere alla scena> lo guardo severo < Massimo davvero stai facendo? Lei crede che io non voglio nostro figlio è senza esitazione, ha scelto lui... mi ha immediatamente mollato negli affari...poi ha visto quel nome... e li una catastrofe, crede pure che l'ho tradita e tu ridi?> ride di nuovo < amico mio, sei talmente innamorato che non riesci proprio a vedere le cose con razionalità > lo guardo < razionalità... quindi secondo te lei...sa che non l'ho tradita, sa che voglio nostro figlio è non è vero che mi ha mollato... negli affari> ripetendo l'ultima frase, effettivamente c'era qualcosa che poteva essere reale, le ultime decisioni prese per l'alleanza, gli ultimi affari, insomma erano cose da lei...lo guardo < tu... tu... e mio fratello... giuro che la pagate...> lui fa spallucce < io non ho detto nulla, sei tu che stai ragionando... finalmente, ma posso dirti, che e comunque molto arrabbiata e delusa da te> annuisco.

Vedo Massimo fermarsi davanti casa di Lipari, lo guardo < e ora? Che fai? Voglio andare da Greta non da Lipari> sorride < infatti non siamo qui per te, ma per me... o meglio per prendere lei> vedo una ragazza raggiungerci, la riconosco e Valeria, sale velocemente sui sedili posteriori della macchina e Massimo si avvicina per darle un bacio, io sono confuso < Marco conosci Valeria, io e lei stiamo insieme e la mia fidanzata > scuoto la testa e sorrido.

Non lasciare la mia mano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora