Capitolo 19

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MARCO
Sono in cella e guardo il soffitto, arriva una guardia < Marco Neri, prepara le tue cose, vai a casa> mi alzo di scatto < stai scherzando?> lui mi guarda confuso < se vuoi rimanere qui, dico all'avvocato...> mi alzo immediatamente < 1 minuto e sono fuori> la guardia sorride e io velocemente raccolgo le mie cose, saluto i miei compagni di cella e raggiungo, accompagnato dalla guardia, la camionetta che mi porterà a casa.
Durante il tragitto penso che il mio comportamento, e la mia grande forza di volontà, nel non cadere in tentazione nel carcere, sia servita a qualcosa, ovviamente al tipo a che si era rivolto a Greta in quel modo durante il colloquio, non l'ho fatta passare liscia, è finito in infermeria per 5 giorni, ma non ho avuto conseguenze, perché l'ho fatto facendo credere alle guardie che si trattava di un semplice incontro sul ring, come facevamo ogni settimana.

Cerco di guardare fuori per riconoscere la strada di casa, ma è impossibile, la camionetta ha i vetri oscurati e la guardia seduta dietro con me, non ha idea di dove mi stanno portando.
La camionetta si ferma e io non vedo l'ora di scendere, sicuramente sarò da mio padre, ma so che ad aspettarmi, ci sarà comunque mia madre e mio fratello Adriano.
La guardia prima di aprire il portellone, mi fa indossare il braccialetto elettronico alla caviglia, ma era nulla a confronto di avere la libertà di stare a casa mia, con le mie cose e sopratutto, con i miei famigliari, confronto a quelle quattro mura, squallide.
La guardia finalmente apre e scendo, mi guardò intorno e questa non è casa di mio padre, ma siamo davanti casa di mio fratello Adriano, apprezzo il suo gesto, ma non potevo di certo vivere con lui e la sua famiglia, la guardia mi porta verso il cancello, ma anziché entrare in quello di mio fratello, entriamo in quello di Greta, mi blocco < ti stai sbagliando, mio fratello abita nell'altro...> vedo mia madre e mio fratello, che subito mi abbracciano, io sono confuso, perché erano tutti qui da Greta? Avevo saputo da mia madre, che lei e Andrea vivevano in casa sua e che qui, Greta viveva da sola.
La guardia si rivolge hai presenti e solo ora vedo Andrea e Manu alle spalle di mia madre e Adriano
< Greta Marchetti?> lei fa capoccella, non mi degna di uno sguardo e raggiunge la guardia < sono io!> la guardia le sorride < dovrebbe firmare alcuni documenti> lei annuisce, ma io intervengo < che significa? Che deve firmare lei?> la guardia mi guarda < lei è la persona che vive in questa casa e che si assume la responsabilità di ospitarti> scuoto la testa < assolutamente no, io non voglio che lei...> Adriano mi tira per un braccio, mentre lei mi guarda fisso < Marco non fare cazzate, era l'unico modo, altrimenti...> scuoto la testa < tu non sai,.. tu non puoi capire... io non posso restare qui> la guardia mi osserva < Marco, se rifiuti, io devo riportati dentro e sai che...> annuisco, mia madre piange non capendo il mio comportamento, Greta si rivolge alla guardia
< posso parlare 2 minuti da sola con lui?> la guardia annuisce e lei si avvicina, ci allontaniamo quanto basta, per non farci sentire < Marco, per una volta prova a far ragionare la tua testa..> la interrompo
< perché? Qui da te...sai che tra noi...> mi guarda sorpresa < Marco, credi davvero che ho accettato, perché credo ancora che tra noi possa succedere qualcosa...? Bhe sappi che puoi accettare tranquillamente, perché io ho fatto esattamente ciò che tu hai chiesto... sono andata avanti per la mia vita, è tu non ne fai parte> le sue parole mi feriscono il cuore, ma al tempo stesso, sono felice di sentirglielo dire < sono felice per te, ma capisci che non possiamo vivere insieme?> scuote la testa < lo so, ma sarà solo momentaneo, fino a che l'avvocato non otterrà il permesso, per farti trasferire in una casa tua> scuoto la testa, tutto questo mi sembra un incubo, non posso vivere con lei, io sono ancora ad oggi, follemente innamorato di lei, anzi oggi vedendola così determinata, testarda, mi fa ancora più venire la voglia di baciarla, non voglio destabilizzare di nuovo la sua vita è so che anche non volendo, solo la mia presenza lo farebbe, lei mi guarda negli occhi e riconosco gli occhi della mia Greta < Marco, almeno fallo per tua madre, per tuo fratello che ha fatto di tutto pur di portarti a casa...> annuisco e la guardo, stavolta mi rivolgo a lei in modo calmo < tu sei sicura che per te...> lei sorride < mettila così... dovevo un favore a tuo fratello... quindi non riguarda me e te > sorrido e curioso la guardo < perché dovevi un favore a mio fratello?> sorride e fa spallucce < Marco Neri,mi sembra di averti già detto di non interessarti alla mia vita > mi fa l'occhiolino e sorride, mi prende per mano e già questo contatto, mi fa battere il cuore a mille e raggiungiamo la guardia, tutti ci guardano e cercano di capire la decisione finale, lei si rivolge alla guardia <allora  cosa devo firmare?> mi fa l'occhiolino ed io sorrido, mia madre viene subito ad abbracciarmi
< ma dico sei impazzito, stavo per avere un infarto > ovviamente non posso dire la verità < non volevo creare disagi a Greta, in fondo noi ci conosciamo così poco e...> mia madre mi interrompe < Greta è una ragazza speciale, conoscendola capirai...> annuisco.
La guardia mi raggiunge e mi spiega, non posso uscire dalla proprietà, quindi posso stare in giardino e in casa, posso ricevere solo visite dai parenti, e in via eccezionale, per lavoro.
Le guardie vanno via e noi entriamo tutti in casa, entrando ricordo l'ultima volta che sono stato qui, io e Greta, abbiamo fatto l'amore qui per l'ultima volta, mi guardò intorno e noto che l'arredamento è un po' cambiato, e molto più luminoso, più moderno, molto più Greta e meno Andrea.

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